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martedì 28 giugno 2011

Rose Velvet Cake

















Vi piace questa torta? Non è tenera per la festicciola di una bimba?

Con questa ricetta continuo la mia rubrica "Ricette da altri blog". Questa volta ho scelto un blog che non posso fare a meno di seguire.... in fatto di dolci qui potrete avere l'imbarazzo della scelta, ne troverete...a gogo diciamo...e avrete di certo un attacco di golosite acuta e la voglia di divorare anche lo schermo!

Lei non ha bisogno di presentazioni, la conoscete già tutti: è un vulcano di idee golose, una persona dolcissima e allegra che ha sempre una parola carina da lasciarti, una persona attenta alle cose belle che sa trasmettere questa passione anche dietro un monitor...da lei ho imparato tanto, quando seguivo la blogsfera in silenzio....parlo di Imma, è ovvio!

Questa è una variante della sua Red Velvet Cake, ho solo usato meno colorante per realizzare il rosa e una farcia leggermente diversa che si sposa al gusto delle amarene!

Oggi mi sento così: in un mondo rosa, fiabesco direi! Questo perchè sto ideando insieme alla mia amica Elisa una serie di progetti per bambini che ha come tema le fiabe...ve ne parlerò senz'altro più avanti...l'idea me l'ha data quel famoso cheesecake...se siete golosi come me, non potete non prenderne una fettina!

















Vi riporto la ricetta dal blog di Imma con già le mie varianti, l'originale la trovate qui

Ingredienti per la torta:

250 farina con amido Molino Rossetto
110 di burro a temperatura ambiente
300 g zucchero
3 uova
125 ml di latte parzialmente scremato
125 ml yogurt bianco intero
3 cucchiaia colorante alimentare rosso (per me Color Dolci Rebecchi Rosso)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaio di lievito per dolci


250 gr di philadelphia yo
300 ml panna
80 g5 zucchero a velo
qualche cucchiaio di succo di amarena Toschi
Amarene Toschi per guarnire e farcire


Preriscalda il forno a 175°C e imburra e infarina due tortiere rotonde dal diametro di 23 cm (Io ho utilizzato lo stampo Corolla Guardini e non ho avuto necessità di imburrarlo)
Setaccia la farina. In una ciotola a parte monta il burro con un mixer per circa 2 minuti, poi aggiungi lo zucchero e i semini di vaniglia grattati con un coltello dalla bacca e monta gli ingredienti ancora finché non diventano spumosi e morbidi. A questo punto aggiungi una dopo l’altra le uova e continua a montare.
In un altro contenitore unisci yogurt, latte e colorante e mescola fino a che non diventa omogeneo. Adesso è il momento di unire insieme tutti gli ingredienti, comincia aggiungendo un po’ di farina al composto di burro e zucchero, poi unisci il mix di latte e yogurt, poi ancora la farina… fino a finire gli ingredienti.
In una tazzina unisci lievito e aceto e lascialo frizzare per un po’, poi aggiungilo all’impasto e mescola per amalgamare il tutto.
Suddividi l’impasto nelle due tortiere precedentemente preparate, livella la superficie e cuocile in forno per 25 – 30 minuti, finché uno stuzzicadenti infilato nel centro non esce asciutto. Quando sono cotte, lasciale freddare per circa 10 minuti, poi girale e lasciale freddare su una griglia finché non sono completamente fredde. Mentre le torte si freddano ben bene in congelatore, facciamo il frosting.

Monta la philadelphia con le fruste per ammorbidirla ed aggiungi lo zucchero a velo. Separatamente monta la panna a neve e poi incorporala delicatamente alla crema insieme a qualche cucchiaio di succo di amarena e mescola con una spatola finché non diventa un composto omogeneo. Tagliamo ciascun disco di torta a metà longitudinalmente: adesso abbiamo 4 dischi rosa. Spalma il composto su un disco, qualche amarena tagliata a metà, sovrapponi l’altro disco, spalma ancora il composto, sovrapponi il terzo disco. Io ho terminato il dolce spalmando il frosting anche sul bordo e ho poi decorato con il 4 disco, (la calotta a forma di fiore) sbriciolata tutt'attorno. Sopra ho decorato con altre amarene.

Vi assicuro che quest'impasto è veramente delizioso!

lunedì 27 giugno 2011

Bulgur con Pomodorini del Piennolo, melanzana dell'orto e pinoli

















Il bulgur, per chi non lo conoscesse, è un alimento costituito da frumento integrale, grano duro germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, macinati e ridotti in piccoli pezzetti.

A casa mia il Bulgur va alla grande, piace infatti tantissimo ai bimbi, e anche io lo preferisco, sia caldo che freddo, alle insalate di riso o di pasta estive.
Essendo molto versatile ed una buona fonte di fibre, fosforo, potassio e vitamina B, direi che è assolutamente da provare!

Questa la mia versione per augurarvi una buona settimana!

























Ingredienti

1 grossa melanzana dell'orto
1 vasetto di Pomodorini del Piennolo CasaBarone
350 gr di Bulgur
pinoli
olio
sale e pepe q.b

Procedimento:

La preparazione del Bulgur è molto semplice. Esso deve infatti solamente bollire in acqua salata e cuocere nella quantità d'acqua pari al peso che si sceglie di preparare. Una volta assorbita tutta l'acqua è necessario lasciare che il Bulgur riposi ancora una decina di minuti circa per ottenere la giusta crescita del volume.

Mentre facciamo questa operazione tagliamo la melanzana a piccoli tocchetti e li facciamo saltare in padella con poco olio. Io ho utlizzato la mia bellissima padella antiaderente Ballarini Salento, in modo da limitare l'uso di olio, dal momento che le melanzane tendono ad assorbirne parecchio. Cuocere le melanzane in padella per una decina di minuti e comunque finchè non saranno tenere, a questo punto unire i pomodorini del Piennolo CasaBarone e regolare di sale e pepe.

Permettetemi ora una piccola digressione su questi pomodorini e l'azienda che li produce. L’azienda agricola casa Barone è infatti la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio. Il principale corpo aziendale, di circa 11 ettari, è ubicato alle pendici del Monte Somma, il vulcano originario dal quale si è formato, per successive eruzioni, il cono del Vesuvio.
Ad oggi, la principale produzione dell’azienda è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, per il quale l’azienda è presidio Slow Food.
Il pomodorino viene in parte trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli e, naturalmente, sotto forma dei caratteristici “piennoli”.

Il pomodorino del piennolo deve il suo nome alla consuetudine dei contadini vesuviani di intrecciare, intorno ad uno spago legato a cerchio, i grappoli di pomodorini, sino a formare un grande grappolo (il piennolo) che viene poi appeso in un ambiente asciutto e ventilato.
In virtù delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, risultanti dalla irripetibile combinazione tra ecotipo, ambiente vesuviano e tecniche di coltivazione e dalla peculiare pratica di conservazione, Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio ha ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di Origine Protetta.

Per il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, come per altri prodotti di altissima qualità e lunga tradizione, l'associazione Slow Food ha creato un presidio di salvaguardia con l'obiettivo principale di far conoscere le potenzialità di questo prodotto ai consumatori più attenti e curiosi e alla ristorazione di alto livello.
Il delizioso sapore dolce-acidulo e il retrogusto leggermente amaro fanno del pomodorino del piennolo un ingrediente principe di numerosi piatti tipici napoletani, ma vi assicuro che esalta perfettamente anche un semplicissimo piatto come questo.
Questi pomodorini sono veramente eccezionali, ma se non li avete potete usare dei normali ciliegini avendo cura di aggiungerli prima in padella perchè possano cuocere e ammorbidirsi bene.

A parte, tostare leggermente i pinoli
Quando il bulgur è pronto, unire al condimento, aggiungere un pò di peperoncino se gradito, o del basilico fresco. Anche qualche scaglia di grana si sposa perfettamente.
Questo piatto è buono caldo, freddo, o tiepido, ed è ideale anche per un pranzo in ufficio il giorno successivo!

















Piatto, posate e bicchiere CHS

sabato 25 giugno 2011

Cheesecake delle fate
























E' stato il mio amico Alan a chiamare così questa torta. Lui adora i celti, le fate, i folletti...e quando ha visto questa torta mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere.

In effetti, come lui, credo di avere un'adorazione innata per i piccoli frutti, lamponi e mirtilli in particolare. Immagino che questa adorazione non si placherà neanche il 30 di Giugno, giorno in cui andrò a ritirare gli esami sulle allergie che così tante volte mi hanno condotto al pronto soccorso in questi anni....l'ultima volta forse proprio a causa dei lamponi.

Tuttavia, Alan mi faceva riflettere sul perchè, probabilmente, nasce in noi questa predilezione.
-I piccoli frutti, come i chicchi di melograno, o i succosi frutti di bosco hanno qualcosa di ancestrale, che ci riporta alla nostra infanzia, dentro alle fiabe, vero? Questa torta potrebbe essere stata fatta da una fata... -

Mi hanno colpito queste sue parole, mi hanno fatta tornare bambina. Sono tante le cose che io e Alan abbiamo in comune, ed è per questo che voglio dedicargli questa torta, e un grazie per essere una persona speciale, sensibile, che sa mediare, divertirsi, arrabbiarsi sempre al momento giusto.

Auguro ad Alan di trovare un momento anche per se stesso nelle lunghe giornate che dedica agli altri, compresa la mia famiglia intera...gli auguro di rimanere sempre com'è ma senza mai la paura di guardare dentro se stesso...perchè quel che troverà è una persona meravigliosa., che sa ancora credere alle fiabe!

Ingredienti

160 gr di biscotti Digestive
80 gr di burro
3 uova
250 gr di philadelphia
250 gr di mascarpone
1 cucchiaio di maizena
120 gr di zucchero
fiordifrutta Melograno
scaglie di cioccolato bianco Dulciar

Procedimento:
Tritate finemente i biscotti secchi nel mixer.
Sciogliete il burro a bagnomaria.
Unire il burro ai biscotti.
Disponete il composto ottenuto premendolo bene in uno stampo a cerniera ricoperto con carta da forno.
Montare le uova con lo zucchero, unire i formaggi, la maizena, 3 cucchiai di Fiordifrutta e spalmate la crema sulla base di biscotti.
Infornate per 30 minuti a 170° e lasciate poi riposare una decina di minuti a forno spento.
Lasciar raffreddare una notte intera nel frigorifero e, un'oretta di prima di servire, completare il dolce spalmandolo di confettura Fiordifrutta Melograno, guarnire con lamponi freschi e scaglie di cioccolato bianco Dulciar.
























paletta per dolci Brandani Gioia della Casa

giovedì 23 giugno 2011

Sformatino di risotto bicolore

















Ho letto nel web che il risotto allo zafferano è tipico della tradizione culinaria lombarda, ed è spesso confuso con il "risotto alla milanese" da cui si differenzia per la presenza del vino e l'assenza di midollo di bue.

Ho preparato questo risotto giallo soprattutto per mia figlia, che lo adora, e ho cercato di renderlo più "verduroso" servendolo insieme ad un risotto agli spinaci, con cui si sposa perfettamente.

Questa la mia ricetta, con cui partecipo anche al bellissimo nuovo contest della nostra mitica Imma!









Ingredienti per 4 persone
350 gr di riso
1 piccola cipolla
brodo vegetale
1 bustina di zafferano
mezzo bicchiere di buon vino bianco
4 cubetti di spinaci surgelati da lessare in acqua salata e poi frullare
sale, pepe
burro q.b
parmigiano


Procedimento:

Tritante finemente una piccola cipolla, fatela imbiondire in 2 cucchiai di burro sciolto a fiamma dolce su un wok o in una casseruola antiaderente, unite il riso e fatelo tostare facendogli assorbire il burro e aspettando che i chicchi diventino trasparenti.

Unire ora un bicchiere di buon vino bianco a temperatura ambiente, farlo evaporare, e poi unire altri 2 mestoli di brodo vegetale bollente. Mescolate sempre e, quando questo sarà quasi assorbito, aggiungere ancora brodo ripetutendo l'operaz ione fino alla completa cottura del risotto.

Se volete preparare il risotto bicolore come ho fatto io, a circa metà cottura dividere il risotto in due casseruole e aggiungere alla prima lo zafferano sciolto in poco brodo avendo cura di amalgamarlo per bene. All'altra parte di riso unire invece gli spinaci precedentemente lessati in acqua salata e poi frullati con il minipiper. Ho continuato per entrambi i risotti con la procedura descritta precedentemente.

Una volta che il riso è pronto, spegnere la fiamma, mantecaro con il parmigiano e con altro burro se lo gradite. Regolare di sale e pepe ed impiattare con il coppapasta quadrato Guardini alternando, come nel mio caso, il risotto allo zafferano al risotto agli spinaci e terminando con il risotto giallo, il preferito in assoluto dai miei bimbi.

















Vassoio e posate Chs

martedì 21 giugno 2011

Biscotti di maionese e notti insonni
























Lo so, lo so...o fate parte della blogsfera più attiva e quindi li avete sicuramente già visti e provati ( e certamente ne siete anche innamorati), o altrimenti vi starete domandando se sono impazzita e perchè invece di pubblicare certe stramberie non me ne sto a letto a dormire...

Beh, in effetti la seconda potrebbe essere buona, sono esattamente le 5.24 e mi rigiro nel letto da più di due ore, ovvero dall'ultima volta che mia figlia mi ha svegliata. Stiamo vivendo un periodo di stress emotivo entrambe: lei gelosissima di suo fratello minore (che non ha perso una notte da quando l'abbiamo portato a casa dall'ospedale!) che vorrebbe starmi appiccicata tutto il giorno e tutta la notte (si sveglia per venire a cercarmi ed incollarsi a me nel lettone) ed io per niente al passo con la natura che si risveglia da un p di mesi a questa parte.

Questo suo morboso ed agitato modo di comportarsi mi fa sorgere mille domande, è dal 1° giorno di Primavera che anche fisicamente ne ho sempre una, e la stanchezza si fa sentire al punto che ogni volta che di notte mi sveglia finisce che l'ansia mi attanaglia e non mi fa più riprendere sonno....tutto questo rendendo le mie giornate più difficili di quanto già lo potrebbero essere.

Cerco di analizzare la situazione ma non credo di avere la giusta lucidità (soprattutto ora!) e a volte provo sentimenti contrastanti avvilendomi per poco, per poi riemergere dalla tristezza l'attimo successivo piena di energie e buone speranze, nutrite dall'amore che si prova per queste piccole nostre creature che ci riempiono la vita.

E penso che quando ho partorito mi sentivo così carica, convinta di aver superato la più grande delle prove, di aver saputo fare il più grande dei miracoli...quando poi mi accorgo che la "fatica" deve ancora cominciare quasi, e sarà certamente accompagnata da altrettante immense soddisfazioni ma, non sarà facile,no no.....

E dopo questa parentesi sulle mie recenti notti insonni e il mio farmi domande sulla mamma che sono, cerchiamo di dipanare anche ogni dubbio sul tipo di cuoca che rappresento!
Beh, innanzitutto non posterei mai una ricetta che non reputo buona al 100%, secondariamente mi conoscete e non sono certo il tipo da sfoderare abbinamenti azzardati per soli palati sopraffini, terzo...ho chi può garantire per me. Come chi? Ma l'Araba no?

E' lei che ha le ricette-barbatrucco e questa, signori miei, lo è proprio davvero! Oltre ad essere semplicissima da realizzare, rimarrete basiti quanto il mio diffidente marito nel sentire che il puzzo di maionese che lo faceva storcere il naso e guardarmi un pò storto sarà scomparso magicamente quando estrarrete la leccarda dal forno!

Beh, certo...ne ha voluti mangiare 4-5 per valutarli bene e decretare che si, anche gli altri 15 li avrebbe mangiati senza problemi e se non mi sbrigavo ad assaggiarli sarebbero finiti di lì ai successivi 30 secondi!

Si, perchè c'è un altro aspetto di questi biscotti, oltre al gusto meraviglioso, da non sottovalutare. Ed è quello che mi ha spinto a provarli. Parlo della "consistenza". Leggo e rileggo il post dell'araba cercando di farmi piacere l'idea balzana della maionese nell'impasto e mi colpisce al cuore una frase "La consistenza per cui sverrete". Mi fido troppo dell'araba per desistere. E vi posso giurare che questa è davvero la consistenza di biscotto più perfetta che ci possa essere.............................uffa, perchè sono già finiti ora che mi sta venendo voglia di fare colazione???

Vi lascio la ricetta, ricordandovi che tantissime altre (oltre a quelle che io ho già testato con lode) sono le ricette dell'Araba che, se vorrete riprodurre, vi faranno concorrere per i premi del suo Giveaway! Io concorro per il termometro!!!!!










Ingredienti ( per circa 20 pezzi )

100 g di burro freddo
90 g di maionese fredda di frigo
40 g di zucchero semolato
270-290 g di farina, circa
altro zucchero semolato, per la copertura


Tagliare il burro ben freddo in pezzi piccoli, in modo che le fruste con cui lo sbatteremo non facciano troppa fatica. Montarlo quindi con lo zucchero semolato per almeno cinque minuti, fino ad ottenere una crema soffice e chiara.
Unire ora la maionese, girando con una spatola e non piu' con le fruste, amalgamando bene.
Piano piano, cominciare ad unire la farina, lavorando inizialmente con un cucchiaio e poi a mano, via via che l'impasto prende consistenza.
A seconda della maionese usata, piu' o meno consistente, cambiera' leggermente il quantitativo di farina da utilizzare: regolatevi, dovrete ottenere un panetto morbido ma non troppo appiccicoso.
Avvolgere l'impasto nella pellicola e farlo riposare 20 minuti in frigo.
Preriscaldare quindi il forno a 190 gradi.
Con le mani formare dei cilindretti da rotolare nello zucchero semolato prima di posarli in teglia su carta forno, oppure modellare delle palline da appiattire con le mani ed incidere semplicemente con una forchetta.
Rotolare anch'esse nello zucchero semolato prima della cottura.

Secondo me sono perfetti con un caffè d'orzo...e con questo vi auguro Buon Risveglio e Buona Colazione!


















Piatto Ovale Fondo Linea Saint Tropez Laboratorio Pesaro

domenica 19 giugno 2011

Parmigiana di Zucchine e mozzarella di Bufala

























Nonostante la Parmigiana (spesso di melanzane) sia un piatto tipicamente del Sud Italia, Il dizionario Devoto Oli alla voce Parmigiana dice "cucinare alla maniera dei Parmigiani, ovverosia degli abitanti della città di Parma" e vuol dire cucinare vegetali a strati. In altri libri di gastronomia si rimarca invece il fatto che nella preparazione sia presente il Parmigiano, e quindi io credo di non far torto a nessuno se ho rivisitato questo piatto alla mia maniera, cercando anzi di rendere omaggio all'azienda parmense Mutti che sponsorizza il Contest di "Cucinando con mia sorella", dal titolo "Cucinando con il Pomodoro".
Quello che mi piace di quest'Azienda è che utilizza il pomodoro italiano e lo coltiva con Amore!

Anche mio marito coltiva le sue piante nell'orto con amore, e dal momento che ad oggi erano pronte solo le zucchine... ecco che con queste primizie ho preparato una gustosa parmigiana, che è piaciuta a tutta la famiglia!

Ingredienti:

800 gr di zucchine
1 grossa mozzarella di bufala
parmigiano
olio extravergine
sale
sugo pronto Pomdoro e basilico Mutti


Procedimento:

Innanzitutto tagliare le zucchine a rondelle e lasciarle scolare su un tagliere per un pò ad asciugare, in questo modo friggeranno assorbendo meno olio.
In un ampio tegame (ho usato il mio fidato Salento Ballarini, che grazie all'indicatore di calore Thermopoint mi avverte della temperatura ideale per cucinare, e in questo caso è importantissimo) ho scaldato l'olio extravergine di oliva e ho fritto le zucchine.
Scolarle bene su carta assorbente.
Ora, in una pirofila da forno, stendere un primo strato di Sugo Mutti leggermente scaldato, fare un primo strato di zucchine, uno strato di mozzarella tagliata a dadini, e infine parmigiano. Continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti, avendo cura di terminare con una generosa spolverata di parmigiano.
Infornare fino a quando non si sarà formata una golosa crosticina e servire quando si sarà leggermente raffreddata
ps: Di solito non friggo quasi mai, soprattutto la parmigiana di melanzane perchè poi fatico a digerirla, ma questa volta avevo bisogno di coccole quindi, concedetemela...inoltre trovo che con le zucchine la frittura venga più leggera, non so perchè. E aggiungo che con la mozzarella di bufala viene un pò più "acquosa" ma non in senso negativo...cremosa sarebbe il termine giusto...Ovviamente potete farla con le zucchine grigliate, mettendo una mozzarella di mucca ma...se seguirete questa ricetta...troverete che è davvero prelibata!

Con questa ricetta partecipo quindi a questo pomodorosissimo Contest!!!!

venerdì 17 giugno 2011

Semifreddo all'amaretto
























Finalmente è arrivato il caldo! Per una freddolosa come me, adesso si sta appena bene! No, dai scherzo, ieri ero abbastanza deboluccia e mi girava già la testa, ho la pressione bassa....però adoro l'estate, vestirmi leggera, non sentire più freddo!

E con questa temperatura ci sta proprio bene un semifreddo, facilissimo da fare!


Ingredienti per 4 stampini non troppo grandi

200 gr di panna fresca
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
cioccolato fondente a scaglie Dulciar
amaretti (una ventina)

Montare i tuorli con lo zucchero e farli addensare a bagnomaria sempre montandoli. Montare la panna e amalgamarla al composto raffreddato insieme agli amaretti e al cioccolato a scaglie Dulciar.
Distribuire il composto negli stampini e mettere in freezer per almeno 4 ore
Sformare e servire subito!

giovedì 16 giugno 2011

Zucchine tonde ripiene


















Ancora un'altra ricettina sana!

Non avevo mai acquistato le zucchine tonde, ma l'idea del ripieno che volevo farci mi ha spronata a farlo. Sono velocissime e saporite, ecco come ho fatto:

Ingredienti

3 zucchine tonde
caciotta Kremina Inalpi
grattuggiato Inalpi
2 patate medie
pangrattato
vino bianco q.b

Procedimento:

Tagliare la zucchina tenendo da parte la calottina superiore, svuotarle e lessarle insieme alle patate per una decina di minuti.
Scolare.
Nel frattempo soffriggere in poco olio e nella casseruola Top Gres il ripieno delle zucchine, bagnare con vino bianco e lasciare cuocere regolando di sale e pepe. Quando la polpa della zucchina sarà ormai cotta unire le patate schiacciate e lasciare insaporire qualche minuto, amalgamando il composto. A questo punto, lasciare raffreddare, unire la caciotta Kremina Inalpi, un pò di pangrattato e riempire i gusci delle zucchine tonde. Spolverizzare con il grattuggiato Inalpi e mettere in forno, sempre con la casseruola Top Gres finchè non si formerà una bella crosticina dorata. Rimettere alle zucchine la calottina superiore e servire in tavola! gnamm

















Due parole su questa bellissima linea Top Gres:

La nuova Collezione Cooking è stata studiata per favorire il risparmio di tempo e di lavoro in cucina. Con Flameware di Top gres potete usare un unico articolo per realizzare tanti piatti diversi, cosa che con il pentolame convenzionale in metallo non vi sarebbe possibile.

Questo perchè il gres di Flameware può andare nel forno a microonde , essere usata nel fornello (a gas, elettrico. vetroceramica) oppure nel forno tradizionale così come la potete portare direttamente in tavola. Se poi volete conservare le vostre pietanze in freezer oppure in frigorifero, top gres Cooking non teme il freddo e vi può fare da contenitore. Essendo Flameware completamente rivestita di materiale antiaderente, la sua pulizia è estremamente facile sia nel lavaggio a mano che in caso di uso di lavastoviglie.

L altissima qualità delle materie prime usate per la realizzazione di questi articoli li rende resistenti nel tempo, garantendo un aspetto pressochè inalterato anche dopo un uso prolungato. Flameware è disponibile in vari colori, e permette degli abbinamenti adeguati in qualsiasi tipo di ambiente.


Per saperne di più, date un'occhiata al bellissimo sito!

mercoledì 15 giugno 2011

Zuppa di cereali
























Ehi, che dite, troppo caldo per una zuppa? Beh, io ho ancora il copriletto sul letto, e al mattino non capisco mai come vestirmi. Stamattina mentre partivo con la macchina verso il lavoro nelle campagne c'era la nebbia....questo non è il vero Giugno, non vale!!!! E comunque vi assicuro, per questa zuppa gustosissima e sana vale sempre la pena di mettersi ai fornelli!!!

Ingredienti:

1 carota
1 costa di sedano
1 confezione di datterini in scatola Mutti
brodo vegetale
mezza confezione di zuppa di legumi e cereali Melandri Gaudenzio
1 rametto di rosmarino

Procedimento

Ho semplicemente tagliato sedano e carota a dadini, e li ho soffritti in buon olio extravergine nella MITICA casseruola LE CREUSET. Per questo genere di preparazioni è decisamente la migliore e più indicata, inoltre così bianca è così bella che nella mia cucina ci sta una meraviglia!



























A questo punto, dopo aver ammollato la zuppa per 4 ore in acqua fredda ed averla sciacquata ho unito i legumi e i cereali e coperto con brodo vegetale bollente.
Dopo qualche minuto di ebollizione, ho aggiunto anche i pomodorini Datterini Mutti e il rosmarino, che per me dona alla zuppa un sapore meraviglioso. Adoro il rosmarino!
Bene, ora lasciamo bollire la zuppa per 45 minuti mescolando di tanto in tanto. A fine cottura, aggiustiamo eventualmente di sale.

Servire bollente...con crostini caldi o da sola!

Una curiosità: quest'inverno la mia pediatra ha tenuto un corso sull'alimentazione vegetariana, sottolineando quanto sia importante introdurre in questo caso soprattutto legumi, che fanno comunque bene nella dieta di tutti. Mi spiegava per che per assimilare meglio queste proteine, sarebbe necessario unire ad esse un p di vitamina C e quindi spremere un p di succo di limone nel piatto. Prendetela per una curiosità, eh????

lunedì 13 giugno 2011

Pie di fragole


















Ciao!!!! Sono tornata!!!!

Le mie vacanze sono state brevi ma davvero belle, sette giorni dedicati completamente alla nostra famiglia senza stress, tempi, scadenze...ma semplicemente in riva al mare, a fare castelli di sabbia, a giocare con una palla, a raccogliere conchiglie, a passeggiare, a imparare a stare un pò a galla, a divertirsi con il canotto e il salvagente...

sono anche riuscita a sfuggire alla pioggia, da noi fortunatamente c'è sempre stato un bel sole, mentre qui a Ferrara sempre pioveva e ancora oggi il cielo sembra quello di Novembre :-(

e ora...Fragole a Merenda!!! ma anche a colazione, dopo pranzo, dopo cena...adoro le fragole sempre, e credo che questo dolce si presti a mille occasioni!

La ricetta che vi scrivo oggi l'avevo preparata qualche giorno prima della partenza, con le ultime buonissime e adorate fragole.

La ricetta è della mitica Sabrine, che non ha assolutamente bisogno di presentazioni, e quindi rientra nella mia solita rubrica "Ricette di altri blog".

Mi piace così tanto sbirciare nelle vostre cucine ( a proposito, ma quanto è bella la nuova cucina di Sabrine?), provare le vostre ricette, e pensare che in questo modo avviene un vero scambio tra di noi, che è ciò che mi piace di più in questa blogavventura!!!!

























La ricetta la riporto tale e quale, perchè è strepitosa: questa pasta è davvero da segnare e da tenere ben stretta...non so definirla, semplicemente adorabile...io la stavo per divorare anche cruda! e il ripieno...beh, se vi piace la frutta cotta questo è davvero il dolce che fa per voi, per nulla leggero intendiamoci, ma ricco....in tutti i sensi...

L'incastro estetico invece è una chicca che non conoscevo, e che ovviamente non mi è riuscita alla perfezione. Ma il bello è che proprio non capivo come si faceva...alla fine è venuto mio marito, ha dato una sbirciata al post originale e mi ha fatto vedere come fare (con la sua solita faccia da saputello che conosce ogni barbatrucco!!!)

Ma ecco la ricetta di Sabrine

INGREDIENTI (per uno stampo da 24 cm di diametro)

per la crosta:
farina bianca 00: 400 gr (io Farina per Crostate e Biscotti Molini Pivetti)
burro: 250 gr
zucchero di canna: 2-3 cucchiai
(io BRONsugar Brasil con delicate note di miele d'acacia D&C)
sale: 1 cucchiaino raso
acqua fredda: 14 cucchiai (ridete pure...)

per il ripieno:
fragole: 500 gr
mele verdi: 2

per lucidare l'intreccio:
uova: 1 (solo il tuorlo)
latte: mezzo bicchiere
zucchero di canna: qualche cucchiaio
(io BRONsugar Brasil con delicate note di miele d'acacia D&C)


Mettete nel mixer farina, zucchero e sale e fate andare per un attimo. Poi aggiungete il burro freddissimo tagliato a cubetti e lavorate più volte ma per pochi secondi (non dovete farlo scaldare), finché non si formano delle briciole.

A questo punto aggiungete l'acqua 2-3 cucchiai alla volta, lavorando con il mixer il meno possibile: dovete ottenere un impasto che non sia perfettamente omogeneo (tanto per intenderci: se vedete dei pezzettini di burro qua e là tanto meglio...), ma che stia insieme. Regolatevi voi con l'acqua: potrebbe volercene un cucchiaio in più o uno in meno, ma l'impasto non dev'essere appiccicoso.

Dividete l'impasto in due parti uguali, fatene delle palle, appiattitele con le mani fino ad avere due frittellone di 3 cm di spessore e mettetele in due piatti fondi sigillandole con la pellicola. Tenetele in frigo per qualche ora, ma potete lasciarcele anche un paio di giorni: la vostra torta sarà migliore...

Quando deciderete di assemblare la vostra torta di fragole, accendete il forno a 180° e imburrate uno stampo.

Lavate e mondate le fragole e fatele a pezzi piuttosto grandi. Lavate e sbucciate le mele e tagliatele a tocchetti.

Tirate fuori i panetti dal frigo, lasciateli dieci minuti a temperatura ambiente (ma non fateli ammorbidire troppo) e poi stendeteli in due sfoglie uguali di circa 3 mm di spessore.

Foderate lo stampo con la prima, facendo in modo di farla sbordare di un po'. Disponete le mele cercando di coprire bene il fondo del pie (dovranno assorbire il liquido delle fragole in cottura, impedendo alla crosta di rammollirsi), e poi metteteci sopra le fragole.

Tagliate la seconda sfoglia in 12 striscie e dividetela idealmente in 2 parti. Disponete le 6 striscie della prima metà sulle fragole, lasciando un po' di spazio tra una e l'altra. Poi prendete la striscia più lunga della seconda metà e poggiatela quasi al centro, perpendicolare alle altre: sollevate le striscie sottostanti, una sì e una no, piazzate la seconda striscia e abbassate le striscie che avevate sollevato. Continuate così fino ad esaurimento delle striscie. E' più facile di quanto sembri: guardate bene la foto (e magari tenetela a portata di mano...).

Rifilate con le forbici l'eccesso di sfoglia lungo la circonferenza dello stampo (lasciatene 2 cm), sigillate bene le estremità delle striscie e ripiegate all'interno il bordo di pasta, pizzicandolo con due dita per creare il motivo ondulato. Spennellate delicatamente con il tuorlo diluito in mezzo bicchiere di latte e spolverizzate con 2-3 cucchiai di zucchero di canna.

Cuocete per circa 45 minuti, o finché non vedete la pie appena dorata. Non sformatela: dovete servirla nello stampo
























Beh, alla fine la mia Pie è risultata certamente più rustica, ma tanto, tanto buona.

Grazie Sabrine...e grazie maritino mio!!!!
























ps: io l'ho servita con una pallina di gelato alla vaniglia: il contrasto tiepido freddo era supergoloso, ve lo consiglio!

martedì 7 giugno 2011

Irish Coffee a modo mio
























Sorpresa!!!! Pubblico questo post mentre sono in vacanza, o almeno spero che Blogger sia stato bravo e pubblichi questa ricettina perchè voi non vi scordiate di me. Io ho scelto appositamente di staccare la spina e di non portare con me nulla di tecnologico....ogni tanto, mi prende la voglia di disintossicarmi. Vedrò i vostri commenti solo al ritorno, quindi, e non mi sarà possibile commentare i vostri blog...ma mi rifarò al rientro, certamente!

La ricetta che ho scelto di lasciarvi non è a caso e ora vi spiego il perchè....

Spero che questa vacanza sia per me come questo Irish Coffee: spero possa ricaricarmi come sa fare un buon caffè quando siamo stanchi, spero possa farmi assaporare un pò dell'ebbrezza che sa donare un buon whisky che parla di luoghi lontani, spero possa appagarmi come lo sa fare la morbidezza della panna montata e spero che i momenti che vivrò abbiano il sapore dolce ma deciso delle gocce di cioccolato fondente. Insomma: vorrei tanto che questa breve vacanza potesse ricaricarmi e addolcire quei tratti dell'animo resi a volte un pò rigidi dallo stress, dalle scadenze, dalle responsabilità e dal dimenticare che è il presente che viviamo, attimo per attimo, ognuno ugualmente prezioso.

Ecco perchè ho scelto di dedicarmi soltanto ai miei affetti e a me stessa in questa settimana di relax. Vi offro un buon Irish Coffee, però non scordatevi di me!


A prestissimo...Aria.
























Ingredienti per 3 bicchieri

1 lattina di illy issimo caffè
Whiskey Irlandese
250 gr di panna fresca montata
gocce di cioccolato fondente Dulciar se gradite
3 cucchiaini di zucchero di canna BronSugar Malawi D&C

Procedimento

Scaldare il caffè contenuto nella lattina Illy issimo.
Versare il caffè dividendolo nei 4 bicchieri. Mescolarlo a 1 cucchiaino scarso di zucchero di canna. Nel mio caso il buonissimo BronSugar Malawi, uno zucchero di canna dai cristalli bruni, con un delicato aroma di liquirizia.
Unire in ciascun bicchiere un poco di whiskey.
Completare la bevanda con la panna montata fredda, e guarnire con le gocce di cioccolato fondente.
Servire subito, senza mescolare, e cercando di non sporcare la panna con il caffè...come è successo a me dalla fretta!

venerdì 3 giugno 2011

Torta di carote e gocce di cioccolato per l'ora del tè
























Questa è la mia torta preferita per l'ora del tè.
E' una ricetta di una mia ex-collega e me la tengo cara, perchè non c'è una volta che questa torta non mi sia riuscita.
D'inverno la preparo spessissimo.
Sì, d'inverno, quando fuori fa freddo e le persone freddolose come me si riempiono di maglioni di lana ma non riescono comunque a scaldarsi, l'unica cosa che può confortare davvero è una tazza di buon tè accompagnata da un dolce. Ma non un dolce qualcunque, preferibilmente un dolce che sa di "casa nostra".
Ma la preparo anche d'estate, con le carote fresche, accendendo il forno dopo essermi armata di condizionatore, e magari accompagnandola da un buon tè nero cinese con fiori di osmanto freddo.

Questa torta è davvero speciale: 1) perchè è velocissima da fare; 2) perchè sprigiona un profumo che davvero rincuora, e mangiata appena uscita dal forno è una squisitezza. Ma è così soffice che vi sorprenderà anche il giorno dopo (se ne rimarrà una fettina) e il sapore è goloso per chi, come me, alla classica versione con le mandorle preferisce una generosa manciata di gocce di cioccolato fondente.

Insomma, credo che si sia capito che questa torta è una coccola, e per sognare l'arrivo della Primavera in pieno Inverno mi piace anche farla a forma di Fiore.


Lo so, siamo già quasi alle porte dell'estate e io insisto nel parlarvi di Inverno, non ho sbagliato post, no no.. è che il contest della Ciliegina mi ha catapultato nei miei pomeriggi nebbiosi, quelli in cui ho sempre la faccia pallidissima e un pò malaticcia, quelli dove un buon libro e una tazza di tè mentre fuori piove e alle quattro del pomeriggio è buio pesto possono comunque far sognare, riscaldando l'animo...ma questo, per chi ama il rito del tè, vale anche in pieno Agosto.

Provatela, in fondo.... si prepara e cuoce in poco tempo e poi... è sempre l'ora del tè...è sempre il momento buono per coccolarsi o coccolare chi amiamo. Io, spesso, lo faccio così.....



















Ingredienti:
2 carote medie o 3 piccole
3 uova biologiche
220 gr di farina (per me Milleusi Molini Pivetti)
100 gr di burro a temperatura ambiente
180 gr di zucchero semolato
1 bustina di lievito
una bella manciata di gocce di cioccolato fondente Dulciar


Procedimetno
Tritare finemente le carote (io uso il mixer e le faccio a julienne) , unire le uova, la farina, il burro ammorbidito, lo zucchero (anche di canna se preferite), una bustina di lievito, gocce di cioccolato a piacimento.
Amalgamare il tutto con le fruste elettriche. Versare nello stampo (in questo caso il mio era in quello meraviglioso in silicone Corolla Guardini, quindi non ho dovuto imburrare) Infornare a 180 gradi per 30 minuti.
Aspettare che la torta intiepidisca e sformare.
Servire con una buona tazza di tè.


Con questa ricetta porto il mio dolce e partecipo al concorso della Ciliegina sulla Torta,

e ora vi saluto tutti davvero, le valigie sono già pronte e mi aspettano!

giovedì 2 giugno 2011

Girelle con semi di papavero e confettura di albicocche

















piatto piano Evolution Chs


Avete passato una bella giornata di festa?
Io a dir la verità sono stata in pigiama tutto il giorno, a pulire la casa e a cercare di mettere insieme tutte le cose che ci serviranno per la nostra breve vacanza.
Eh, si, Aria in Cucina chiude per ferie, ma per una settimana soltanto ma prima di salutarvi definitivamente ho in serbo qualche ricettina per voi.
Oggi volevo fare un dolcetto sbrigativo, che non mi rubasse troppo tempo dal momento che avevo mille altre cose da fare. Ero partita con l'idea di fare il solito rotolo, ma mentre lo avvolgevo mi è balzata alla mente l'idea di preparare delle simil-girelle. Simil perchè al posto del cacao ho utilizzato una meravigliosa confettura biologica di Albicocche del Vesuvio e ho aggiunto i semini di papavero all'impasto per un'effetto chiccoso! Ne prendete una?


















Ecco cosa serve

3 uova biologiche
100 gr di farina con amido Molino Rossetto
25 gr di burro fuso
80 gr di zucchero di canna BronSugar Guadeloupe D&C
1 vasetto di confettuta extra biologica di Albicocche del Vesuvio Casa Barone
100 gr di cioccolato fondente

Procedimento
Pubblica post

Montare con le fruste elettriche le 3 uova con lo zucchero di canna fino ad ottenere un composto bello spumoso. Unire il burro fuso, i semini di papavero e la farina e montare ancora ma delicatamente.
Versare l'impasto sulla leccarda del forno rivestita da carta da forno e cuocere finchè l'impasto non è dorato a 180° in modalità ventilata.
Una volta cotto, prelevare la leccarda dal forno e arrotolare l'impasto ancora caldo nella sua carta da forno, lasciarlo arrotolato qualche minuto e poi srotolare delicatamente.
A questo punto prendere un canovaccio pulito, appoggiarvi l'impasto ancora attaccato alla carta da forno dal lato libero, e piano piano togliere la carta.
Spalmare la pasta biscotto di confettura e arrotolarla bene. Lasciare in frigo una ventina di minuti a compattarsi bene. Nel frattempo, sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e poi immergervi il rotolo tagliato a fette formando così le girelle. Rimettere in frigo lasciando in alto la parte cioccolatosa e poi capovolgere al momento di servire.

mercoledì 1 giugno 2011

Spaghettini con pesto siciliano, fiori di zucchina e datterini

















Eccovi una ricetta semplicissima ma molto saporita per fare capolino nel blog in questa settimana frenetica. E' stata l'occasione per provare i prodotti che l'Azienda Agromonte mi ha inviato...davvero gustosi!
Oggi vi propongo un primo piatto condito con il pesto alla siciliana e un mio tocco personale per arricchire il tutto. Spero sia di vostro gradimento!

Ingredienti per 2 persone

180 gr di spaghettini
16 fiori di zucchina
pomodorini datterini
cucchiai di pesto alla siciliana Agromonte
sale e pepe q.b


Lessare in acqua bollente salata la pasta e nel frattempo, pulire i fiori di zucchina e tagliare a metà i datterini lavati. Rosolare in una padella un filo d'olio in cui andremo ad unire i pomodorini. Lasciarli cuocere dolcemente per pochi minuti, regolando di sale e pepe. Quando si saranno leggermente ammorbiditi unire i fiori di zucchina e lasciare insaporire un minuto o due, mescolando delicatamente. Scolare gli spaghetti tenendo da parte un cucchiaio di acqua di cottura che uniremo al sugo, condire la pasta con il gustosissimo pesto Agromonte e ud unire ad essa pomodorini e fiori di zucchina.
Ho servito nelle cocottine Le creuset per dare un in più piatto!

Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani