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venerdì 31 agosto 2012

Tartellette in due versioni con ganache al cioccolato fondente: perchè l'alternativa c'è sempre....



Oggi è trascorso  esattamente un anno da quel giorno
E' stato un anno durissimo, ma io lo sono stata più di lui.

Quel pomeriggio mi è sembrato che il mondo mi cadesse ancora una volta addosso...di avere problemi con la frutta, quello l'avevo capito fin da piccola, di essere a rischio con praticamente tutti i vegetali, quello mi ha davvero pugnalata al cuore.

Pensavo al mio blog, alla mia passione per cucinare, mangiare e stare a tavola con gli altri...credevo che tutto questo sarebbe stato impossibile da quell'istante per me...e invece le mie ricette si sono moltiplicate, così come la voglia di stare in cucina e cercare per me e per chi come me soffre di quest'allergia soluzioni alternative...

Certo, quel pomeriggio ho pianto tanto. Così come i giorni seguenti, quando ho cercato su internet e mi sono documentata, scoprendo che davvero la mia allergia era tra le più pericolose, poichè così vasta, poichè potrebbe portare a shock anafilattico, perchè così diversa sintomatologicamente (si potrà dire???) parlando da persona a persona...e anche perchè si modifica nel tempo.

Ricordo perfettamente lo stupore quando l'allergologo me ne ha parlato. Ricordo la mia telefonata disperata a mio marito, ad Alan, a Elisa. Ricordo quando leggevo basita e sconvolta le esperienze di tante persone che ne parlavano in un gruppo facebook, diventato poi per me fonte di amicizie e preziosi consigli...

Ricordo che non sono riuscita più a mangiare per giorni.

Ricordo le decine di visite da diversi allergologi per sentire pareri differenti, il viaggio a Roma verso l'Idi con il mio caro nonno materno, ricordo la visita a Prato che ho affrontato con Elisa e infine quella in cui mi è stata consegnata l'adrenalina da portare ogni giorno con me. Bizzarro come il destino abbia voluto che quell'adrenalina mi sia stata consegnata da un farmacista d'eccezione, Marco, una persona che era stata così importante nella mia vita e che non vedevo da anni. Una persona che incontro sempre nei momenti più cruciali della mia esistenza.

Surreale: di giorno facevo la spesa e per la prima volta mi sentivo un'estranea nel supermercato, un'aliena che leggeva ogni etichetta e scopriva che tutto (o quasi) mi era proibito. La notte sognavo di entrare nei supermercati e mangiarmi vasetti di nutella, marmellata, pacchi di biscotti....

Ricordo gli attacchi di panico. Sì, erano tornati. Ne avevo già sofferto in passato e così, com'erano venuti, se n'erano andati quando avevo conosciuto Diego. Ma ora tornavano anche se accanto a lui. Mi svegliavo di notte tremante, sudata fradicia in pieno inverno, avevo spesso la febbre e avevo un'immensa paura. Sono dimagrita, mi sono indebolita e mi sono ammalata in continuazione, quando ero sola non osavo toccare nemmeno un bicchiere di latte...e in tutto questo ho perso una grande amicizia perchè in quel momento non ho avuto, forse, la forza di stare vicino a chi aveva bisogno di me. Anche io avevo bisogno di me.

Capite bene, non era solo una questione di cibo...era la nuova prova che dovevo affrontare, la paura che dovevo superare, la difficoltà di gestire un eventuale pericolo che poteva presentarsi a me ogni giorno, in ogni momento....

Una sera, per farvi ridere, ho chiamato persino l'ambulanza. C'era poco da ridere in realtà, stavo proprio male. Ho conosciuto in quel momento una Dottoressa umana e gentile, oltre che competente, una persona nobile che non ha riso delle mie paure ma che però, alla mia frase :
"L'allergia mi ha spaventata così tanto...non so più cosa mangiare" rispose
"Beh, guardandoti non mi sembra proprio che il cibo sia uno dei tuoi interessi principali"
Avrei voluto dirle "Ma sono una foodblogger...."
L'ha capito più avanti, quando mi ha dato l'amicizia su facebook ;D 

Ancora una volta Diego mi è stato accanto pazientemente, assecondando le mie paure e il mio bisogno di affrontarle lentamente, con rispetto...e un giorno mi ha chiesto: 
"Perfavore, non distruggerti...anche Anais e Gioele si sono accorti che stai male. Adesso pensa a te stessa e cerca di ritrovare il sorriso guardando il loro"

Quelle parole mi hanno risvegliata. In effetti Anais non faceva altro che chiedermi se ero allergica a questo o a quello, se doveva lavarsi le mani prima di toccarmi, se lei poteva o meno assaggiare qualcosa...aveva solo 3 anni...non era giusto farglielo pesare così. E forse non era giusto che questa cosa pesasse così tanto anche a me stessa. In fin dei conti, fino al giorno prima avevo vissuto 32 anni ignorando questa cosa, eppure avevoo vissuto, e decisamente meglio.

Allora ho deciso che era arrivato il momento di reagire.
Non mi piace fare paragoni con gli altri e dire " Si, c'è di peggio...si, ma io ho avuto altre fortune", così come non mi piace fare la vittima e dire "capitano tutte a me"...
mi piace piuttosto pensare, nei miei momenti di maggiore lucidità, 
che c'è sempre un'alternativa, e a volte si rivela la strada migliore.

Quante cose ho imparato a farmi in casa, scoprendo che sono più buone, più sane, forse meno comode pratiche e veloci...ma...come al solito basta sapersi organizzare!
Ho scoperto il lievito madre (grazie Gaia!) , ho scoperto modi alternativi di preparare le cose (Grazie Araba e grazie Fede per la finta sfoglia!!!),
ho scoperto... 
che ho una grande forza dentro.

Da quel 31 Agosto 2011 la strada è stata faticosamente in salita e piena di ostacoli. Non da ultimo, il terremoto del 20 Maggio, che però ha paradossalmente cambiato la percezione delle mie priorità, distraendomi da tante cose, costringendomi a concentrare la mia attenzione su altri problemi, anche fuori da me stessa....

e così oggi posso dire che voglio quasi festeggiare.
Perchè oggi non voglio versare una lacrima per questo, anzi, voglio fare molti sorrisi. Ho così tanti casini in testa che "anche le mie ansie hanno l'ansia" però la mia ansia è carburante per un cuore che vuole sempre cercare una soluzione. Una soluzione che spesso non c'è. Ma l'alternativa, quella sì, esiste sempre. 
E a volte si rivela un regalo.

Io ho imparato a cucinare in due versioni. Per gli altri e per me.
E ho scoperto che  la diversità è un valore, e questo vale per tutto.
Anche se è difficile accettarlo.

Quindi oggi tartellette ai frutti rossi e cioccolato per voi...con banana, caramello e cioccolato per me. 
Ah, volete assaggiare anche le mie? Beh, sì, lo meritate...per avermi sopportato, supportato, e per aver creduto anche nei miei contest...: Trasforma la tua ricetta per me e Goliosità

Ingredienti
200 gr di farina di kamut Molino Rossetto (ma va bene anche di grano)
2 tuorli
100 gr burro
70 gr zucchero a velo
250 gr di panna fresca
200 gr di cioccolato fondente
100 gr di zucchero semolato
sale rosa dell'himalaya, un pizzico
1 banana
qualche rametto di ribes
Fiordifrutta Rigoni d'Asiago Ribes Rosso

Mescolate il burro alla farina e allo zucchero a velo creando delle briciole, poi unite i tuorli e impastate creando un panetto che lascerete riposare in frigorifero per un'oretta.
Stendete quindi la pasta abbastanza sottile e foderate degli stampi da tartelletta (io ho usato questo stampo Pavoni) bucherellando la pasta con la forchetta e lasciando cuocere fino a leggera doratura alla temperatura di 170°
Lasciate raffreddare completamente e sformate le mini tartllette.

Preparate la ganache portando quasi a bollore 200 gr di panna fresca da montare, aggiungete 200 gr di cioccolato fondente e una noce di burro.
Mescolate fino a che non otterrete una crema molto liscia.

Preparate il caramello facendo appunto caramellare 100 gr di zucchero semolato, una volta che è dorato ai aggiungere 50 gr di panna fresca scaldata, gradualmente, mescolando lentamente e andando piano sia per non creare grumi, sia per non scottarvi nel caso schizzi! Ora unite il pizzico di sale.
Ve ne avanzerà...ma sono certa che non lo butterete!

A questo punto andrete ad assemblare le tartellette:

Un velo di marmellata di Ribes rosso Rigoni d'Asiago, ganache fondente e chicchi di ribes per le prime, caramello salato, fettina di banana e cioccolato per la seconda versione.

Voi quale preferite?????

Dedico queste tartellette a Caterina, una ragazza che mi è stata molto vicina quest'anno...una persona davvero speciale...

e a Costanza, Barbara ed Elena...che anche se ho conosciuto solamente nel web per via dell'allergia, mi hanno reso più forte e meno disperata anche grazie ai loro consigli o al semplice confronto con chi vive le stesse cose, grazie!



mercoledì 29 agosto 2012

Pesce finto con maionese fatta in casa



Premetto che non sono una mamma che è solita preparare i cibi per bambini decorando il piatto o dando agli alimenti forme spiritose: ho la fortuna di avere due bimbi mangioni dalla nascita che non hanno bisogno di incitamenti per finire quello che hanno nel piatto, anzi...

Però ho provato quest'espediente per far tentare di far mangiare loro una delle poche cose che ancora non gradiscono...udite udite: le patate!
E' quasi incredibile: né arrosto, né lesse, né fritte...solo quelle nel sacchetto industriale...e ahimè, quelle sono proibite loro ad eccezione di quando vanno alle feste di compleanno.

Cosa devo dirvi? Devo essere onesta: nemmeno il  "pesce finto" ha funzionato con loro...ne han mangiato un pò ma senza troppo slancio, ai grandi é piaciuto, invece, anche perchè preparato con la maionese fatta in casa di cui vi avevo già parlato....
Siccome credo possa essere un ottimo e gustoso salva-cena estivo, anche scenografico, vi lascio la ricetta facilissima!



Ingredienti (per un pesce grande e 2 piccoli)

400 gr di patate
180 gr di tonno al naturale Mareblu
capperi di pantelleria (facoltativi)
4 cucchiai di maionese fatta in casa

Procedimento:

Lessare le patate e schiacciarle con lo schiacciapatate. Unire il tonno, la maionese, i capperi tritati, la maionese ed eventualmente aggiustare di sale.
Dare al composto la forma di pesce o pesciolini, che andrete a modellare proprio sul piatto si servizio, velare con la maionese e guarnire a piacimento. Mettere a riposare in frigorifero e servire freddo!


Vassoio e tessuti Wald Domus Vivendi - Memorie di Campagna


Ci leggiamo più tardi, buona giornata! 

lunedì 27 agosto 2012

Pan brioche e idee salate per un buffet....e un orologio che torna a battere le ore dopo il sisma


Ecco qui la parte salata del buffet del compleanno di Anais.

In questi giorni il mio paese, Bondeno, risuona di note irlandesi, cornamuse, fisarmoniche, violini...poichè un festival internazionale di musica irlandese, appunto, Eire, ci fa compagnia per tutto il weekend.

In quest'occasione di festa, anche l'orologio del nostro Municipio è stato riattivato dalle mani di una bambina e dai Vigili del Fuoco Volontari, protagonisti infaticabili e assoluti di questi 3 lunghi mesi post sisma.

Come ricorderete, l'orologio del nostro Municipio si era bloccato alle 4.04 del 20 Maggio 2012, e per tutti noi che eravamo abituati a sentire i suoi rintocchi è stato doloroso e sconvolgente vederlo immobile a ricordare cosa ci era incredibilmente successo...

Ogni volta che uscivo dal Comune in questi mesi, nonostante i segni del terremoto fossero ben visibili su tutte le pareti, non riuscivo a fare a meno di guardare in alto e cercare le lancette per sapere l'orario, dimenticandomi che il meccanismo non funzionava, che qualcosa, fuori e dentro di noi si era inevitabilmente fermato.

Oggi, passare per la piazza e vederlo segnare le 11.15 mi ha quasi commossa. Non scherzo.
Non ci fermeremo! Ma non dimenticheremo!

 (foto di Cinzia Cavallari)


Io, come ogni sabato notte ricordando quel boato fatico a dormire, ma amo anche questo moemnto tutto per me sveglia, lucida, elettrica, sola con i miei pensieri, con i miei ricordi, i miei sensi...esco di casa per ammirare l'alba e sentire quell'odore che solo le mattine d'estate portano con sè...mattine delle quali per lunghi mesi sarò romanticamente nostalgica.
Mi inebrio di questo profumo e del silenzio e della quiete della mia via in questo paese che amo,
nonostante tutto.



La ricetta del Danubio, che io ho presentato sia in versione vegetariana che non, la trovate qui
è meravigliosa e non potrete sbagliare, viene direttamente dall'MTC. Una garanzia.


La ricetta delle pizzette è in arrivo, quelle non possono mai mancare...Domenica scorsa io e mio marito ne abbiamo sfornate un centinaio...non ne sono rimaste molte....


 Questo pan brioche invece l'ho visto in rete e mi ha colpito da subito: ne ho fatta una versione cotto e fontina e un'altra tonno e grana, utilizzando per il ripieno carapccio di tonno Mareblu, eccezionale.
E' un pan brioche non troppo dolce...ricorda il pane...ma è morbido come il brioche...insomma, da provare!


 Vi lascio la ricetta, che trovate qui

 INGREDIENTI:
- 550 g di farina
- 250 g di latte
- 60 g di olio d'oliva per me Dante
 - 10 g di zucchero
- 10 g di sale
- 1 uovo
- 1 cubetto di lievito
- ingredienti per il ripieno

 
Sciogliete il lievito nel latte ed aggiungere gli altri ingredienti in questo ordine: uovo, olio, farina e sale.
Una volta impastato il tutto, non va fatto lievitare, ma dividete subito in due parti e stendete con il mattarello una sfoglia alta circa 1 cm dalla forma rettangolare.
Procedete alla farcitura dei due pan brioche
Effettuate quindi dei tagli obliqui partendo dalla farcitura verso l'esterno e ripiegate la pasta verso l'interno, a questo punto trasferite i pan brioche sulla teglia da forno,
riponeteli nel forno, coperti da uno strofinaccio,chiudete e lasciate lievitare il tutto per 45 minuti a forno spento, poi accendere a 50° e lasciare lievitare ancora finché non avranno raddoppiato il loro volume
  questo punto togliete lo strofinaccio, portare il forno a 160° e cuocete 15/20 minuti circa
 
Tutte queste preparazioni possono essere fatte in anticipo, congelate, e scongelate al momento...basterà una scaldatina in forno e farete un figurone!

venerdì 24 agosto 2012

Idee dolci e golose per un buffet di compleanno...da principessa





 Ecco qui la parte dolce del buffet di compleanno della mia principessina...a proposito, grazie a tutti voi degli auguri e degli abbracci...non volevo farvi piangere nei due post precedenti...ma alcune lacrime sono belle, quindi ne faccio gran tesoro nel mio cuore.

Spero di ripagarvi con qualche "assaggio virtuale" e se non vi accontentate del virtuale, ecco la ricetta per preparare alcune cosucce golose che per le festicciole possono venir utili, anche perchè potrete preparare quasi tutto il giorno prima...in modo da potervi gustare meglio la festa!


Non possono ovviamente mancare golosi cupcakes: io li ho fatti in diverse misure, utilizzando gli stampi Pavoni, seguendo questa ricetta.
Li ho decorati con 250 gr di philadelphia alla quale ho unito zucchero a velo fino a mio piacimento personale, battuto il composto con le fruste insieme ed un poco di colorante arancio e tanti confettini Molino Rossetto! Sono carini, vero????


Qui  sotto invece Creamy lemon square...la ricetta è dell'Araba più simpatica del web...per chi adora il limone...e il latte condensato...come me!!



Ed ecco a voi la  vera Torta Pan di Stelle: io non ho potuto assaggiarla, ma credo che ai golosi possa piacere veramente tanto.




Si tratta semplicemente di uno strato di boscotti pan di stelle inzuppati in latte freddo (150 gr in tutto), uno strato di nutella (se fa freddo ed è solida scioglierla a bagnomaria...vi servirà quasi tutto il vasetto), uno strato di panna montata ben ferma (in tutto ve ne serviranno 500 gr) e cosi via per tre strati golosissimi terminando con panna e una spolverata di cacao.  Fate tutte queste operazioni all'interno di uno stampo a cerniera (per me misura 20 cm, nel quale lascerete la torta a raffreddare per almneo 4 ore, io tutta la notte). Io l'ho decorata con biscotti pan di stelle e una spolverata di cacao, poi con la mascherina Pavoni...ho potuto ulteriormente decorarla a tema utilizzando zucchero a velo!


E, per finire, anche se avevo preparato anche un goloso semifreddo del quale parlerò a parte, la Torta di Compleanno, ricoperta in pasta di zucchero lilla (qui la mia ricetta) e composta dal mio pan di spagna e da una farcitura metà bianca metà nera cosi composta:

Montare 250 gr di panna ben ferma.
Lavorare 250 gr di ricotta e 250 gr di mascarpone con le fruste, unire un tubetto di latte condensato e infine la panna ben ferma. A metà composto unire 100 gr di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria.


 La decorazione della pasta di zucchero è stata realizzata con il tappetino in silicone Pavoni che vedete in foto. Tutto lilla, come mi aveva chiesto Anais...che dire?
 Sulle decorazioni ho ancora mooolto da lavorare ma la mia piccola si è sentita una principessa lo stesso...e questo è quel che conta, oltre all'affetto di chi era con noi, vicino o lontanto.
E' stata una giornata magnifica, a presto con il buffet salato...Grazie ancora a tutti!!!!


 


mercoledì 22 agosto 2012

Semplicemente...Anais...e sono 4!




Vorrei poter fermare il tempo che corre troppo veloce, 
ma soprattutto voglio ringraziarti per essere nata, Anais. 

 
 Ringraziarti per avermi reso una mamma, e una donna più felice.
 

Ringraziarti per tutte quelle mattine in cui ci siamo svegliate insieme e ho trascorso ore a guardarti, a baciarti....


Ringraziarti per quella tenerezza e quel tuo profumo di buono che mi piace tanto annusare


Ringraziarti per tutte le tue (anzi nostre!!!) prime volte che mi hanno emozionata...

la mia prima festa della mamma!

 
....quando hai imparato a gattonare....
(non è mica stato semplice capire che non si doveva spingere indietro ma in avanti!!!)


La nostra prima vacanza: e l'acqua calda è certamente più piacevole della fredda!!!!


la Neve!!!


la prima candelina....un traguardo lungo un anno pieno di gioie e "fatiche" condivise insieme!!!!


 c'era già Gioele con noi....anche se non si vedeva


e finalmente i primi passi....che liberazione dal passeggino che non ti è mai piaciuto!!!!!!


  Grazie per i tuoi slanci di indipendenza che mi hanno resa orgogliosa:
Il tuo caratterino è stato chiaro fin da subito!

Se la pappa non va da Anais
Anais se la va a prendere!
 

 Grazie per la sorellina che sai essere: affidabile e materna senza saperlo.


 Grazie perchè somigli a tuo padre.


e alla mia mamma, tua nonna Laura




...un pò (ok, poco!) anche a me... (però le dita dei piedi quelle son uguali!)


Grazie perchè ami la Primavera e la Natura, e perchè trovi la bellezza nella semplicità


la femminilità è dentro di te in ogni gesto


così come lo sono la grazia e l'eleganza


Grazie per stringermi la mano quando ho paura


per regalarci un sorriso senza chiedere nulla in cambio


Perchè tu sai ridere anche quando non tutto va per il meglio.
e in te si nascondono una grande forza e un grande coraggio che abbiamo già avuto modo di conoscere


ok, non sempre sei felice e coraggiosa: l'asilo non ti piace, non è più un segreto per nessuno.... 


ma supereremo insieme ogni ostacolo, piccola meraviglia che il Cielo mi ha donato.....


 Grazie per essere come sei, quando mi dici che...

"non hai mai avuto una mamma bella come me!" (son soddisfazioni!)
e comunque: anche io non ho mai avuto una bimba bella come te :DDD


Grazie per essere semplicemente Anais, che di campi di grano ne sa qualcosa....


Grazie di tutto principessina mia dal cerchietto sempre abbinato al vestito...


Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono


Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. 

Questa sarà la mia grande sfida, grazie perchè mi renderai migliore!


perchè sei un essere speciale....


ed io avrò cura di te...


io sì, avrò cura di te....


Buon Compleanno piccola....


Più veloci di aquile i tuoi sogni
attraversano il mare......






lunedì 20 agosto 2012

Maionese homemade all'olio d'oliva...e perchè la chiamammo Anais.



 Il compleanno della mia piccola si avvicina e fervono i preparativi...per la festa con le amichette che si terrà nel pomeriggio di mercoledi, e per la cena con tutti i nonni e bisnonni (più bisnonni che nonni, a dire la verità...ma bisnonni in gamba eh!!!?)  che faremo alla sera. In questa settimana di "stacco" dal lavoro non abbiamo fatto altro che lustrare la casa (ce n'era davvero bisogno, quanto arretrato con 2 piccole pesti...abbiamo riverniciato i muri perchè c'erano le impronte delle manine di Gioele per tutta la casa!) e avvantaggiarci con i preparativi.

Anais mi ha chiesto una festa a tema di colore rosa e lilla...il suo colore preferito...forse a forza di vederlo: ancora prima che nascesse le avevo comprato tutto il corredino di quelle bellissime sfumature glicine che mi hanno accompaganto durante la Primavera mentre ero in attesa e me ne vagavo da un negozio a un mercato con il mio pancione in crescita a pensare solo al suo arrivo
...che tempi magici e meravigliosi, non senza difficoltà!

Le mie giornate si altalenavano tra luuunghi momenti d'ozio in cui crollavo letteralmente sul divano ( anche dopo colazione, dopo pranzo, alle 9 di sera sul divano!!!) e momenti in cui mi sentivo invincibile con questo bellissimo pancione e facevo concerti, andavo ad ascoltarli,  sentendo una forza disumana dentro me.

Che gioia, quel 23 dicembre, quando scoprii di essere incinta...ho cantato tutto il giorno e rifatto il test 3 volte per credere che fosse vero!

Era il primo anno nella nostra casetta nuova, solo 7 mesi che eravamo sposati, sognavo che durante il pranzo natalizio mi sarei alzata in piedi con Diego e avrei annunciato il lieto evento a tutti, stile Ultimo Bacio....invece, complice la febbre a 38, quando la Vigilia mi feci vedere al pronto soccorso ginecologico, mi toccò un'ecografia in seguito alla quale trascorsi i 20 minuti più brutti della mia vita.
Pranzo, Natale e Capodanno saltati, e questo era il meno...

- Signora, qui c'è solo l'ormone che gira, in compenso lei non sa cosa c'è nella sua pancia? Una bolla nera di 10 cm, si accomodi, la ricoveremo d'urgenza...-

Il resto, è storia: tutte le feste natalizie trascorse in un reparto semivuoto dell'ospedale sognando i tortellini volare, in perfetto stato di salute apparente e con la sola nausea mattutina al sentire l'odore di caffè in reparto, ma alla ricerca disperata di capire insieme ai medici cosa c'era in quella pancia che avrebbe dovuto farmi un male terribile, che avrebbe dovuto impedire a me di riuscire a rimanere gravida e ad Anais di attaccarsi, di crescere, quindi di nascere....

Leggevo Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci, per la seconda volta nella mia vita e dando ad esso tutto un altro significato, e sentivo che il mio bambino sarebbe nato, altrochè lo chiedevo disperatamente a mia mamma lassù...

ero però circondata da donne che purtroppo abortivano alla 3, 4, anche 9 settimana e toccavo con mano quanto fosse difficile portare a termine una gravidanza. Mai l'avrei detto. E non sapevo nemmeno quanto fosse difficile anche concepire. Due volte su due per me non c'è stata via di scampo in questo, fortunatamente!
Però quando è la festa della mamma il mio pensiero va prima di tutto a tutte quelle donne che vorrebbero esserlo...e ancora non ce la fanno.

Ho firmato un foglio, dove mi assumevo la consapevolezza dell'alto rischio di aborto che l'operazione imminente avrebbe procurato.
Sebbene io sia una paurosa indicibile e avessi il terrore dell'anestesia e dell'operazione che era anche la prima in assoluto in tutta la mia vita, quando vennero a prendermi scrissi solo qualche riga nel mio Diario e guardai negli occhi il mio amore: ce la faremo, prega per noi...

Quando mi sono svegliata, ricordo tra i brividi di freddo la voce del mio anestesista che come un angelo mi aveva guidata e che ora mi diceva: è tutto a posto, ci siete tutti e due... Poi il bacio di Diego, e il pianto, a dirotto prima di rimettere i farmaci....era il 18 Gennaio 2008

Che era una bambina, l'ho saputo il 6 marzo, ma in fondo me lo ero sempre sentita.
Quell'essere nato tra mille avversità nella mia pancia mi aveva salvato da un'endometriosi grande come un melone (più di un litro di liquido) che, se non fossi rimasta incinta e non me ne fossi accorta e fosse dunque scoppiata beh...avrebbe fatto dei grossi danni!

Invece Anais era lì, sopravvissuta ad un taglio proprio a fianco a lei, all'anestesia parziale e poi totale perchè ero agitata, agli antibiotici, alle cure, a tutto...poteva essere solo un angelo mandato dalla mia mamma.

Mi sono sottoposta a controlli ogni 2 settimane e anche ad una funicolocentesi d'urgenza, alla 22 settimana, poichè si erano presentate delle complicanze.

Ricordo che mentre l'ago di 20 cm scendeva nella mia pancia e la dottoressa tardava a prelevare dal cordone perchè attorcigliato ad una gamba io l'ho chiamata per la prima volta: dai, Anais, lascia fare, fidati di me...
in quel momento mi disse la Dottoressa di essere finalmente riuscita.

Ricordo ancora quante lacrime ho versato quando l'infermiera mi venne incontro con la riposta dicendomi, sottovoce: è tutto a posto....
Ho voluto aprire la carta e leggermela una decina di volte per convincermene....era una settimana che ero ferma a letto mentre fuori pioveva, e quel giorno tutto intorno era sole.

Anais. Abbiamo scelto questo nome insieme, sul divano.

Era Marzo, sapevamo che era una bambina, quindi tutti i nomi maschili erano automaticamente esclusi.
Restavano Lavinia e Frida, come la volevo chiamare io e Maira o Maia, come la voleva chiamare il papà.

- Insomma, Diego, dobbiamo deciderci...io ho bisogno di chiamarla con il suo nome- Se la chiamiamo Maia sarà l'ape Maia per sempre, anche se è un bel nome...-
- Idem per Lavinia, per tutti gli amichetti sarà lavagna...-
-Mmmmm- la discussione normalmente terminava qui, sempre i soliti argomenti.
- E se la chiamassimo Anais? La Nin ti ha cambiato la vita e in un certo senso anche a me, visto che per trovare i suoi Diari ho girato come un matto ;-)....-

Era vero, da quando avevo scoperto la Nin la mia voglia di proseguire il Diario che scrivevo da bambina, quello che per la prima volta mi aveva regalato proprio mia mamma, era diventata quasi una missione.
Quanti bei Diari da riempire comprati in giro in ogni dove...l'ultimo a Venezia, visto insieme in una vecchia bottega...

una domenica mattina Diego si era alzato presto e non mi aveva detto dove andava. Nel primo pomeriggio, al ritorno, mi aveva dato il pacchettino spiegandomi che era andato a Venezia solo, perdendosi tra le calli, alla ricerca di quella bottega uguale a tante altre ma diversa, per quel diario così particolare...che in quel momento era tra le mie mani e che ora è pieno di noi.

La verità, il mio amore per la verità, per quella verità che vorrei i miei figli conoscessero....la verità che a me era stata nascosta...quanta fatica per raggiungerla...

-Si, la chiameremo Anais-

Senza ragionare, ma solo attraverso il sentimento, avevamo scelto il nome più difficile di tutti....ma era il nome che legava la nostra storia....ad una storia che sarebbe cresciuta e della quale Anais sarebbe stata un'importante protagonista.

Anais è nata alle 11.43 del 22 agosto 2008, con parto naturale, dopo una notte di dolori nella vasca da bagno di quella sala travaglio che per me era un posto ormai conosciuto.

Ora però toccava a me, in piedi vicino ad un lettino senza sentire il bisogno di spingere e in preda ad una paura immane: a due minuti dal parto, quando ormai dicevano che si vedeva la testolina, supplicavo l'ostetrica che mi facessero un cesareo perchè avevo paura di spingere....che ridere a pensarci...e che panico quando mi disserò che non si poteva proprio, e avremmo provato a spingere sulla fatidica poltrona.

Fu una bella idea: 2 spinte e venne fuori davvero, una bambina vera.
Anche se io non sapevo come spingere e le ostetriche e mi dissero: urla!
ah, ok, quello lo so fare.
Fu così che la sentii uscire da me, in mezzo ad un calore immenso e senza sentire dolore,
al contrario di quel che mi aspettavo.
La guardai in quel viso perfetto che avevo così faticosamente cercato di immaginare senza risultato.

Che soddisfazione quando sul braccialettino scrissero il suo nome!!!!

Quando l'ho avuta tra le braccia la prima volta, restando per ore sola con lei in una corsia della sala parto in attesa che un letto si liberasse...mi è sembrato di essere mamma da sempre.

Tutti i dubbi si sono dipanati in un attimo, (altererà il mio equililibrio? quello di me e mio marito insieme? mi starà simpatica ;-)?) lasciando posto all'AMORE, quello che da quel terribile 11 Luglio 1991 stavo disperatamente ricercando dentro me.

2 frasi in particolare ricordo nitidamente di quei giorni dentro me: 
" Come hai fatto a fare una cosa così bella?" 
mi aveva domandato Elisa,
 e io proprio non sapevo darmi la risposta....più òa guardavo e più me lo chiedevo.
e..." Vedrete, da oggi in poi saranno solo cose belle" 
di un amico anche non troppo stretto. 

Quelle parole mi hanno dato un grande senso di fiducia, anche se ne indagavo il senso.

In quel momento, non capivo esattamente quanto di vero fosse dentro a quelle parole. 
Ora lo so, grazie Anais. Grazie, mamma.

Dopo 4 giorni dovretti chiamare l'ospedale per un controllo e ricordo come fosse oggi quanto orgoglio nel dire, a chi mi rispose, "Sono la mamma di Anais"
mi sentivo l'unica mamma sulla terra, che esaltata! 
ma erano giorni così nuovi, intensi, ridondanti di emozioni...
Io mi sentivo azzerrata, un'adrenalina come avessi scalato l'Everest, ricaricata come se tutto il negativo dentro me, del mio passato, fosse scomparso per lasciare posto a queste emozioni vorticose e incontenibili!

Ricordo tutto, come fosse ieri: la prima volta che sono restata a casa sola con lei e non riuscivo a fare altro che fissarla, quella in cui per la prima volta la caricai sull'ovetto e via in macchina ai 30 all'ora sentendomi la persona più ricca sulla faccia della terra, tutto...aveva 4 giorni...e ora quasi 4 anni.
Com'è possibile che siano volati?

No, proprio volati no...tanti pianti, miei e suoi per le coliche, per le notti insonni, per i capricci...
Anais non è stata e non è tuttora una bambina facile. Ma d'altronde, con un nome così....
ahaha, a parte gli scherzi, credo non siamo state le uniche.
Vi ho scritto questa storia perchè immagino possiate anche voi, a tratti, ritrovarvi.
E' la stessa ragione per cui scrivo un Diario.

 Vi riporto, per finire, una frase per me molto vera, di Marianne Neifer

"Se non avessi avuto figli, avrei probabilmente avuto più soldi e più beni materiali.
Avrei visitato più posti, avrei dormito di più e avrei avuto più cura di me stessa. La mia vita sarebbe stata più noiosa e prevedibile. Ma poichè sono madre, ho riso più forte e pianto più spesso.
Ho avuto più preoccupazioni e tanta più fretta. Ho dormito meno ma in qualche modo mi sono divertita di più. Ho imparato e sono cresciuta di più.
Il mio cuore ha sofferto di più e ho amato più di quanto avessi mai potuto immaginare. Ho dato di più di me stessa ma ho ricavato più senso dalla vita".

Forse la vita non è noiosa nemmeno senza figli, dico io, se la si sa vivere pienamente, io certo trovo che conoscere Anais e Gioele sia stata la cosa più bella della mia vita.
Volevo diventare mamma da quando ero piccola.
Alcune donne non lo desiderano, altre lo desiderano ma non riescono...e forse un giorno, spero per loro, riusciranno...
Ma questo post è per dire che tutto, tutto...viene al momento giusto.
Chi vuole intendere, intenda.... 

grazie, se siete arrivate fino a qui.
la vostra sdolcinata Francesca Aria, 
che non riesce a tenersi dentro la vita che scorre a fiumi dentro sè



 Ricetta semplice, dopo tante parole, oggi. Vista dalla bravissima Laura e rifatta per chi è LTP allergico, come me.
Ho provato la prima volta con un uovo, ho dovuto buttarla, purtroppo. Con 2 tuorli, è andato tutto bene. Ho sostituito anche il limone con aceto, ma se non avete problemi con il limone potete usarne il succo, sarà forse migliore. E' molto buona, ugualmente.
Userò questa maionese per diversi stuzzichine e ricette che vi proporrò, ma ci sta benone anche sul vitello tonnato, che ho preparato l'anno scorso e che d'estate è un must. Qui la ricetta.


 Ingredienti

200 gr di olio d'oliva (per e Dante, non extra)
2 tuorli freschissimi
15 ml di aceto bianco (o limone)
sale

 Preparazione: Unite tutti gli ingredienti in un contenitore per mixer ad immersione, fate attenzione che i tuorli restino interi). Immergete delicatamente il mixer fino a toccare il fondo del contenitore, quindi azionatelo senza muoverlo fino a quando sul fondo non si formerà una crema chiara della consistenza della maionese (5 secondi), a questo punto muovere piano il mixer, sempre in funzione verso l'alto e poi verso il basso un paio di volte (altri 5-8 secondi)... ed ecco la vostra maionese! Otterrete circa 300 ml di maionese fresca e genuina. Potete consumarla subito o conservarla in frigo chiusa in un barattolo (io nella cocottin ale Creuset...lilla!!!) per 3 giorni, ma vi garantisco che sparisce prima!

L'olio d'oliva dà un sapore più forte rispetto a quello di semi (che potete usare se non siete allergici) ma gli conferisce anche un aroma davvero piacevole...certo, non quello industriale, ma a noi è piaciuto ancora di più per questo, io ve la consiglio!


sabato 18 agosto 2012

Insalata estiva di Bulgur al profumo di mare e limone



 A volte mi capita, mentre faccio la spesa, di acquistare del pesce surgelato. Non i preparati, per carità, per le mia allergia non vanno proprio bene....ma quei sacchettini con il pesce solo da lessare, condire e....gustare, peccato che ala fine non ne ho mai voglia. 
E' certamente mille volte meglio il pesce fresco, ma purtroppo non abito in un paese di mare e spesso non ho il tempo di passare dal pescivendolo....

Questa volta, complice del bulgur rimaso dalla sera precedente, pisellini che avevano avuto la stessa sorte e un'incontentabile voglia di mare in questa settimana di lavori alla casa e notti insonni con Gioele e la sua tosse...è nato questo piatto, neanche male direi.

Ve lo consiglio se non avete voglia della solita insalata di solo pesce, se preferite un piatto più completo, e se anche voi avete bisogno di smaltire qualche avanzo della cena precedente....e qualche confezione di pesce che giace in congelatore ;-)

 Il bulgur (denominato anche bulghur, boulghour, boulgour, boulgoul, boulghoul, bulghul o bulgul) è un alimento costituito da frumento integrale, grano duro germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi vengono macinati e ridotti in piccoli pezzetti; è molto diffuso in Medio Oriente. (Fonte Wikipedia)
Il bulgur ha le stesse caratteristiche nutrizionali del frumento integrale: è quindi una buona fonte di fibre, vitamine del gruppo B, fosforo e potassio. Ha un indice di sazietà piuttosto elevato, caratteristica comune a tutti i cereali integrali in chicchi.

Ai miei bambini piace particolarmente, è un'alternativa alla solita pasta, o al cous cous...se non l'avete mai fatto provatelo, io ve lo avevo già proposto in versione vegetariana qui....


Cosa occorre per 2:

1 confezione di pesce misto (o ancora meglio pesce fresco!)
pisellini cotti in brodo vegetale
160 gr di bulgur
mezzo limone non trattato: succo e scorza
prezzemolo
olio extravergine Dante

Procedimento:

Preparare il condimento con olio (per me siciliano e fatto in casa!), scorza di limone (Ho utilizzato la mia bella grattugia Microplane.) e prezzemolo tritato.
Cuocere il pesce come indicato sulla confezione.
Condirlo con la marinatura.

A parte, cuocere il bulgur
 La sua preparazione è rapida e semplice; deve soltanto essere messo in ammollo prima in acqua 20-30 minuti per farlo reidratare e farlo successivamente cuocere in una quantità di acqua pari al doppio del volume di bulgur per 15 minuti circa, poi lo si lascia nell'acqua di cottura ancora per una decina di minuti per permettere una ulteriore crescita del volume; si può servire caldo o freddo. Il Bulgur crudo, non essendo stato precotto, non ha bisogno di essere reidratato, non deve essere messo in ammollo prima della cottura, ma va direttamente cotto in acqua per 15 minuti circa. Il bulgur crudo non avendo subito i processi di germogliazione, precottura, essiccazione, durante la cottura assorbe più acqua e acquista più volume e i granellini rimangono ben separati tra di loro, si consiglia quindi di cuocerlo con una parte di Bulgur e 2,5 parti di acqua

Cuocere i pisellini surgelati con poco olio e brodo vegetale. Regolare di sale

Ora assemblare il vostro piatto, da servire caldo o freddo a seconda della vostra preferenza: unite bulgur, pesce e piselli e condite con un ultimo giro di succo di limone.

 tessuti Busatti


venerdì 17 agosto 2012

"Calippo" anguria e limoncello


...Ogni tanto, anche i "grandi" hanno voglia di calippo, soprattutto quando fanno "grosse" pulizie di casa e.... sono quindi molto accaldati!

Ferragosto è ormai passato, ma io non amo tanto festeggiarlo...mi procura un senso di "fine estate" al quale non voglio nemmeno lontanamente pensare...

Sogno ancora lunghi e caldi giorni con il cielo terso in cui la voglia di mangiare cocomero supera ogni oltra cosa....adoro questo frutto alla follia e per fortuna la mia allergia me lo ha momentaneamente risparmiato, dandomi la possibilità di farne vere scorpacciate!

Il cocomero era anche il frutto preferito della mia mamma, nata in questo mese, creatura del sole...a lei va un mio pensiero, oggi e sempre.


Ingredienti per 3 Calippo:

1 fetta di cocomero privata dei semi
1 yogurt bianco
un goccio di limoncello...per gli adulti
succo di limone per i più piccini

Semplicemente frullare il tutto nel boccale del frullatore e poi congelare negli appositi stampi in silicone "Imaginarium"

Gustare freddissimi!

 piattino Green Gate

martedì 14 agosto 2012

Pomodori ripieni di cous cous vegetariano



In questi giorni...tantissimi pomodori! Ne vedrete delle belle...speriamo! Comunque, tra mia figlia che vorrebbe sempre mangaire "pomodori col pane" e mio figlio che vivrebbe di cous cous...questa volta ho pensato di fare di testa mia e prendere due piccioni con una fava...ce l'ho fatta!

A proposito di Pomodori...Mutti mi ha invitata ad "adottare" un campo di pomodoro,  ed io ho accettato con piacere, perchè amo il pomodoro alla follia...sto quindi imparando un sacco di cose grazie agli aggiornamenti circa il "mio" campo.

Il periodo di semina si concentra tra i mesi di febbraio e marzo e avviene in serra. Invece tra aprile e inizio maggio la piantina di pomodoro viene trapiantata in campo. La pianta del pomodoro non è infatti abituata alle temperature fredde dell’inverno, ecco perché si sceglie la mite stagione della primavera per iniziare il trapianto.
Prima di questa importantissima operazione va però prestata particolare attenzione anche al terreno nel quale cresceranno i pomodori. La preparazione del terreno è fondamentale per la buona riuscita della coltivazione.
Devono infatti essere sempre rispettate le “regole d’oro” della rotazione dei terreni per evitare un impoverimento del terreno stesso. Inoltre è importante che dopo la conclusione della campagna, il terreno riposi fino alla primavera successiva quando sarà effettuato il nuovo trapianto.

Le operazioni di raccolta vengono effettuate tramite una macchina in grado di riconoscere i pomodori maturi e grazie all’aiuto di persone che posizionate sul veicolo effettuano già una prima selezione dello scarto. Le bacche mature vengono così raccolte e trasportate allo stabilimento per la trasformazione.
Prima dell’ingresso del pomodoro in fabbrica, viene eseguito un controllo di qualità, attraverso un’analisi accurata su un campione di circa 20 kg di prodotto prelevati dal carico. I parametri esaminati per garantire la massima qualità sono: grado zuccherino, acidità, colore, presenza di macchie, frutti acerbi o schiacciati, presenza di terra, sassi o altri tipi di corpi estranei.
Se il carico risulta idoneo, si procede a scaricare il pomodoro verso le piscine dove getti d’acqua, oltre ad effettuare un primo lavaggio, consentono di non schiacciare i frutti. Nel frattempo i pomodori non idonei alla trasformazione vengono eliminati grazie all’ausilio di selezionatrici ottiche.
Il pomodoro viene quindi raccolto nelle piscine di stoccaggio che alimentano continuamente le linee di trasformazione. Le piscine, oltre a consentire un ulteriore lavaggio, preservano l’integrità del frutto grazie all’acqua che “culla il prodotto” e blocca la fermentazione.
Infine, il pomodoro selezionato e lavato, arriva in fabbrica per un ulteriore controllo da parte degli addetti ai nastri di cernita. Il pomodoro viene quindi trasmesso alle varie linee di produzione.
Non c’è distinzione in base alla destinazione: che serva per polpa, passata, concentrato, o altri prodotti della gamma, viene usato sempre da Mutti il miglior pomodoro, della stessa qualità. 
Devo ammettere che uso Mutti da tantissimo tempo, lo faceva anche la mia nonna quando abitavo con lei  ripetendomi che per lei era un prodotto di grande qualità, io l'ho provato e non posso che confermarlo.

 Passo quindi alla ricetta, pomodorosissima....

Ingredienti (per circa 10-12 pomodori)

pomodori
210 gr di cous cous
1 barattolo di dadolata di pomodoro fresco Mutti
feta o mozzarella q.b (in base a quanto vi piace il formaggio!)
timo o basilico
olio extravergine Dante
una manciata di semi di senape Melandri Gaudenzio 

consiglio di abbinare la feta con il timo o la mozzarela con il basilico

 
Procedimento:

Tagliare la calotta ai pomodori  e svuotarli dei semi.
Preparare il cous cous come suggerito sulla confezione.
In una padela mettere un giro di olio extravergine, unire la dadolata di pomodoro fresco, il sale aromatico, il timo o il basilico, a seconda delle preferenze, e lasciare insaporire per qualche minuto.
Condire il cous cous con il sughetto di pomodoro e la feta tagliata a quadretti, dopo averla sciaquata (attenzione perchè è molto saporita!). Unire adesso i semi di senape.
Farcire i pomodori che avrete posizionato su una teglia da forno coperta da carta da forno ed infornare una ventina di minuti a 200°. Se il cous cous tende ad abbrustolire troppo, coprite con carta argentata fino a cottura dei pomodori.

Servire caldi...tiepidi...o anche freddi!!!!


lunedì 13 agosto 2012

Insalata estiva di fagioli neri



Una ricetta veloce perchè in questi giorni sono pigra...ma non ho smesso di cucinare, anzi...sto iniziando a pensare al compleanno di Anais e a come organizzarmi. Sarò a casa dal lavoro questa settimana, insieme a mio marito, e ne aprofittiamo anche per fare manutenzione alla casa...c'è sempre qualcosa da sistemare!

Inoltre fa caldo e tutti abbiamo voglia di freschezza.
Cibi leggeri, se possibile non troppo caldi, e tanta frutta e verdura!

Anais in particolare, sembra essere nata "tale e quale" a suo padre, praticamente già vegetariana...
Rifiuta la carne, fatta eccezione per l'affettato, ed io certo non mi impunterò per fargliela ingoiare!

Cerco tuttavia di portare spesso in tavola i legumi, che fortnatamente le piacciono moltissimo, e così almeno 2-3 volte la settimana nascono con essi ricettine diverse e gustose. Oggi una semplice insalata...a giorni vi proporrò sfiziosi burgers!


Ingredienti

1 scatola grande di mais
rucola
pomodorini

Procedimento

Lessare i fagioli dopo averli ammollati, seguendo le indicazioni riportate nella confezione.
Salare solo a fine cottura.
Lasciarli raffreddare.
Lavare bene le altre verdure e comporre le vostre ciotoline facendo prima uno strato di rucola, poi di fagioli, mais e infine i pomodorini tutto intorno.
Condire con olio di oliva di qualità....per me siciliano e fatto in casa!

Buone vacanze ea chi è partito e buona domenica a chi resta a casa come me!



sabato 11 agosto 2012

Gelato al cioccolato amaro homemade, un inno all'estate e io mi sento più bella



 ...E per concludere la saga dell'accoppiata banane-cioccolato, (che ancora non si è conclusa definitivamente perchè la mia testolina ieri è riuscita a concepire qualcosa di golosissimo aggiungendo al binomio anche il caramello salato...ma non preoccupatevi, vi metto alla prova più avanti, ho promesso che dopo questo gelato vi avrei proposto un pò di salato genuino!!!!) oggi vi propongo, date le temperature, l'incriminato gelato che ha accompagnato le tortine alla banana.

Devo dirvi la verità: è vero che fa moltissimo caldo (soprattutto per coloro che lavorano all'aperto come mio marito), io però amo questo periodo con tutta me stessa.
Sì, adoro l'estate.

Adoro non avere freddo (sensazione che sento sulla mia pelle per 8 lunghi mesi all'anno), amo mettermi i miei vestitini leggeri, amo uscire la sera con le spalle nude, amo la luce abbagliante di questi giorni che illumina anche i miei pensieri, amo il canto delle cicale che fa da sottofondo alla canicola di questi pomeriggi quasi sospesi nel tempo, amo poter vivere così intensamente tante ore del giorno....anche mentalmente meglio predisposta... d'inverno sono malaticcia, pallida, stanca e più affaticata...mi sembra di avere meno tempo e risorse, la sera mi viene voglia di abbassare le tapparelle presto ed infilarmi sotto le coperte, un lungo letargo aspettando questa stagione che tanto amo.

L'anno scorso non è stata una bella estate per me, di conseguenza ho atteso questa con trepidazione.
Sto cercando di gustarmene intensamente ogni attimo.

Sebbene quest'anno non sia stato certo facile per me....mi piace pensare, quando tanti (e anche mio marito) mi dicono che sono più bella ultimamente, che al di là della pelle più abbronzata e meno pallida, dell'effetto dei miei abiti dai colori vivaci e dalle fantasie retrò anzichè del piumino, dei tacchi alti al posto degli stivali, degli occhiali da vista nuovi e dei capelli raccolti nello chignon, sia proprio questa mia nuova consapevolezza a regalarmi la luce negli occhi che mi rende bella soprattutto a me stessa.

Anche se non è stato indolore tagliare (e nemmeno volontariamente) certi cordoni ombelicali, a volte forse fa bene a noi stessi disintossicarci da legami sterili, ipocriti, non del tutto sinceri....e scoprire che nonostante tutto siamo forti, possiamo farcela, o meglio ancora...possiamo trovare in noi risorse nuove e apprezzare ciò che intorno a noi è vero, assoluto, ciò che non ci mette mai a disagio e non ci avvelena facendoci credere di essere per noi indispensabile....

Detto questo, io non sono nemmeno una grande amante del gelato e, come già detto in precedenza, preferisco abbinarlo sempre a qualcosa di "masticabile". Qui alle tortine che sempre vi consiglio, ma volendo avrei potuto fare un'eccezione...stiamo parlando di gelato al cioccolato, e del più buono che c'è: il gelato della Mapi, con poche mie modifiche ma che per i miei gusti ritengo essenziali: meno zucchero, cacao più amaro...perchè non sempre l'amarezza.....porta con sè solo il negativo. 


  Ingredienti 
 (Da: Caroline Liddell, Robin Weir – Gelati e Sorbetti – Newton Compton)

375 ml latte fresco intero
250 ml panna fresca
100 g di cioccolato fondente col 50% di cacao (per me al 75%)
80 g zucchero semolato (per me 50 gr)
45-50 g tuorli (da 3 uova grandi)
3 cucchiai rasi di cacao amaro in polvere (per me 4)
1 cucchiaino raso di estratto naturale di vaniglia (cucchiaino-misurino da 5 ml)
Resa: 750 ml
Tutti i gelati al cioccolato contengono una certa percentuale di cacao amaro, ma non tutte le ricette svelano il trucco per avere un gelato che sappia di cioccolato e non di cacao: cuocere il cacao per qualche minuto!
Versare in una ciotola il cacao e metà dello zucchero e mescolare bene per togliere i grumi. Unirvi un pochino di latte prelevato dal totale. Scaldare sul fornello protetto da frangifiamma il resto del latte e portarlo quasi a bollore. Versarlo a filo sul composto di cacao mescolando vigorosamente con una frusta per impedire la formazione di grumi. Ritrasferire tutto nella pentola e portare a bollore a fuoco dolcissimo, mescolando continuamente per non far bruciare il cacao. Far bollire per 6 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente tritato  mescolando molto bene con una frusta perché si sciolga alla perfezione.
In un altro recipiente montare i tuorli con il rimanente zucchero finché il composto “scrive”. Versarvi a filo il composto al cioccolato sbattendo vigorosamente con un cucchiaio di legno e rimettere nella pentola. Portare la crema alla temperatura di 85 °C (il dorso di un cucchiaio immerso nella crema si velerà e passandoci sopra il dito vi rimarrà una traccia decisa) mescolando continuamente, poi togliere dal fuoco, aggiungere l’estratto di vaniglia (no vanillina, per carità!), mescolare e abbattere la temperatura immergendo la base della pentola in un contenitore con acqua fredda e ghiaccio, mescolando perché la crema si raffreddi uniformemente.  Filtrarla con un colino per eliminare eventuali grumi che siano rimasti, versarla in un barattolo a chiusura ermetica e riporla in frigo a raffreddare per un’ora, o per tutta la notte.
Amalgamare a questo punto la panna, poi: 
Senza gelatiera: trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38), tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro. Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità (volendo la si può trasferire velocemente nel robot da cucina per frullarla), poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer. Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per almeno 2 ore. Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20-25 minuti.
Con la gelatiera: trasferire la miscela nella gelatiera e farla addensare per 20 minuti, finché raggiunge la consistenza della panna montata. Trasferirlo velocemente nelle vaschette in plastica basse e larghe riempiendole fino a 6 mm dal bordo, coprire con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla superficie del gelato, tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per almeno 2 ore. Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20-25 minuti.
Io l'ho provato in tutti e due i modi e vi posso dire che anche senza gelatiera è possibile riuscire a fare un buonissimo gelato casalingo...se invece volete divertirvi con i vostri bimbi...ecco la gelatiera Imaginarium, con cui l'abbiamo preparato in due tempi! Nell'ultima aggiungendo anche...dei biscotti pan di stelle tritati!!!!!




Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani