Il mio umore ultimamente è altalenante e simile a quello della crisi post-partum.
Non so voi, ma io ...dopo l'iniziale euforia che mi ha preso entrambe le volte appena scesa dalla poltroncina in sala parto (una scarica di adrenalina che mi faceva sentire come avessi scalato il monte everest, come se tutto il brutto accumulato negli anni in me si fosse azzerato, come fossi pronta per sfidare il più grande degli ostacoli)...
esattamente in coincidenza dei primi 10 giorni di allattamento, che guarda il caso hanno coinciso anche con l'inizio delle coliche gassose..
.beh, io proprio in quel lasso preciso di tempo
iniziavo ad accusare la crisi post partum.
In maniera leggera, fortunatamente,
o colta e coltivata bene e subito da chi mi è stato sempre accanto.
Se di ritorno dall'ospedale con i pupi nell'ovetto il mio primo pensiero era stato fermarmi al supermercato per rifoccilare il mio frigorifero abbandonato per 3 giorni, in quel periodo faticoso proprio non volevo saperne di cibo, tantomeno di prepararne.
Nè pranzo, nè cena...non mi andava di stare ai fornelli, non mi andava di far niente, per giorni ho solo pianto.
Soprattutto quando è nata Anais, quindi la mia prima gravidanza.
Un giorno mio marito mi guardò mentre disperata
piangevo e- dicevo -non sapevo il perchè...
caricò ovetti, passeggini, borse per il cambio e biberon e mi disse:
si va fuori al ristorante, stasera, ma prima ti accomagno a comprarti un vestito nuovo,
ora che non hai più la pancia....
Ricordo ancora benissimo quella giornata.
Diego mi comprò un vestito bellissimo, piuttosto costoso,
- adatto per il battesimo era la giustificazione- un pò vintage e davvero elegante
Poi mangiammo fuori, insieme, con la piccolina che dormiva fortunatamente...
e mi accorsi che tutto poteva continuare QUASI come prima, bisognava solo affrontarlo assieme...
In quei momenti ho sempre avuto la fortuna di avere Elisa accanto.
Veniva qui, mi faceva ridere con i suoi aneddoti, stirava per me, a volte cucinava pure...
si, la cuoca ero io, è vero...ma anche lei sapeva fare qualche ricetta e per niente male.
Con la scusa che avevo il ferro basso e che gli altri giorni con diego vegetariano non mangiavo carne nemmeno io, quando lei veniva a trovarmi il menù era stabilito: e spessissimo erano le scaloppine!
al marsala, come le faceva lei.
e come piacevano tanto a me.
La bottiglia di marsala che avevo in cantinetta è certamente una bottiglia che ha dimenticato lei qui.
Ora che lei non viene più a farmi ridere, che il terremoto con epicentro il mio paese continua a svegliarmi impietoso facendomi esplodere il cuore, ora che i bimbi sono diventati più grandi, la pancia è scomparsa (insomma...), il ferro si è stabilizzato, e il vestito comprato quella sera mi sta comunque troppo grande...
senza voler minimizzare o esagerare nulla...
so che c'è sempre una crisi in agguato,
e spesso più delle medicine è avere qualcuno vicino, che conta.
Qualcuno che ti capisce con un sguardo, o che a volte cucina per te.
Perchè cucinare è anche, a volte, una dimostrazione d'amore.
c'è un pezzo di una canzone di Morgan, La crisi, che mi ha sempre colpita profondamente...eccolo
quando inizia una crisi è un po' tutto concesso
quasi come a carnevale
quando è in corso una crisi dimentico tutto
e posso farmi perdonare
so che rimarrò un po' assente da scuola
e forse non andrei nemmeno al lavoro
molto spesso una crisi è tutt'altro che folle
è un eccesso di lucidità
sta finendo la crisi e ogni volta che passa una crisi
resta qualche traccia
è un eccesso di lucidità
sta finendo la crisi e ogni volta che passa una crisi
resta qualche traccia
infatti ultimamente rido per niente
e non mi nascondo più facilmente
e malgrado sembri male
cambia solo il modo di giudicare
Queste sono le scaloppine di Elisa, la mia amica.
Questa volta in monoporzione :(
1 fetta di tacchino da 100 gr
3 cubetti di burro di cacao Venchi
2 cucchiai di farina
2 zucchine chiare
prezzemolo
olio evo q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
mezzo bicchiere di marsala secco
1/2 dl di brodo vegetale
Procedimento
Mondare e lavare le zucchine, tagliarle a listarelle e rosolarle in
padella con un filo d'olio evo e foglie di prezzemolo. Aggiustare di sale e tenere da parte.
Battere le fette di tacchino: è importante che sia sottile, quindi se non
avete un batticarne, chiedete al macellaio di farlo per voi. Esiste un
piccolo accorgimento per battere la carne senza sfibrarla: basta
semplicemente adagiare la fettina tra due fogli di pellicola ed
impugnare molto bene il batticarne (alla base) per dare colpi dritti e
decisi.
Infarinare la carne; in una padella
(possibilmente non anti-aderente) far scaldare il burro di cacao Venchi (2 cubetti) e
rosolare la scaloppina a fuoco vivace da entrambi i lati. Salare solo
dopo la rosolatura, perché il sale tende a disidratare la carne e si
rischia di ottenere fettine asciutte e dure: se si attende invece che i
pori della carne siano ben sigillati grazie al calore, i succhi
rimarrano in gran parte all'interno (o meglio, verranno rilasciati solo
quelli necessari a creare il fondo di cottura). Insaporire la scaloppina
con un pizzico di pepe e sistemarla su un piatto da tenere da parte.
A questo punto dedicarsi alla salsa: deglassare il fondo di cottura con
il vino marsala, lasciare evaporare leggermente e unire il fondo di
cucina (in questo caso brodo vegetale) e ancora qualche foglia di prezzemolo; far bollire per qualche minuto,
in modo da restringere la salsa, dopodiché aggiungere un altro cubetto di burro di cacao Venchiburro e
ruotare la padella per emulsionare.
Filtrare la salsa con un colino e
versarla sulla scaloppina, che avremo rimesso in padella a insaporire
insieme al contorno. Eventualmente si può tenere un po' di salsa da
parte per poi versarla direttamente nel piatto al momento di servire.
questa ricetta va all'Mt Challegne di Giugno
mi sembra di rivivere il mio post partum...stessa trafila, coliche a più non posso ed io apatica, disperata e sola.
RispondiEliminaIl marito, ieri come ora spesso in giro per lavoro...
Adoro il marsala, lo metterei ovunque. E queste scaloppine del ricordo devono essere davvero squisite..
Un abbraccio!
Hai perfettamente ragione. Avere accanto qualcuno che ti capisca è la cosa più bella che si possa desiderare. Questo è per me un periodo particolare e la canzone di Morgan l'ascolto spesso. Un eccesso di lucidità che ti manda in totale smarrimento. Avere qualcuno che ti coccoli con una parola, un'attenzione o anche solo con qualcosa di goloso è un'autentica fortuna :)
RispondiEliminaVeramente appetitose :) Un bacione e un saluto affettuoso cara.
RispondiEliminaBuon week end
che delizia che hai prodotto tesoro, complimenti...
RispondiEliminaE' vero, la presenza di chi ti sta attorno è molto importante! IO con la prima non ho avuto modo di andare in crisi: problemi più grandi hanno occupato i miei pensieri! Ora è diverso, averne due è molto più difficile e le crisi di pianto vengono senza motivo ma per fortuna sono accompagnate a tanta gioia quando mi rendo conto di avere due angioletti ora accanto a me.
RispondiEliminaCOmplimenti per queste scaloppine così invitanti.
Hai proprio ragione, la presenza delle persone care, soprattutto nei momenti difficili, è fondamentale! Il mio post-partum non è stato dei più felici (2 mesi a letto con problemi a non finire) e senza il sostegno materiale e morale di marito e famiglia non so come avrei fatto...
RispondiEliminaTi rinnovo i miei complimenti, non solo per la ricetta, ma anche per il fatto che in questo momento difficile trovi il tempo e la forza per preparare queste prelibatezze!!! :o)
la cremina che crea il marsala è indescrivibile....deliziosa!!!
RispondiEliminaHai ragione... Chi ti sta intorno, è la miglior medicina... Buon sabato e complimenti per la ricetta
RispondiEliminaSu con la vita cara Aria..bisogno reagire abbiamo i bambini piccoli , loro ne risentono.
RispondiEliminae poi...adesso si sente profumo di vacanze e tutto ciò vuol dire ri-po-so.
Ottime le scaloppine avrai fatto felice il maritino.Un bacioe buona domenica.
Inco
Avere qualcuno accanto che ci capisce e ci aiuta a risollevarci senza giudicare è il regalo più bello che ci possa fare la vita!
RispondiEliminaHai accanto un uomo speciale!
Ora dovete avere tanta forza e reagire, per voi e per i vostri bambini, non ti conosco ma so per certo che tu ce l'hai! Nonostante tutto sei qui, a scrivere, a cucinare, a sfogarti...a dare forza ed ad aiutare gli altri...sei straordinaria!
Ti auguro tutto il bene di questo mondo!
Buona domenica a te e famiglia!
E' un eccesso di sensibilità, tesoro. Certe cose, non capitano a tutti. Ma alle persone che hanno più sfaccettature, più prospettive, più punti di vista di altri.
RispondiEliminaCi son persone che ricominciano un capitolo nuovo della loro vita, come se niente fosse. E altre che, invece, hanno bisogno di metabolizzare il cambiamento. Per sè e per gli altri. di fronte a certe scosse, in tutti i sensi, tutto vien fuori: il proprio vissuto, le proprie fragilità, i vuoti che si credeva di aver colmato e che si scopre che invece sono ancora lì. Poi ci si riprende, ovvio: persone come te sanno attingere da tanti serbatoi di affetto, come dimstra questo post in cui l'affetto scorre a fiumi- ed è un dare e un ricevere ininterrotto. Ed è lì che si ricomincia, da un'altra prospettiva, scoprendo che le nostre debolezze, se vissute nel modo giusto, possono diventare strumenti di forza. forse è questa, la lucidità della crisi: rendersi conto che siamo tutti fragili- ma che non per questo non ce la possiamo fare. E tu, lo sappiamo, ce la farai, anche questa volta.
Scaloppine perfette, come sempre
ale
Tra marito ed Elisa hai auto accanto due stupendi angeli custodi!
RispondiEliminaBuone ste scaloppine!
tuo marito ha avuto davvero una buona idea e la tua amica ti ha aiutato come solo le amiche sanno fare. Non devi pensare a quello che ora ti sembra lontano, ma a quanto ti ha donato con la sua presenza. :* non essere triste...
RispondiEliminaps queste scaloppine forse potrei provarle in versione veggie col seitan. Potrebbero anche venire bene, perchè la ricetta sembra davvero appetitosa.
Ciao cara, io sono stata molto fortunata e non ho vissuto né baby blues né depressione post-partum. E' molto importante avere qualcuno vicino che ti aiuti, ti sostenga, perché il dopoparto è un momento magico ma sconvolgente e gli ormoni giocano brutti scherzi. Meno male che accanto a te hai avuto due persone splendide come tuo marito ed Elisa! E poi sicuramente ci sarà stata la tua forza che ti ha aiutata a risollevarti e sono sicura che ti aiuterà anche adesso! :*
RispondiEliminaLe scaloppine sono buonissime: classiche e ben eseguite, ma anche con un tocco particolare dato dal burro di cacao.
Buona domenica! :)
Ciao! un piatto morbido e dal sapore delicato! una bella proposta per utilizzare i prodotti di questa stagione!
RispondiEliminabaci baci
delle scaloppine davvero molto speciali, avere in certi momenti degli angeli accanto vuole dire molto
RispondiEliminaIl tuo post mi ha commossa, grazie! E la ricetta è squisita, coccolosa, piena di ricordi d'infanzia, di dolcezza e di voglia di ricominciare.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Leggere il tuo post mi ha ricordato un pò della mia vita, la fortuna è avere vicino l'affetto di chi sa aiutarci e tirarci su, molto dipende da noi, e anche tu hai trovato in te la forza e le risorse così come lo stai facendo adesso.
RispondiEliminaUn abbraccio loredana
Cara Aria, purtroppo i momenti di crisi e di paura arrivano, ma, come arrivano se ne vanno, e ci lasciano più forti di prima! E per fortuna tu hai una bella famiglia che ti è vicina e ti ama!
RispondiEliminaChe belle le tue scaloppine, le preparerò per il mio fidanzato (nella nostra coppia il carnivoro è lui!)
Baci
E' vero, è importante avere vicino persone che ti comprendano senza che tu dica niente.. sono contenta tu le abbia avute..
RispondiEliminaE queste scaloppine? Buonissime =)