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venerdì 30 novembre 2012

Polpette al sugo con il mio purè



Purtroppo non è andata bene ieri sera, e sono piuttosto triste.
Comunque non è tutto perduto, è solo rimandato, quindi continuo a crederci, con tutta me stessa.

Ho bisogno di tirarmi su, e quindi mi serve un piatto coccola. 
Uno di quei piatti che mi porta indietro nel tempo, a quando ero bambina, 
e a cucinare era la mia nonna materna. 

Non ha mai amato cucinare, preparava sempre le stesse cose, ma come le preparava lei, per me non le preparava nessuno.
E quando c'erano le polpette era festa!

Devo ammettere che, per quanto i miei bimbi non apprezzino la carne, a queste polpette non mi dicono mai di no...anche se, ad essere onestissimi, preferiscono la salsetta rossa dove intingere il pane e se la litigano!!!!

Per le polpette (per me e per i 2 bimbi!)

300 gr  di macinano di manzo o vitello
pangrattato
parmigiano
1 tuorlo
prezzemolo


Ingredienti per la salsa al pomodoro:

400 ml di passata di pomodoro Mutti
  foglie di basilico
-sale aromatico
-olio evo Dante
(mia nonna faceva un sofritto iniziale con sedano, carota e cipolla...ma io, per questioni di allergia, evito!)

Vi assicuro che non mento quando racconto che mia nonna ha sempre e solo usato la passata Mutti.
Anche io la trovo insuperabile.
Sono onorata di collaborare con loro e di aver "adottato un campo di pomodoro italiano" quest'estate, che ha dato come sempre buoni frutti.
Mutti mi ha fatto un bel regalo di Natale spedendomi un cestone con i prodotti del lavorato di quest'anno, e vi propongo questo video per capire meglio di cosa si tratta



 Preparazione:

preparare le polpette:

In una ciotola mettere la carne macinata, il formaggio, le spezie e le erbe aromatiche, amalgamare bene ed aggiungere il tuorlo. Se il composto risulta troppo morbido, regolare con il pane sino ad avere una consistenza che permetta di formare le polpettine.
C'è chi aggiunge alla carne della mollica di pane rinvenuta nel latte,
ma io mi attengo alla ricetta della nonna ;-)

Ora, potrete friggerle in olio evo o fare come me, rosolarle da ogni lato in una pentola (per casseruola di ghisa Le Creuset) con poco olio extravergine, e poi unire la passata di pomodoro, il sale aromatico, il basilico.
Lasciare cuocere a fuoco lento per una mezz'oretta e comunque fino a quando la salsa al pomodoro si sarà ben addensata.


Nel frattempo preparate il purè:

Io faccio così: lesso le patate (in genere 800 gr-1 Kg) con la buccia nella pentola a pressione in acqua salata.
Quando sono cotte, le schiaccio con lo schiacciapatate e raccolgo la purea in una casseruola.
A questo punto, metto 30-40 gr di burro, e unisco a filo del latte imettendo sul fuoco ed aspettando che il burro si sciolga e il latte si amalgami bene.
Potete aggiungere parmigiano, ma io lascio il mio purè così e piace tantissimo!


Ora non vi resta che servire nelle cocotte il purè con le patate, gustare caldo e...dimenticare le brutte giornate piovose!










































































giovedì 29 novembre 2012

Le Ginevrine per gli amici di Anais



Siamo ancora tutti malaticci e oserei dire io più dei bimbi....:-(...a Novembre tra una cosa e l'altra Anais non ha frequentato un solo giorno d'asilo! 

La sua amichetta Lucia le manca tantissimo, e nei momenti in cui siamo assieme ne approfittiamo per preparare insieme qualche regalino che vorremo fare a lei, e ad altri nostri piccoli amici per Natale.

Oggi vi proponiamo le Ginevrine, le caramelle più amate dai miei bimbi, nonché le chicche che dona loro la pediatra alla fine delle consuete visite...come potrete immaginare solo per noi ne dovrà comprare un quantitativo industriale, perchè almeno una volta alla settimana abbiamo l'abbonamento! 

vabbhé, pazienza...


Oggi è un giorno molto importante per me, carico di aspettative e di tensione.

