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sabato 29 settembre 2012

Coffee cake



Non posso lasciarvi senza dolce per il week end, che si preannuncia piovoso: già sapete come la penso 
 sul freddo periodo che mi aspetterà qui in Pianura, ma mi sembra giusto affrontare anche alcuni degli aspetti che invece di questo passaggio stagionale mi piacciono e non poco.
 Quali? Beh, per me inizio autunno significa anche....nuovi sapori in tavola, tazze di té fumanti sul divano (accompagnate da una fetta di dolce, s'intende ;), lunghi bagni caldi e profumati e....cambio armadio, con tutti i pro e contro che questo comporta!
Mio marito non ne ha mai voglia, per me invece è così bello toccare con mano le stoffe dei miei abiti e posizionarle una accanto all'altra, in ordine cromatico! Questo week end mi dedicherò anche a questo!

Lo so, è quasi da ricovero, però ho una passione sfrenata per i tessuti, siano di abiti o di casalinghi: coperte, tende, lenzuola, tovaglie... Amo i colori, non potrei vivere senza!  Difficilmente indosso qualcosa di nero e, se lo faccio, è proprio perchè è una giornataccia. In questi gioni ho dato una nota di colore lilla al mio soggiorno cambiando le tende e ho sostituito l'arancio che forse mi aveva un pò stancato.
Il lilla lo trovo adorabile...da un senso di eterna Primavera, ed è anche il colore preferito di Anais.



Ma tornando alla cucina...ho messo in questa torta
...posso dirvi che è davvero tutta una favola: dal pan di spagna al caffè alla crema che crea dipendenza e che ho scovato da Minù, alla quale ho fatto una modifica da golosona... mi darete ragione...ho ottenuto un sogno di crema al caffè che ho rifatto per ben 3 volte.

 Buoni sogni!


 Ingredienti per il pan di spagna al caffè

5uova
180 gr di zuchero
180 gr di farina
2 cucchiaini di caffè solubile sciolti in pochissima acqua bollente

Il procediemnto è sempre quello di montare con le fruste le uova, ilc affè sciolto in acqua, con lo zucchero a lungo, finchè nons criveranno, aggiungendo poi la farina setacciata mescolando con una spatola dall'alto al basso per non smontare il composto.
Cuocere per circa mezz'ora (vale la prova setcchino) a 180° in una tortiera di 22 cm.

 Ingredienti per la bagna:

acqua, zucchero e caffè solubili nelle proporzioni a voi gradite

 Ingredienti per la crema al caffè

3 tuorli 
500 gr di latte
130 gr di zucchero semolato
una stecca di vaniglia
50 gr di farina
3 cucchiai di caffè solubile
200 gr di panna montata
250 gr di mascarpone 

Scaldare in un pentolino il latte con la stecca di vaniglia tirandolo via dal fuoco prima che bolla. Lasciare in infusione per almeno venti minuti e poi togliere la stecca che avrete inciso per far fuoriuscire i semini.
Sciogliervi anche il caffè.
Nel frattempo lavorare i tuorli con lo zucchero senza montarli, unire la farina setacciata e continuare a mescolare versando a filo metà del latte ottenendo un composto ben amalgamato.
Ora versate questo composto nel latte rimanente e portate ad ebollizione addensando la crema.
lasciatela raffreddare e unite sia la panna montata ferma che il mascarpone...mmmmmmmmmmm.....

Ora montate il dolce tagliando il pan di spagna in 3 parti. Bagnate il pan di spagna con il caffè lunghissimo e farcite con la crema.
Ripete questa operazione tenendovi un pò di crema per la decorazione. Un velo sui lati, e poi codette di cioccolato a volontà e il rimanente della crema in una sac a poche per fare la bella decorazione a rose che a me non è proprio riuscita! C'è anche un utile e bel tutorial di Cran Berry in proposito...che ho seguito ma, non avedo la stessa bocchetta, il risultato non è proprio perfetto.
Però un bell'OHHHHHHHHHHHH se l'è guadagnato comunque!


giovedì 27 settembre 2012

La Torta Pasqualina: quella vera!


 



Ogni inizio mese mi preoccupo perchè da ormai un anno e mezzo, quindi da quando ho attivato la mia partecipazione all'MT Challenge di Menù Turistico, so di per certo che chi vince la sfida è qualcuno che sa cucinare e anche bene, e che propone poi a noi una delle sue ricette forti.

Devo ammettere che, anche davanti all'MT Challenge io reagisco allo stesso modo con cui reagisco alle sfide della vita vera: prima con un senso di avvilimento nel non credermi capace di superarle, poi con quello slancio di esaltazione che arriva in seconda battuta e che ogni volta mi spinge a superare me stessa.

Quando, come questa volta, mi sottovaluto maggiormente, succede che partecipo proprio alla fine del mese, pentendomene amaramente perchè sono invece tante le variazioni che proporrei adesso, e che certo proporrò in futuro sulla mia tavola, a dimostrazione che senza MT Challenge ora non saprei preparare il gelato in casa, fare un ottimo Danubio salato, o creare una meraviglia culinaria come questa torta salata, tanto per fare alcuni esempi.

Alla fine, la sfida dalla quale parto quasi la dimentico, ogni volta è una sfida con me stessa e fino ad oggi...una sfida che ha vinto la parte più combattiva di me!

Basta chiacchere, Pasqualina sia!
La ricetta è di Vitto




Pasta: Impastare 300 gr di farina “0” (meglio manitoba regge meglio quando si tira sottile) con sale, 30 gr di olio, ½ bicchiere di vino bianco secco e circa ½ bicchiere di acqua bastante per una pasta morbida (circa 150 gr di liquidi), ma non appiccicosa. Dividere in 5 palline e fare riposare coperta almeno 1 ora, meglio 2.

Stendete una pallina in una sfoglia sottile e foderate il fondo e le pareti di una teglia tonda (diametro 22-24) unta d’olio, (io ho usato lo stanpo BLOOM Pavoni),  facendola un poco debordare (ungete anche il bordo della teglia altrimenti la pasta si strapperà quando dovrete arrotolarla) Ungete la pasta di olio con il pennello, stendete la seconda sfoglia.



A questo punto va versato sopra il ripieno, così preparato:

Pulite 1,2 kg di bietole, togliendo quasi tutta la parte del gambo, tagliatele a striscette e saltatele in padella con olio e.v.o. maggiorana e cipolla tritata. Deve asciugarsi bene l’umidità. Lasciare raffreddare.
In una ciotola lavorate 250 gr di “prescinseua” genovese con 50 gr circa di parmigiano grattugiato, un pizzicone di maggiorana, sale e pepe.

La mia unica variazione, non avendo questo formaggio, è stata amalgamare 200 gr di ricotta con 100 gr di vellutata di bufala, La Tramontina, una crema di ricotta di bufala davvero speciale!
Versate prima le bietole, sopra il composto di formaggio.

 Poi con il dorso di un cucchiaio fate 3 o 4 incavi a distanza regolare e in ognuno rompete un uovo; salate e pepate e versate un filino d’olio su ognuno. Le altre 3 sfoglie devono essere tirate sottilissime e non devono assolutamente avere buchi; io le tiro prima con il matterello e poi mi aiuto allargando la sfoglia con i pugni infarinati e ruotandola (non è facile farlo senza bucare la sfoglia).



Tirare la prima delle tre sfoglie e coprire il ripieno facendo debordare la sfoglia di lato. Ungere bene la superficie con un pennello o con le dita delicatamente (sotto ci sono le uova intere!!!). Appoggiare la seconda sfoglia, ungere bene, appoggiare al bordo una cannuccia per soffiare aria fra uno strato e l’altro di pasta del coperchio, appoggiare l’ultima sfoglia e ungete anche questa molto bene. A questo punto arrotolare il bordo a cordoncino (se è troppo tagliarne una parte con le forbici).


Quando è ben gonfia come un palloncino togliete rapidissime la cannuccia e sigillate l’apertura.
Infornare a 180° per 40-50 minuti o fino a doratura della pasta.
Appena tolta dal forno spennellate delicatissimamente di olio. ( Io ho preferito non ungerla)
 Raffreddandosi la pasta si ammorbidirà e, se l’avrete fatta abbastanza sottile, scenderà come un velo!


Garantisco sulla bontà di questa torta, sulla perfezione di questa pasta, 
e sento di condividere il consiglio di Vitto:





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lunedì 24 settembre 2012

Ciambellone di kamut al cioccolato e caffè


 Oggi ricominceranno la Scuola tutti i bambini del mio Comune terremotato. 

A poco più di 4 mesi dal sisma, è arrivato il giorno al quale tanto ho pensato in questa estate anomala.

Se il buongiorno si vede dal mattino, il mattino deve essere speciale. 

Ecco quindi una torta semplice, da fare insieme e da mangiare insieme a colazione, prima di partire per i rispettivi impegni quotidiani!

Dedico questo ciambellone a tutti i bambini che oggi tornano sui banchi, con il loro entusiasmo, con le loro paure, con le loro aspettative, con la loro voglia di imparare, con la loro intelligenza, con la loro sensibilità...con la loro voglia di contribuire a migliorare questo mondo...Felice primo giorno di scuola!

E grazie a tutti coloro che hanno donato per la ricostruzione!

giovedì 20 settembre 2012

Torta di grano saraceno e orzo al ribes e limone



 Se potessi scegliere con quali gioielli agghindarmi, non vorrei né oro, né perle né pietre preziose. sceglierei di restare senza gioielli tutta la vita ma di poter mangiare chicchi di ribes, succose more, aciduli lamponi e mirtilli, mirtilli a volontà...

Questi piccoli frutti rossi che provengono dal bosco hanno su di me un potere attrattivo senza pari, ma la sorte ha deciso che il mio corpo è loro nemico, 
anche se la mia anima ne trae beneficio al solo sguardo.

Io però non la dò vinta l'allergia e continuo a preparare per gli altri le mie creazioni in "rosso", ancora più belle, a mio avviso, se alla lucentezza e alla brillantezza di questi gioielli viene abbinata una pasta rustica, opaca, non troppo dolce e color terra.

Dopo il successo ottenuto con la torta di grano saraceno e riso ho infatti tentato di rendere ancora più "rustica" una torta di compleanno, aggiungendo la farina d'orzo. Ho ottenuto una torta particolare, un pò secca come impasto, quindi è necessario bagnarla per bene. Io l'ho fatto con il limoncello.
Per correttezza vi dico che non ho potuto assaggiare questa torta, causa allergia, ma chi l'ha assaggiata mi ha spinto a pubblicarla!



Ingredienti:

200 gr di farina di grano saraceno
100 gr di farina d'orzo Molino rossetto
180 gr di zucchero semolato Eridania
1 bustina di lievito
125 gr di burro fuso
6 uova

 per la farcia
1 vasetto di marmellata di ribes Rigoni d'Adiago

crema delicata al philadephia e limone:

180 gr di zucchero a velo Eridania
200 gr di philadelphia

Procedimento

Ho preparato la torta seguendo il procedimento che avevo adottato la volta scorsa.
Quindi ho montato le uova con lo zucchero, ho unito le farine, il lievito e solo alla fine il burro fuso.
Ho cotto per circa 30° a 180 in uno stampo antiaderente Chic and sweet Ballarini cm 26.
 Ho lasciato raffreddare la torta e l'ho divisa in 3 strati.
Ho bagnato con il limoncello e ho farcito il primo strato con una crema al limone ottenuta lavorando con le fruste il philadelphia con lo zucchero a velo e l'aggiunta di lemon curd.
Il secondo strato l'ho farcito con un vasetto di Fiordifrutta ribes rosso.
 Ho spolverato la torta di zucchero a velo rosa Molino Rossetto






Con questo post vi auguro in anticipo un buon week end, che per me sarà molto intenso, in attesa, Lunedi, del primo giorno di scuola per tutti i bambini e ragazzi del mio paese dopo il terremoto,
esattamente 4 mesi fa....


martedì 18 settembre 2012

Riso pilaf con gamberi e vongole per salutare l'estate...e i rimedi più strani contro i malanni di stagione


Tra pochi giorni inizia ufficialmente l'autunno. E vabbhè, mi sta anche abbastanza simpatico. Anche se odio mettermi i collants, il giacchettino, il foular(d)ino e....iniziare ad accusare i primi raffreddori. E finchè sono raffreddori mi può anche stare bene. Ma l'inverno scorso (che è stato anche il primo di Anais all'asilo) è stato "tragico-mico" in casa mia. Non appena portava a casa un'influenza o un virus gastrointestinale ecco che tutti ce lo passavamo settimanalmente...compresi i bisnonni che non avevano un'influenza da 40 anni!)...quando praticamente terminava il giro ecco che arrivava un nuovo virus e ci ricadevamo dentro. Non scherzo se vi dico che per mesi ininterrotti ho avuto alterazione e l'impressione di non essere pienamente padrona di me.
Mi svegliavo al mattino già stanca, già debole...e il cielo grigio sopra la pianura di certo non aiutava il mio essere metereopatica.

Deduzione: quest'anno farò un mutuo ;-), ma l'oscillococcinum e compagnia bella li proverò...anche se sono sempre stata restia almeno ci voglio provare, O credere. In internet ho letto di tutto, la pediatra e le farmaciste gridano al miracolo e io....penso che dopo quel che abbiamo passato valga la pena di provare. Per poi trarre le mie conclusioni. Voi come vi comportate? Avete suggerimenti da darmi? 

E mentre fuori è ancora estate mi viene in mente questo riso pilaf preparato in una caldissima giornata di Agosto: accendere il forno era improponibile, ma poi che buono, con quel gustino di pesce....
Estate, mi manchi già!


Ingredienti per una grande ciotola

1 kg di vongole fresche
code di gambero (per me surgelati)
250 gr di riso basmati integrale (circa 50 gr a persona)
brodobollente


Lasciate spurgare le vongole in acqua fedda salata per almeno 2 ore. Fatele aprire in una padella con poco olio a fuoco dolce.
Tente da parte l'acqua di cottura e filtratela.
Portate a cottura i gamberi per pochissimi minuti in acqua leggermente salata.
Sciaquare il riso in acqua fredda.
Riscaldare 3 cucchiai di olio extravergine in una casseruola, meglio se in ghisa e che può andare in forno, come quella che vedete in foto Le Creuset, aggiungere il riso, lasciare tostare un minuto poi aggiungere brodo bollente (per me 250 gr di brodo vegetale ogni 100 gr di riso , ma sarebbe ancora meglio di pesce! al quale ho unito il liquido di cottura filtrato delle vongole) ) e cuocere mescolando per cinque minuti.
Chiudere la penola e metterla in forno preriscaldato a 180° e continuare la cottura per circa 20 minuti, finchè anche il brodo sarà assorbito.
Condire con le vongole e i gamberi, succo di limone e prezzemolo se piace.
Lasciare riposare  qualche ora prima di servirlo freddo.

Con questa pentola Le Creuset, un vero gioiello in cucina, non sporcherete niente altro...è bella pure da portare in tavola!



domenica 16 settembre 2012

Le pizzette di Diego



Questo week end sono pigra, pigrissima, ho tantissima voglia di dormire!!! Meno male che a casa nostra si è istituita la domenica "pizza di Diego" (ve ne avevo già parlato, ricordate?) e quindi posso sempre scegliere tra pizzette, pizza tonda, pizza in teglia...senza preoccuparmi troppo per la cena.
Nemmeno il dolce ho fatto oggi, che svogliata!

Proprio in questo momento il mio maritino meraviglioso sta preparando l'impasto...e mentre ripete i suoi gesti consueti mi detta la ricetta delle pizzette che ha preparato anche per il buffet salato  dell compleanno di Anais e che in molti stavano aspettando e mi hanno chiesto anche per mail.

Eccole qui!
La ricetta è semplice, ma viene sempre bene! Le pizzette sono croccanti e una tira l'altra! Per i compleanni dei bimbi..sono l'ideale...e anche per quelli dei grandi ;-)

Noi ce le mangiamo la domenica ad orario aperitivo, oppure le congeliamo per mangiarle in settimana a merenda, ai bimbi piacciono tantissimo.

Per farcirle utilizzo quasi sempre la passata di pomodoro Mutti, la mia preferita, condita a crudo con un filo d'olio, origano e sale aromatico.
Poi, a piacere, prosciutto cotto, verdure grigliate, funghi....alla fine mozzarella per pizza tagliata a cubetti!

Per l'impasto, invece, ecco qua la ricetta di Diego, e ora me ne torno sul divano, ad oziare ancora un pò....


Ingredienti

650 gr di farina 00
150 gr farina 0
410 gr di acqua tiepida
2 cucchiaini di zucchero
1 bustina di lievito di birra
70 gr di Olio extravergine d'oliva Dante
16 gr di sale gemma di Mare

Nell'impastatrice unire le due farine, il lievito sciolto nell'acqua con lo zucchero ed far iniziare l'impasto. Verso la fine aggiungere l'olio e il sale e impastare ancora per 2 minuti.
Mettere l'impasto a lievitare per 2 ore in una ciotola chiusa ermeticamente con la pellicola, e trascorse le due ore tirare l'intero impasto con il mattarello e, grazie al tagliapasta, ricavare le pizzette che andranno posizionate sulle griglie del forno ricoperte di carta da forno.
Rimettere a lievitare un'altra oretta nel forno.
Tirarle fuori dal forno, portarlo a 220°, farcire le pizzette.
Cuocere finchè non saranno dorate.


giovedì 13 settembre 2012

La focaccia con i pomodorini che viene sempre...e la passione che trova il tempo



Ahah, mi fa proprio sorridere chi mi dice 
"Vorrei anche io cucinare tutte quelle cose come te...ma non ne ho proprio il tempo!!!!" 

Ma chi non ha poco tempo???

 Il tempo....quanto ne sprechiamo purtroppo...
ma il tempo impiegato nelle proprie passioni quello è il tempo più bello! 

Io ho alcune passioni da quando sono piccola: scrivere, cantare, cucinare...
e stare con la mia famiglia, ovviamente! 
Ultimamente sto sacrificando un pò le prime due privilegiando le seconde, 
 in questo periodo della mia vita va così! E mi fa stare bene! (tanto in macchina canto a squarciagola lo stesso ;-)

E quando cucino, di notte? Anche, mi succede. ( Di notte scrivo soprattutto i post, perchè faccio meno rumore e non sveglio i bambini). Cucino nel week end? Si, tantissimo. Mi piace e mi rilassa farlo. 
E gli altri giorni? Gli altri giorni cucino, come credo tutti. 

Non posso permettermi di comprare cibi confezionati, a causa della mia allergia. 
E allora mi organizzo per fare quasi tutto in casa. Anche il pane o la focaccia, per esempio. 
Detto questo, gestire un blog richiede tempo. Così come andare in palestra, dalla parrucchiera, dall'estetista...tutte cose che io non faccio praticamente mai.

A cucinare invece...io ormai sono molto veloce, e preparo anche 2 o 3 cose alla volta. Ma le mie preparazioni sono tutte abbastanza rapide, se guardate bene: in mezz'ora si può preparare una cena discreta. Non sono una precisina e si vede, questo mi rende le cose più semplici. 

Quindi non mi sento di dovermi giustificare, ma di puntualizzare:  
non si tratta di tempo, si tratta di passione!!!!!
 

Se non avete la passione della cucina, questa è un'altra cosa. E non succede niente, amici come prima. 
Se invece l'avete, anche se siete alle prime armi, cimentatevi con questa focaccia: 
riesce sempre, non serve una supertecnica, non servono arnesi strani, si sporca una ciotola, 
si fa in poco più di un'ora e nel frattempo potete dedicarvi ad altro...ognuno di voi decida cosa!

Sono polemica oggi, eh? Sarà la pioggia....ma dopo la pioggia torna sempre il sole ;)

Per questa ricetta vi rimando alla Focaccia di cipolle di un anno fa...il procedimento è lo stesso: ho solo aggiunto i pomodorini e il sale rosso delle Hawai Gemma di Mare prima di metterla il forno.

 Ho tagliato a quadrotti e servito, ottima per un buffet!

martedì 11 settembre 2012

Sformato di pasta e pomodori, ovvero timpano alla cardinale a modo mio




 Prima che termini la stagione voglio darvi questa ricetta meravigliosa. 

Io quando l'ho vista da Assunta sono letteralmente rimasta senza parole e ho deciso subito di replicarla, complice la valanga di pomodori che mi arrivano direttamente dalla campagna.

E' un piatto elegantissimo, a mio parere, saporito e semplice al contempo...il gusto del pomodoro è predominante, accompagnato da mozzarella di bufala, basilico e origano a volontà! 
Insomma, il trionfo dell'estate!

ecco la ricetta con le mie modifiche, per quella originale di Assunta vi rimando al uso bellissimo blog

Per i pomodori
 
pomodori 1 kg e mezzo
olio 3 cucchiai
pangrattato 6 cucchiai
parmigiano 3 cucchiai

Per la salsa
olio
passata di pomodori Mutti
basilico
sale e pepe q.b. 

Per il ripieno
mozzarella di bufala gr. 250
pasta tipo sigarette 250 gr
parmigiano gr. 70 
ricotta salata gr. 30 
basilico tritato abbondante


Tagliate i pomodori a metà , privateli dei semi e lasciateli sgocciolare per un quarto d’ora. 
Mescolate il pangrattato con il sale, l'origano, il parmigiano e due cucchiai di olio e spalmate un po’ di questo impasto su ognuno dei mezzi pomodori, che disporrete poi, in un solo strato su una teglia con carta da forno  e cuocerete per circa 30 min. in forno caldo, senza fare eccessivamente colorire il pangrattato . 
Lasciate quindi raffreddare. 
 
Preparate la salsa di pomodoro aggiungendo in una padella la passata ad un filo di olio, il sale aromatico e  il basilico, lasciando restringere ed insaporire.
 Cuocete i mezzani dopo averli spezzettati facendoli bollire per soli tre minuti, scolateli e calateli nella salsa lasciandoli insaporire a fuoco basso per altri due o tre minuti. 
Conditeli quindi con il parmigiano, la ricotta salata e il  basilico, inframmezzandovi la mozzarella a pezzettini. 
 
Preparate uno stampo da timballo e foderatelo di carta da forno.
Foderate quindi lo stampo con i pomodori gia’ cotti (la buccia verso l’esterno) continuando a metterli stretti l’uno accanto all’altro sul fondo e lateralmente.

Riempite di pasta e completate con una fila di pomodori come chiusura.
Cuocere in forno caldo per una mezz'oretta, sfornatelo, fatelo assestare per una decina di minuti, poi sformatelo delicatamente e servite.



domenica 9 settembre 2012

Semifreddo al latte condensato, caramello salato e cioccolato fondente



E' tornata l'estate....con questo bel caldino un semifreddo domenicale ci sta a meraviglia!

 Per il compleanno di Anais ho realizzato il mio primo semifreddo con uova pastorizzate. Avevo sempre rimandato questa questione, ritenendola complessa da risolvere, in realtà il procedimento è molto semplice e ci tiene al riparo da rischi alimentari circa l'assunzione di uova crude, soprattutto in estate.

E' necessario quindi preparare uno sciroppo di acqua e zucchero ( ho letto sul web sia in parti uguali che in proporzioni diverse, io ho seguito la prima indicazione) che andrà aggiunto bollente (121°) ai tuorli e agli albumi che andremo a montare, pastorizzando in questo modo l'uovo.
Lo sciroppo va aggiunto gradatamente  alle uova che dovremo continuare a montare sino a completo raffreddamento, questo vale sia per i tuorli (ottenendo così la pate a bombe) sia per le chiare (meringa italiana)

Siccome l'argomento è vasto e complesso e non ho la presunzione di darvi io le indicazioni corrette, prendete questo mio esperimento come un suggerimento per documentarvi in proposito anche voi, se invece conoscete già (e meglio) questa tecnica, datemi pure delucidazioni in merito, consigli e critiche sul mio pastrocchio...che però era tanto tanto tanto tanto buono, e la foto complice il caldo di quella sera, credetemi, non gli rende affatto giustizia!




Ingredienti

150 gr di zucchero semolato (per me Eridania) più 50 per il caramello
100 gr di latte condensato (all'incirca mezzo tubetto)
250 gr di mascarpone
200 gr ricotta freschissima
100 gr di cioccolato fondente
220 gr di panna montata
30 gr di panna fresca
un pizzico sale rosa dell'Himalaya 
3 tuorli e 3 albumi 

Procedimento

Io ho usato 3 tuorli e 3 albumi ed ho fatto uno sciroppo con 50 gr di acqua e 50 gr di zucchero per ogni preparazione, quindi ho montato i tuorli con 20 gr di zucchero e poi ho versato a filo lo sciroppo a 121° continuando a montare ed immergendo il composto in un bagnomaria ghiacciato per abbattere la temperatura subito dopo, continuando a montare finchè il tutto non è raffreddato.

Stesso procedimento ho usato per montare gli albumi.
Quindi ho preparato lo sciroppo, ho montato gli albumi a neve ferma con 20gr di zucchero, ho versato lo sciroppo bollente continuando a montare fino a che a meringa non è raffreddata completamente.
Deve risultare gonfia e lucida.

A questo punto, ho unito ai tuorli pastorizzati il mascarpone e la ricotta, il latte condensato, infine 220 gr di panna montata. Assaggiate per regolarvi in base alla dolcezza...se vi piace più dolce potrete unire altro latte condensato, io ho utilizzato quel che era rimasto...ma devo dire che è stato gradito così.
Ho diviso questo composto in 3 parti ugali.
Ho preparato un caramello salato con 50 gr di zucchero che ho fatto caramellare in un pentolino. Ho scaldato a parte i 30 gr di panna rimasti e li ho versati a filo sul caramello mescolando velocemente e stando attenta agli schizzi! Una volta versata tutta la panna ho spento il fuoco e unito una punta di sale rosa dell'Himalaya. Ho fatto raffreddare il caramello e l'ho unito ad un terzo del composto.
Ho versato la crema al caramello sul fondo del mio stampo Guardini e posizionato in freezer a solidificare.

Una volta che la crema si è solidificata  ho messo sopra di essa il terzo di crema senza aggunte.
Ho sciolto a bagnomaria 100 gr di cioccolato fondente e versato il cioccolato fuso nell'ultimo dei composti.
E' bene conservare le creme in frigorifero e versarle nello stampo solo quando la precedente è ben solidificata in freezer.

Ho terminato il mio dolce con una base di pan di spagna al cacao divisa a metà, l'altra parte l'ho utilizzata per la torta di compleanno!

Ho lasciato riposare in freezer tutta la notte e il giorno seguente l'ho sformato e decorato con altro caramello fatto sul momento, lasciato cadere su carta da forno in base alla forma che preferite e, una volta freddo, staccato e adoperato per la decorazione.
Potete semplicemente usare dei topping, o scaglie di cioccolato.




Con questa ricetta partecipo al contest della dolcissima Imma
e vi auguro Buona Domenica!

fissler

mercoledì 5 settembre 2012

Contorno estivo di verdure al forno

tessuti Busatti


In questo periodo dell'anno la verdura è abbondante sulla mia tavola: 
dalla campagna ne arrivano quantità generose!

Sebbene io sia a rischio allergia gli ortaggi non mi hanno mai dato problemi, e quindi continuo a mangiarli, mio marito è vegetariano...quindi una bella porzione di queste belle verdure cotte non ce la facciamo mancare spesso!

E' vero che ci vuole circa un'oretta di cottura in forno (e io d'estate lo accendo in contemporanea al climatizzatore della cucina), ma in questi giorni piovosi non è poi male accenderlo, e se si hanno tante verdure da smaltire e non si sa come...questa è sempre un'ottima soluzione!

Ingredienti per una capiente teglia da forno 
(noi ce la mangiamo in2, ma è abbondante se servita come contorno):

1 grossa melanzana
4-5 zucchine
pomodori a volontà (anche da conserva)
2 patate
sale marino rosso delle Hawai  Gemma di Mare
origano
olio extravergine Dante


Procedimento:

Si lavano le verdure e si tagliano: le melanzane a tocchetti, le zucchine a rondelle che poi divideremo a metà, i pomodori a spicchi, le patate a cubetti, non troppo piccoli.
Si mettono in una grande ciotola e si irrorano di olio extravergine. Si aggiunge una bella manciata di origano.
Si mescola per bene e si posiziona nella teglia da forno, meglio se coperta da carta da forno.
Si aggiunge il sale grosso rosso, (fa davvero la differenza nel sapore!), o  un sale aromatico,si mescola ancora una volta e si inforna per 45-60 minuti (dipende dal forno), mescolando di tanto in tanto.
I pomodori potrebbero perdere acqua, ma poi verrà assorbita e resterà un bel contorno misto e saporito, salutare...e di stagione!

Noi ce lo mangiamo anche come piatto unico, accompagnato da focaccia...o pane ferrarese!
 

lunedì 3 settembre 2012

Torta Giardino di Margherite


 Caspita, è già Settembre. Quanto manca a Marzo????
Io ho già voglia di Primavera, si vede????!!!

Vabbhé, torniamo con i piedi per terra.... magari su un bel prato verde....
E' Settembre.
Fa già un pò freschino dalle mie parti (mi credete se vi dico che dormo con un lenzuolo e copertina? sarò freddolosa?) e comunque vada le giornate si sono molto accorciate, 
si respira un'aria di nuovo inizio.

Ho sempre amato questo sentore, così come amo l'inizio della bella stagione perché promette cose belle.
 I fiori, per esempio, anche i più sempici come le margherite. 
Vederne un giardino fiorito mi riempie il cuore di gioia.
Quanti fiori ho raccolto da bambina! 
La mia nonna paterna, poi, lavorava in un negozio di fiori e molto spesso io restavo con lei.
L'occasione era buona per imparare scientificamente i nomi di tutti gli esemplari meravigliosi!
Gerbere, sterlizie, Ibiscus...più erano strani più mi piacevano.

Qual è il vostro fiore preferito?
Il mio è il giacinto, per via del suo pungente profumo....
quando a Febbraio mi arrivano i primi in dono...ecco, è già Primavera!

Ma invece siamo solo a Settembre, e mi dispiace tantissimo lasciare l'estate
con il suo caldo irresistibile sulla pelle, la luce delle sue giornate, il profumo di salsedine...
Ci attende una stagione impegnativa.
Quando ero piccola l'estate era lunga da annoiarsi, avevo sempre voglia di ritrornare a Scuola.
Ma ora come fare a sentirsi in Primavera? Una torta, per un attimo, può sortirne l'effetto.


Questa torta l'avevo in testa da diverso tempo.
Avrei voluto farla per il compleanno di Anais, ma non ne ho proprio avuto il tempo.

Oggi compie gli anni la nostra cuginetta Sara e quindi c'è stata l'occasione del week end per mettersi all'opera, e devo dire che Anais mi ha davvero aiutata nel fare le margheritine!

E' bello fare le torte insieme a lei, spero di insegnarle nel tempo tutto quello che io ho imparato in ambito culinario, se a lei piacerà.

Abbiamo portato questa torta a Sara e alla sua famiglia, una famiglia alla quale sono particolarmente legata....una famiglia numerosa, davvero speciale.

Buon compleanno piccola Sara!


Ecco cosa serve per fare questa torta:

1 pan di spagna al cacao da 4 uova (20 cm)
1 pan di spagna normale da 4 uova (20 cm)
bagna di acqua e zucchero
pasta di zucchero gialla e verde Molino Rossetto
(se volete farla in casa qui la ricetta)

è necessario un tagliapasta con estrattore Margherita Pavoni
Stelline di zucchero Molino Rossetto.

Ho tagliato i pan di spagna in 2 parti e li ho bagnati con sciroppo di acqua e zucchero.
Ho farcito con la camy crem alternando i pan di spagna gialli a quelli al cacao.
Ho ricoperto la superficie della torta con un velo di panna.
Con la pasta di zucchero ho preparato tanti rotolini che mi hanno fatto da steli di fiore.
Li ho appoggiati in verticale tutto intorno alla torta e poi ho messo in frigorifero a solidificare un pò, li ho anche legati con un nastrino.
 Ho steso sottilmente la pasta gialla e con il taglia pasta ho ottenuto tante margheritine 
che ho posizionato sopra la torta.
Ho rimesso in frigorifero: la torta è più buona se riposa un giorno prima di essere servita.


A me piace moltissimo, più di quella del mio compleanno....questa è la mia 7° torta in pasta di zucchero e ci sto prendendo gusto...ho tante altre idee di zucchero in testa ;D

buona settimana a tutti...e buon Settembre!








Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani