Ciao!!! Come avete trascorso Ferragosto?
Il mio è stato bellissimo, e pensare che di solito non sento questa festa...
ma ieri c'è stata l'occasione di un concerto in spiaggia, a Marina di Ravenna, all'orario dell'aperitivo:
cozze calde appena cucinate, cocktail e Perturbazione in riva al mare...
in prima fila, direttamente stesi sull'asciugamano, io, mio marito, Gioele e Anais...
quanto ho ballato, mi sono proprio divertita come non succedeva da tempo!
La musica è un ingrediente saliente della nostra famiglia, e quindi è proprio il caso di ripetere le parole dei Perturbazione
"Musica musa non smettere ti prego, senza ragione il tuo motivo ci salverà"
Ma ora parliamo di cucina, con una ricetta curiosa.
Tempo fa mi è stato chiesto di preparare le Pardulas, tipico dolce di Pasqua in Sardegna.
Il mio è stato bellissimo, e pensare che di solito non sento questa festa...
ma ieri c'è stata l'occasione di un concerto in spiaggia, a Marina di Ravenna, all'orario dell'aperitivo:
cozze calde appena cucinate, cocktail e Perturbazione in riva al mare...
in prima fila, direttamente stesi sull'asciugamano, io, mio marito, Gioele e Anais...
quanto ho ballato, mi sono proprio divertita come non succedeva da tempo!
La musica è un ingrediente saliente della nostra famiglia, e quindi è proprio il caso di ripetere le parole dei Perturbazione
"Musica musa non smettere ti prego, senza ragione il tuo motivo ci salverà"
Ma ora parliamo di cucina, con una ricetta curiosa.
Tempo fa mi è stato chiesto di preparare le Pardulas, tipico dolce di Pasqua in Sardegna.
Non conoscevo questo dolce e mi sono affidata a Ricette per Cucinare. Ho trovato questo dolce davvero particolare nella sua semplicità: il ripieno di ricotta freschissima e
il profumo donato ad esso dall'agrume e dallo zafferano lo rendono un
dolce delicatissimo e piacevole da offrire agli ospiti in questa
ricorrenza festosa.
Le Pardulas, questo il loro nome nel Campidano, si
presentano come piccole tortine dalla forma a stella di sei punte, che
all'interno di una base croccante e dal sapore abbastanza neutro
racchiudono un ripieno gustoso ed irresistibile. Il ripieno di questi
dolcetti può differenziarsi a seconda della zona della Sardegna nella
quale vengono preparate, in quanto ogni località ha elaborato la propria
ricetta, anche salata.
Si possono trovare Le Pardulas in una versione
dolce all'aroma di arancia, o di limone e, più rara, una versione con
uvetta. La fondamentale differenza è quella tra le pardulas, o casatinas, di
ricotta, delicatissime, e quelle di formaggio (formaggio fresco) che
hanno un sapore più deciso.
In rete vi sono tantissime ricette diverse che presentano anche un risultato finale differente : pardulas gonfie oppure più piatte, come le mie. Non ho ben capito da cosa dipenda.
Certamente qualche sardo che passerà di qui saprà spiegarcelo, avrà la propria versione e la propria critica da fare...ben venga, per questo ho pubblicato questo post: ogni suggeriemento
è ben accetto per migliorare e conoscere una tradizione più a fondo.
Ingredienti
1 kg di ricotta
300 g di farina
2 uova
25 g di strutto
100 g dizucchero
1 pizzico di zafferano
la bucci di un'arancia grattugiata
Preparare tutti gli ingredienti: ricotta, zucchero semolato, farina, uova, strutto, zafferano, un'arancia.
Grattugiare la buccia dell'arancia
Rompere le uova separando delicatamente i tuorli dagli albumi.
In una ciotola versare la ricotta, lo zucchero, i tuorli, la scorza d'arancia e un pizzico di zafferano e mescolare benissimo con un cucchiaio di legno per ottenere un impasto liscio e senza grumi.
In un'altra ciotola (meglio se con un'impastatrice) lavorate la farina con con due albumi, una cucchiaiata di strutto e un pizzico di sale.
Dovete ottenere un panetto liscio ed omogeneo, se dovesse servire aggiungete poca farina.
Stendere la pasta in sfoglie sottili, aiutandovi con la macchinetta apposita. Dovete ricavare delle strisce lunghe.
Con l'aiuto di un bicchiere o di un coppa pasta, ricavate dei cerchi di circa 8 cm di diametro dalle vostre strisce di pasta.
Posizionate su ogni cerchio una cucchiaiata di ripieno alla ricotta. Far aderire al bordo pizzicando ad intervalli lungo tutta la circonferenza per ottenere così una scatolina rotonda senza coperchio e piena fino all'orlo.
Preriscaldate il forno a 180°. Rivestite una leccarda di carta forno e posizionatevi i dolcetti.
Cuocere i dolcetti finché la parte superiore di ripieno non risulti dorata. Servire spolverizzati di zucchero a velo o spalmati di miele.
Grattugiare la buccia dell'arancia
Rompere le uova separando delicatamente i tuorli dagli albumi.
In una ciotola versare la ricotta, lo zucchero, i tuorli, la scorza d'arancia e un pizzico di zafferano e mescolare benissimo con un cucchiaio di legno per ottenere un impasto liscio e senza grumi.
In un'altra ciotola (meglio se con un'impastatrice) lavorate la farina con con due albumi, una cucchiaiata di strutto e un pizzico di sale.
Dovete ottenere un panetto liscio ed omogeneo, se dovesse servire aggiungete poca farina.
Stendere la pasta in sfoglie sottili, aiutandovi con la macchinetta apposita. Dovete ricavare delle strisce lunghe.
Con l'aiuto di un bicchiere o di un coppa pasta, ricavate dei cerchi di circa 8 cm di diametro dalle vostre strisce di pasta.
Posizionate su ogni cerchio una cucchiaiata di ripieno alla ricotta. Far aderire al bordo pizzicando ad intervalli lungo tutta la circonferenza per ottenere così una scatolina rotonda senza coperchio e piena fino all'orlo.
Preriscaldate il forno a 180°. Rivestite una leccarda di carta forno e posizionatevi i dolcetti.
Cuocere i dolcetti finché la parte superiore di ripieno non risulti dorata. Servire spolverizzati di zucchero a velo o spalmati di miele.
L'alzatina bianca la trovate nel reparto Casa Zalando
Tessuti Busatti
Ciao Aria capito proprio a caso?!
RispondiEliminaLe tue parduline sono proprio carine!
Per quanto riguarda la riuscita più o meno gonfia quello dipende dall'umudità della ricotta e per il fatto che insieme alla farina, nel l'impasto della ricotta, bisogna aggiungere della semola rimacinata. Mia nonna le preparava sempre per Pasqua e ne uscivano delle palle da tennis, bellissime e squisite, ma io proprio non riesco proprio a riprodurle uguali! :-( io le ho proposte nel blog!
Un bacio
allora vengo proprio a curiosare...grazie per i tuoi suggerimenti, le nonne sono imbattibili ;)
EliminaNon ho mai assaggiato questi dolcetti sardi ma alla vista dei tuoi mi hai fatto venire tanta curiosità!
RispondiEliminaBravissima Aria e buon we
la zia Consu
Ma che bello coccinella, un piacere sentirti così serena e felice! :) Sono contenta che tu abbia passato un buon ferragosto. Io sono.. 'pensierosa'. Ma passerà. Queste pardulas sono assolutamente graziose: l'uso dell'arancia, della ricotta.. mi ricorda un po' un dolce che amo, la sfogliatella frolla <3 Bellissime, delle piccole gocce di sole <3 Un abbraccio stella :)
RispondiEliminale adoro, mi ricordano alcune bellissime vacanze sarde di qualche anno fa...
RispondiEliminaUn bacione, sei stata bravissima, sono perfette!
Sono contenta per il tuo Ferragosto e anche per la ricetta di questa delizia che ho mangiato durante alcune vacanze in Sardegna.
RispondiEliminaBaci!
Bello il tuo ferragosto! Questi dolcetti li avevo assaggiati anni fa e sono contenta che mi hai riportato alla memoria il loro stupendo gusto! Bravissima!
RispondiEliminaUau ma eri a Marina? C'ero anche io.. cioè, c'ero il 14 sera e ci sono praticamente tutta l'estate.. vediamoci!!! E' stata una bellissima serata anche per me comunque! prendo un dolcetto che sa di sole e ti bacio <3
RispondiEliminasmuack:*
Che belle le serate estive trascorse cosi con tanto divertimento e buon umore e poi la musica é indispensabile anche per me tesoro come vivere senza!!! Non conoscevo questi dolcini cara ma sono una vera delizia, segno subito tutto!!! Un bacio e tanti tvbbbbb,
RispondiEliminaImma
Che carini questi dolcetti, li proverò sicuramente!
RispondiEliminaUn bacio
Letizia
Il mio ferragosto è stato all'insegna della pasta fresca!!! Rubo un dolcetto...troppo goloso!!
RispondiEliminaChe bei ricordi della Sardegna che mi hai riportato alla mente!!!! sigh sigh sigh!!!!
RispondiEliminasembrano dei piccoli soli incandescenti :) oltre che bellissimi mi immagino il che sapore!
RispondiEliminane avevo sentito parlare, visto foto, ricette ma mai assaggiate nè preparate, complimenti mi è venuta una voglia di vedere come sono,qualè il loro sapore, perchè il profumo è arrivato fino a me, sogno o son desta? Fantastici, buona serata
RispondiEliminaIo li conosco molto bene: sono sardissima.
RispondiEliminaE devo dire che la tua ricetta sembra proprio quella giusta.
Brava
ps: lo sai che in Sardegna si dice sei una pardula anche quando una ragazza è un pò cicciottella??? a me lo dicevano sempre:))))
ciao carissima amica come va?
RispondiEliminapassato bene il ferragosto?
Perfette e buonissimi questi pardulas, non li ho mai assaggiati, ma la ricotta è una garanzia.
Ti abbraccio a presto!!
Inco
Sei sempre meravigliosa
RispondiEliminaBuonissime, la mia colazione in vacanza :)!!! Il Ferragosto a casa in perfetto relax! Ciao ciao luisa
RispondiEliminaQuesti non li conosco proprio, ma mi ispirano tantissimo, come tutti i dolci sardi, e come tutti quelli a base di ricotta! Me li segno per Pasqua! :)
RispondiElimina