Nonostante faccia fatica a respirare e abbia una tosse pazzesca  (la mia colazione stamattina é a base di aerosol con broncovaleas), la mia giornata si prospetta lunga, impegnativa, significativa.
L'ho aspettata tanto in queste settimane intense.

Un pò di zucchero, purissimo, con l'aggiunta di qualche colore naturale, non potrà che fare bene.

Non sono un amore queste Ginevrine?

Quando le ho scovate da Loredana me ne sono innamorata, e poi, dalla Ely, ho rubato l'idea degli zuccherini...si, insomma, sono una ladruncola di caramelle ;-) 


Ingredienti

200 gr di zucchero semolato Eridania
20 gr di acqua
1 cucchiaio di sciroppo di amarena Fabbri o 1 cucchiaio di sciroppo al lime Fabbri o 1 cucchiaio di sciroppo alla menta Fabbri. Per l'azzurro ho utilizzato 1 punta di colorante in gel

zuccherini misti
ne trovate diversi, come questi a forma di dinosauro,  su Molino Rossetto


Procedimento

Versare in un pentolino lo zucchero e l'acqua, porre su fuoco dolce e far sciogliere fino a quando non si avrà uno sciroppo, non un caramello.

Aggiungere l'aroma o il colorante scelto.

Lasciar cadere delle gocce su carta forno, effettuare quasta operazione velocemente,
 in quanto tendono a cristallizzare rapidamente.
prima che le caramelle cristallizzino, molto velocemente, posizionarvi sopra lo zuccherino.

Far asciugare e conservare o consumare...o regalare!

 

mercoledì 28 novembre 2012

Biscolatte fiorellini con panna e miele...anche da regalare!



Non ha bisogno di presentazioni: lei è il pulcino nero più famoso e dolce del web.

Quando ho visto i suoi biscotti le ho chiesto rapita dalle foto: assomigliano molto alle Macine, i miei biscolatte preferiti...tu che li hai fatti me lo confermi?
"No- mi ha detto - sono moooolto, moooolto meglio!"

Devo ammettere che mi aveva incuriosita,  
e poi la ricetta era modificata sulla base di quella originale di Montersino.
Beh, con loro due non potevo sbagliarmi.

Io, vi dico la verità, le macine fatte in casa non sono riuscita mai a riprodurle.
Le adoro, le adoro alla follia...ne ho magiate tantissime quando ero adolescente e mi è dispiaciuto smettere per l'allergia, in quanto contengono oli vegetali e qualcos'altro che non posso ingerire.
Nemmeno questa volta ce l'ho fatta a riprodurle.
Ma anche secondo i miei familiari erano meglio.

Questi biscotti hanno conquistato tutti:
piccoli, grandi, ancora più grandi...(il nonno se n'è fatto fuori un bel pò...)
tanto che alla fine la prova nel latte non sono riuscita a farla: 
il cappuccino che vede sotto  nella foto se l'è bevuto Anais mentre riguardavo le foto e...i biscotti...me li hanno mangiati tutti, tutti!!!!!!!!

Mio marito li ha trovati perfetti per il fine pasto, dice che sono perfetti anche da regalare.
Allora io ve li propongo in due versioni: per la colazione, e come regalino di Natale in una scatola di latte.

Grazie Fede!!!!

tazza e alzatina Easy Life Design, tessuti Busatti


Ingredienti:

485 gr di farina 00
65 gr di amido di riso (per me mais)
200 gr di zucchero semolato
200 gr di burro morbido
85 gr di uova intere
40 gr di panna fresca
2 gr di sale fino (per me rosa dell'himalaya)
20 gr di miele non riscaldato di Limone Rigoni d'Asiago
4 gr di lievito
vaniglia

Procedimento

Setacciare la farina con amido e lievito. Lavorare il burro morbido con lo zucchero e il miele. Unire poi uova, panna, e i semini della vaniglia. Tarsferire nell'impastatrice incorporare il mix di farina e amido e lavorare tutto il composto brevemente  fino a che non sia bello liscio ed omogeneo. Avvolgerlo quindi nella pellicola e lasciarlo riposare qualche ora.
Riprendere l'impasto, stenderlo ad uno spessore di 1,5 cm e ricavare i biscotti della forma preferita.
Trasferire i biscotti su una placca da forno foderata di carta da forno e cuocere in forno caldo a 170° per 16-18 minuti e comunque finchè non saranno leggermente coloriti.
lasciare raffreddare su una griglia, poi conservarli in una scatola di latta.


con questa ricetta partecipo al contest


domenica 25 novembre 2012

Pandoro alla Zucca con Burro 1889


Oggi è l'ultimo giorno per partecipare al Contest Fattorie Fiandino 2012.

Adoro i loro prodotti, ed aver avuto la possibilità di partecipare è stato per me un onore.

Ho centellinato il burro, salato e non, e tutti gli altri formaggi, per preparare le ricette alle quali questi prodotti hanno dato una nota speciale.

 A dire il vero, non era la prima volta che preparavo il Pandoro, l'avevo fatto anche 2 anni fa, sempre con questa ricetta, ma quest'anno ho voluto aggiungere all'impasto della polpa di zucca  come avevo fatto per i panini di qualche giorno fa (ormai conoscete il mio amore per quest'ortaggio! ) ed essendo un esperimento non volevo rischiare di sbagliare.

 Perciò ho rifatto questo Pandoro 2 volte per essere sicura di non sbagliare, e la seconda volta, dal momento che mi era venuto molto bene, ho pensato di migliorarne la qualità rifacendolo con il Burro da panne riposate.

Mi è venuto un Pandoro meraviglioso e voglio condividere la ricetta con voi.
Non è difficile, è solo un pò lunga la lavorazione.
Ho fatto qualche modifica alla ricetta di partenza e posso dire di averla messa a punto secondo i miei gusti, quindi questa è la mia ricetta del Pandoro alla zucca!

Devo anche aggiungere che, a differenza dell'anno scorso, invece di farlo lievitare tutta la notte ho abbreviato l'ultima lievitazione ed ho ugualmente raggiunto un risultato eccezionale.

Il burro 1889, poi, ha fatto il resto, donando al mio Pandoro di zucca un profumo e una morbidezza che non vi posso raccontare...che dovete solamente provare.

ovviamente...nel caso fatemi sapere!

INGREDIENTI
per uno stampo da 1 kg
150 gr di polpa di zucca cotta al forno, soda, non acquosa
 550 gr farina di manitoba (più altra per impastare)
170 gr di zucchero semolato (il mio pandoro alla fine non era superdolce, potreste eventualmente aumentare a 180-190 gr)
140 gr di burro 1889 Fattorie Fiandino da panne riposate
4 uova freschissime
  5gr di lievito secco
50 gr acqua
1 cucchiaino di sale fino rosa dell'Himalaya
                                                                   1 stecca di vaniglia




                                                               PROCEDIMENTO

1° passaggio ore 8.30
Sciogliere 3 grammi di lievito secco nell'acqua tiepida, con 2 cucchiaini di zucchero, lasciare schiumare per 5 minuti e poi aggiungete questo composto a 50 gr di farina nell'impastatrice.
 Impastate, il composto rimmarra' abbastanza liquido.
Copritelo e lasciatelo lievitare in un luogo caldo per un ora .

Potete metterlo in forno spento ma preriscaldato a 40°.


2 passaggio ore 9.30

Trascorsa l'ora aggiungete all'impasto altri 2gr di lievito di birra secco, la polpa di zucca, 300 gr di farina, 50 gr di zucchero, 2 uova e una noce di burro ammorbidito.
Lavorate bene l'impasto e poi rimettetelo in forno spento per un'altra ora.


3 passaggio ore 10.30

riprendete l'impasto e unite ad esso  200 gr di farina,il rimanente zucchero, il sale,
 la vaniglia e le altre due uova.
Impastate a lungo, se necessario, unite altra farina fino ad avere un impasto morbido, ma non appiccicoso.
Io ho aggiunto altra farina ad occhio, senza pesarla, ma indicativamente fino a raggiungere il risultato di un impasto che potevo prendere in mano senza che si attaccasse.
Questo impasto va messo a lievitare per almeno 4 ore in una ciotola unta di burro.


4 passaggio ore 14.30

Prendete il burro che avrete tirato fuori dal frigo un'ora precedente e tagliato a piccoli tocchetti.
Mettere un filo di farina su un piano di marmo poi stendere l'impasto e mettervi al centro il burro.
Richiudere la pasta sia dai lati orizzontali sia dai lati verticali, formando un pacchetto.
Stenderlo bene e fare le pieghe a 3 come per una normale sfogliatura.
Mettere il panetto in frigo avvolto da carta da forno, attendere mezz'ora e ripetere la sfogliatura 5 volte, rispettando sempre i tempi di riposo.
Diciamo che alle 17.30/18.00 avrete terminato tutte le pieghe e non si dovrà vedere più traccia di burro nel vostro impasto profumatissimo.


Ore 18.00
Ora ungete lo stampo per pandoro per bene, e spolverizzate di zucchero semolato tutto lo stampo.

Posizionate il vostro impasto dopo averlo impastato leggermente e formato una specie di palla con le pieghe rivolte verso l'alto. Spennellate la superficie di latte.
Posizionate in forno e lasciate lievitare in forno leggermente preriscaldato....io fino alle 22.
A questo punto il mio impasto strabordava dallo stampo e sono passata alla cottura: 
forno statico 170° per i primi 10 minuti, poi coprendo la base con carta argentata altri 30 minuti a 160°.
Ho lasciato in forno spento per altri 20 minuti, poi ho tirato fuori lo stampo e 
ho atteso la mattina prima di sformarlo...e provarlo a colazione.



Una meraviglia!


Il sapore della zucca è lieve ma si avverte, dona una nota delicata, un colore appena più acceso 
e lo rende particolare....a mio avviso, non dovrei dirlo ma... eccezionale.


Con questa ricetta partecipo al Contest Fattorie Fiandino 2012
e al contest di Imma Dolci a Gogo:

partecipo anche a
Colors & food, what elese? Novembre

sabato 24 novembre 2012

Caramelle Mou al burro salato: oh, toffee toffee toffee....



Ok, ci siamo. Tra un mese sarà la Vigilia di Natale. Il giorno che preferisco dell'anno.

In particolare ci sono due Vigile di Natale che non scorderò mai: quella del 1996, quando acquistai (mentre su Ferrara nevicava intensamente) insieme alla mia amica Esmeralda
l'album degli Smashing Pumpkins che cambiò la mia vita,
Mellon Collie and the Infinte Sadness
e la Vigilia in cui scoprii di essere incinta di Anais,
e venni ricoverata d'urgenza, (ma questa è un'altra storia.... )

Ogni anno, in ogni caso, attendo quel giorno sognante.

L'atmosfera magica che creano l'attesa dei regali di Natale da scartare per i bambini, la bellezza di essere tutti insieme in una casa calda e addobbata a festa, illuminata dalle soli luci dell'albero e delle candele, la rilassatezza di qualche giorno da trascorrere interamente con la propria famiglia, in un tempo quasi ovattato e avulso dalla frenesia di tutti i giorni che lo hanno precededuto...magari la neve che cade silenziosa...
insomma, tutto questo mi rende elettrica e sognante.

...e soprattutto mi fa tornare bambina, portandomi alla mente il ricordo nitido delle letterine che scrivevo a Babbo Natale con la mia mamma...scriverle era così bello...e poi, non importava se avrei davvero ricevuto o meno quei regali...la promessa di essere buona, l'attesa di quel giorno speciale, i lavoretti a scuola, la preparazione della recita e i canti religiosi, l'attenzione dei grandi per me...hanno lasciato segni indelebili nel mio cuore, e altrettanto vorrei che lasciassero nel cuore dei miei bimbi.
( e la letterina l'abbiamo già scritta *_*)

Crescendo, ho trovato più soddisfazione nel regalare agli altri qualcosa fatto da me, piuttosto che comprato distrattamente in un negozio, anche se non disdegno acquistare regali che mi piacciano davvero per le persone alle quali tengo davvero. 

Non mi nascondo dietro la frase "non mi piacciono le feste comandate, preferisco i regali sorpresa fatti in un giorno inaspettato"...
Un pensiero sotto l'Albero mi fa piacere, e come lo fa a me credo possa esser gradito anche agli altri.

Perciò, parto per tempo e mi organizzo per preparare qualcosa di originale, quest'anno, lo vedrete, ho preso la fissa delle caramelle, già vi avevo proposto le geleè per Halloween.
Ma mi piace anche regalare biscotti, zucchero e sale aromatici, cioccolatini , confetture, creme spalmabili, e altre idee carine che vi presenterò nei prossimi giorni....compreso un Pandoro speciale!

Intanto, beccatevi queste!!!!


Oh, Toffee Toffee Toffee...

le ho sempre fatte in modo tradizionale ma...per il Contest Fattorie Fiandino ho voluto aggiungere una nota stuzzicante...salata, modificando leggeramente la ricetta di Sorelle in Pentola, troppo buone!

Sono davvero come quelle famose....ma hanno quel retrogusto salato (l'ultimo bocconcino di burro salato Fattorie Fiandino che mi è rimasto!) che le rende ancora più buone, molto più buone, una tira l'altra, siete avvisati!

Ingredienti

150 gr di zucchero di canna Demerara D&C
150 gr di panna fresca
30 gr di burro di burro salato Fattorie Fiandino
40 gr di miele non riscaldato di timo Rigoni d'Asiago
1cucchiaino di sale rosa o fior di sale Gemma di Mare

Unite tutti gli ingredienti e poneteli sul fuoco in un pentolino antiaderente con i bordi alti, io uso questa casseruola a un manico di Ballarini Salento, estremamente antiaderente e dotata di beccuccio per poi versare senza problemi il contenuto liquido negli stampini. Si pulisce facilissimamente dopo l'operazione!

Fate cuocere a fuoco moderato fino a che non diventa di un colore ambrato, circa venti minuti. Il composto lo vedrete cambiare leggermente di consistenza e colore...allora vi accorgerete che è pronto.
Non dev'essere troppo chiaro e morbido, altrimenti le toffee non si sformeranno bene, Ma non deve nemmeno essere troppo cotto, altrimenti le toffee saranno piuttosto dure. E' quindi necessario fare la classica prova con il bicchiere: prendere un bicchiere d'acqua con due cubetti di ghiaccio. colate una pallina di toffee e, lasciandola nell'acqua, sentite che sia morbida ma compatta - assolutamente non dura
Questa è l'unica vera difficoltà della ricetta, poi, quando il composto è pronto, può essere già colatelo dentro gli stampini di silicone natalizi Pavoni. 

Fatele raffreddare poi ponete in frigo qualche ora, sformatele et voilà....


Pronte per essere regalate...se riuscite a non finirle tutte!
Vi consiglio di conservarle protette da carta da forno, divise una per una.

Questa ricetta partecipa al contest Fattorie Fiandino 2012 e al contest di Cinzia

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giovedì 22 novembre 2012

Arancine alla parmigiana e al burro


Le arancine sono di una bontà indescrivibile. 
Mangiate in Sicilia, come è successo a me quest'estate, non si può non innamorarsene.
Per la sfida dell'MT Challenge di Novembre, Puppacena ce le ha proposte dandoci indicazioni precise e dettagliate per riprodurle a casa: le mie non sono bellissime, ma sono davvero superbuone.

Mentre le friggevo e le scolavo i miei bimbi se le litigavano e Anais continuava a dirmi che 
"sono una mamma meravigliosa che fa delle cose buoniiiiiisssssime".
Detto questo, io mi sento già di aver "vinto".

Le arancine le avevo fatte anche l'anno scorso, alla zucca e provola, eccezionali.
(E vai di zucca.....se siete curiosi e volete provarle......;-)

Mi era invece sempre balenata nella mente l'idea di farle alla parmigiana,
e quindi questa volta ho colto l'occasione.
Inoltre, le ho volute provare anche al burro, quelle originali.
Vi lascio la ricetta di Puppacena e tutti i suoi preziosi consigli!

Le mie non sono belle come le sue, e sono stata lì lì per non partecipare...
ma siccome sono buone buone, eccomi qui....
voglio esserci anche io!
Per il riso
1 kg di riso originario
2,5 l circa di brodo vegetale
una bustina di zafferano
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.

Per il ripieno "al burro" con prosciutto cotto, scamorza bianca e besciamella (per circa 9 arancine)
80 g di prosciutto cotto in una fetta sola e di buona qualità (io di coscia e senza conservanti)
120 g di scamorza bianca 

150 ml di latte + 15 g di farina + 10 g di burro + sale q.b. per la besciamella
prezzemolo q.b. (opzionale, qui non c'è)
Per il ripieno alla parmigiana
1 melanzanza lunga
1 vasetto di dadolata di pomodoro fresco Mutti 
2 mozzarelle
olio extravergine d'oliva

 Per la lega (ne resterà molta, ma occorre poter immergere bene l'arancina)
800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale

Per la panatura (ne resterà molto anche qui)
700-800 g di pangrattato

Per la frittura  
( abbondante olio , per me d'oliva, per poter friggere in olio profondo)
 Il riso va preparato con qualche ora d'anticipo, perché al momento della preparazione delle arancine dev'essere ben freddo.
Preparare il brodo vegetale con gli aromi. 
Una volta pronto, rsciogliere lo zafferano nel brodo. Regolare di sale.
In un tegame capiente, dare un giro abbondante di olio evo e fare appassire la cipolla tagliata finemente. Versare il riso e fare tostare un pochino. Versare nel tegame buona parte del brodo, non tutto in modo da poterne aggiungere all'occorrenza regolandosi in funzione del tipo di riso e della sua cottura.
Fermare la cottura quando il riso sarà al dente e si presenterà piuttosto compatto (ovvero non dev'essere cremoso come un tipico buon risotto!). Immergere il tegame nel lavello riempito d'acqua fredda (evitando che l'acqua entri all'interno) e mantecare con il burro e il parmigiano grattugiato. Se serve, per abbattere la temperatura ed evitare che il riso continui a cuocere, rinnovare l'acqua fredda dentro il lavello.
Una volta tiepido, versare il riso dentro una teglia e lasciare da parte affinché raffreddi e conservare in frigo per alcune ore.

Per il condimento "al burro", preparare una besciamella vellutata e non troppo densa (e con il giusto grado di sale, anche questo servirà a dare sapore al ripieno) e lasciare raffreddare.
Una volta fredda, aggiungere il prosciutto e la scamorza tagliati a tocchetti piccoli e amalgamare.
Per il condimento alla parmgiana tagliare la melanzana a tocchetti, cuocerla in padella con olio evo, aggiungendo la dadolata di pomodoro fresco, il sale, e portando a cottura. 
Una volta che il condimento sarà pronto e intiepidito unire le mozzarelle a cubetti.

Cominciare dalla preparazione della "lega". 
Versare l'acqua in una scodella profonda, aggiungere la farina, una bella manciata di sale e amalgamare bene con una frusta. Tenere da parte e passare alla creazione delle arancine.
Prima di tutto disporre a portata di mano tutti gli ingredienti necessari e attrezzarsi di vassoi, teglie, scodelle….

Tenendo la palla di riso con una mano, con il pollice dell'altra mano create un buco in alto e al centro e cominciate ad allargarlo spingendo sia verso il basso che sui lati. Posate nuovamente la palla di riso sul vassoio e passate alle altre, fino a completarle tutte.
Con la punta delle dita prendere un pò di condimento e inserirlo all'interno del buco precedentemente creato.
Poi chiudere l'arancina: un po' spingendo "la conza" - il condimento - verso il basso, e un po' cercando di portare in avanti il riso per chiudere l'arancina. Girare l'arancina tra le mani per darle la forma e per rendere la superficie liscia e compatta, senza buchi o piccole fessure. Posare l'arancina con il ripieno sul vassoio e passare ad un'altra, fino a completarle tutte.
passarle poi nella lega e infine nella panatura.


Friggerle in un recipiente alto e stretto, in modo che siano bene immerse.
Servire caldissime!

Con questa ricetta partecipo alla sfida di Mt Challenge Novembre 2012

la ricetta di Novembre 2012






martedì 20 novembre 2012

Panini con la zucca


Ho un debole per la zucca. 
Ne ho kg congelati in frigo già cotta e pronta per essere sperimentata in tante nuove ricette....come questa, venuta per caso. Volevo fare dei panini e avevo scongelato la zucca per la cena...
in un baleno è finita nell'impastatrice dando vita a questi panini troppo buoni.
Al momento giusto nel posto giusto, insomma!

Ok, avete capito, ancora tante ricette con la zucca per chi, come me, ne è dipendente!!!
Adoro il suo colore, il suo sapore, la consistenza della sua polpa cotta in forno che si caramella trasformandosi in sano piacere.
In questi panini, una meraviglia.
Non sono semidolci, sono salati. 
Se li volete semidolci, dovete provare il mio Danubio
Intanto io faccio esperimenti dolci e natalizi con la zucca...ehm...basta...
non vi posso anticipare nulla...che se poi mi viene una schifezza che figura ci faccio???;-)
Baci a chi passa.


Ingredienti

550 gr di farina 0
200 gr di zucca cotta al forno
10 gr di sale
4 cucchiai di olio evo
3 gr di lievito di birra secco
2 cucchiaini di zucchero
acqua tiepida per impastare (devo ammettere che non l'ho pesata...provate con 150-200 ml e aggiungetene altra, poca alla volta, se serve, dipende anche da quanto è soda la zucca!!!)

latte per spennellare
semi di zucca Ecor
(Potete trovare i prodotti Ecor in vendita nei negozi Naturasì e Cuorebio e,
 online, sul sito Emporio Ecologico)


Procedimento

Ho messo nell'impastatrice farina, polpa di zucca, lievito, zucchero, olio e acqua ed ho iniziato ad impastare. In ultimo ho aggiunto il sale.
Ho lasciato raddoppiare l'impasto in una ciotola in forno spento, con luce accesa.
Ho sgonfiato leggermente l'impasto e prelevato delle parti con le quali ho formato delle palline che ho rimesso a lievitare per altri 40 minuti in una teglia da forno coperta di carta da forno. essendo l'impasto piuttosto morbido, mi sono infarinata le mani e ho lasciato alcuni panini ricoperti da un velo di farina, che in cottura dona croccantezza e a me piace molto.

Ho spennellato con latte gli altri panini e ricoperto di semi di zucca, cotto in forno a 180° per circa 20 minuti, la cottura è da regolare in base al forno. Buonissimi, anche il giorno successivo riscaldati!

questa ricetta va a
Bright Orange!!!!
 


lunedì 19 novembre 2012

Torta a scacchiera d'autunno


L'ho chiamata torta d'Autunno perchè consiglio di farcirla con una crema di marroni, o nutella, come preferite.

La ricetta è quella che si trova in Internet, ma ho fatto alcune modifiche.
La torta è buona di sapore ma a mio avviso risulta un pò secca,  è bene bagnarla per bene, io non l'ho fatto e me ne sono pentita. Però è buona, quindi ve la posto. 

 Così potrete provarla e decidere con cosa farcirla...non con una crema bianca o gialla perchè perdereste l'effetto a scacchiera, che si può ottenere facilemtne con l'apposito stampo (per me Wilton, su NetCasa) o anche con pazienza organizzandosi un pò...io lo feci la volta precedente armandomi di coppapasta, e con un'altra ricetta.

non c'è paragone a farlo con lo stampo apposito,
 anche perchè è utilissimo,superantiaderente e davvero comodo.
Voi come pensate di fare? ;-)


Approfitto di questo post per partecipare al giveaway dell'Araba feLice....che è la mia cuoca barbatrucco preferita...ecco, lei saprebbe come far saltar fuori una torta così con soli 2 ingredienti, lo scommetto...se cercate una torta senza uova, dei biscotti con la maionese, una pizza cotta in padella, un gelato che non è un gelato, una pasta sfoglia che non è una pasta sfoglia ecco...dovete andare sul suo blog! Ma sono certa che lo conoscete già...perchè è l'araba più famosa del web.
Oltretutto, cosa non scontata, è una persona gentile e simpatica che  non si atteggia da Vip...e io l'ammiro molto anche per questo. BarbaStefi, io gareggio per le fatine :)


Ingredienti 

85 gr cioccolata fondente (per me 100 gr)
500 gr farina
400 gr zucchero (io 350 gr)
5 gr sale
316 ml latte a temperatura ambiente (io 300 gr)
225 gr burro ammorbidito (io 200 gr)
1 bustina vanillina (omessa)
1 bustina di lievito per dolci
4 uova


Procedimento

fondere il cioccolato e farlo raffreddare,unire le uova con 1/3 del latte e la vanillina e sbattere bene
in altro contenitore riunire la farina, lo zucchero, il sale, la bustina
di lievito e mischiarli bene
aggiungere il burro ammorbidito e quasi tutto il resto del latte (lasciarne da parte giusto una tazzina da caffè)
lavorare questi ingredienti, risulterà come consistenza una specie di sbriciolato morbidin,  aggiungere il composto di uova e latte già preparato allo "sbriciolato"
amalgamare bene i due impasti, procedimento inusuale, ma rende molto bene, la torta è sofficiosa e ben amalgamata
in ogni caso, è possibile procedere con la formazione dell'impasto come d'abitudine

dividere il composto in due parti di uguale peso, ad una parte aggiungere il latte rimasto da parte, all'altra il cioccolato fuso e mescolare in modo da avere dei composti omogenei, imburrare ed infarinare le teglie che andranno preparate nel modo seguente:
posizionare nella prima teglia il distanziatore e riempire gli spazio alternando gli impasti
levare il distanziatore, lavarlo velocemente, posizionarlo su un'altra teglia e riempirla con colori alternati
dovranno essere fatte due teglie con i colori uguali ed una con i colori invertiti.
 infornare a 180° per 40' circa
sformare da tiepide e mettere a freddare su una griglia.

 

Farcire come preferite. 
Guarnire e decorare come preferite, io con glassa a specchio e roselline secche.

 

sabato 17 novembre 2012

Chiocciole al Gran Kinara


Se riesco, faccio il pane in casa. 
O la focaccia, quella che viene sempre, ormai lo sapete.
Il pane in casa dà incredibili soddisfazioni. 
Scarica dalle tensioni mentre lo impastiamo, ci regala un inebriante profumo mentre cuoce nel forno e....diventa un sogno quando diamo un morso non appena ne esce, ancora caldo, ancora fumante...
o almeno, io faccio così, proprio non so resitere! 

In questi giorni ho sfornato sia questo pane che deliziosi panini alla zucca, prometto che dopo aver esaurito le ricette con questo ingrediente mi ripresenterò in pieno mood natalizio....che il tempo passa presto!!!!!!

Intanto, eccovi questi. La ricetta è semplice, spopola sul web, credo provenga da una rivista nota, l'ho fatta tante volte con il parmigiano, facendo alcune mie modifiche molto lievi,
oggi ecco le chiocciole in versione Gran Kinara per Fattorie Fiandino!


Ingredienti:

500 gr di farina 0
un cucchiaino di miele
10 gr di sale
50 gr di Gran Kinara grattuggiato
0,3 dl di olio
2,5 dl di acqua tiepida
mezza bustina di lievito secco
1 cucchiaino di zucchero


semi di sesamo e semi di papavero

Procedimento


Prelevarne 100 gr di farina , unire il lievito secco, lo zucchero, il miele e 1 dl di acqua tiepida. Lasciare raddoppiare. (circa 30 minuti)
Aggiungere il panetto al resto della farina, quindi unire il sale, il formaggio, l'olio e l'acqua rimasta. (se è poca eventualemente aggiungerne un altro pochino, ma non troppa, solitamente  sufficiente!)
Impastare per 10 minuti
Formare un panetto e metterlo in una ciotola oliata. Far lievitare fino al raddoppio (io metto l'impasto in forno spento con luce accesa).
Sgonfiare delicatamente l'impasto e dividerlo in pezzetti da 50 gr l'uno e formare successivamente dei cilindretti da circa 1 cm, arrotolandoli per ottenere delle spirali.
Disporre le chiocciole su una teglia coperta di carta forno ( a questo punto io ho spennellato con latte e cosparso con i vari semini) e far lievitare ancora, coperte da pellicola, ancora per mezz'ora.
Infornare 200° 'per 20 minuti.



Questa ricetta partecipa al contest Fattorie Fiandino 2012
 






Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani