Non avete idea di quanto questo Primo Maggio sia stato rigenerante per me: una giornata all'aria aperta, nella tranquillità della campagna, la griglia accesa, gli amici di sempre, tante cose buone da mangiare, buon vino, risate e...ora che siamo più "grandicelli" (ma ce ne accorgiamo solo da qualche capello bianco perchè...in fondo ci sentiamo ancora ventenni!)
anche tanti ricordi e i saltelli dei nostri bambini, che vanno ad aggiungere un tavolo più piccino accanto al nostro abbastanza lungo!
Cosa c'è di meglio di una giornata che inizia in tarda mattinata, con una colazione-brunch fatta di aperitivi e stuzzichini, il pranzo lento ormai alle due del pomeriggio....e il buffet di dolci a metà pomeriggio...e ancora tante chiacchiere finchè non fa buio e freddo????
Niente, non c'è niente di meglio, ne sono fermamente convinta.
Forse nei piccoli paesi si ha la fortuna di crescere insieme, di sentirsi simili nonostante qualche anno di differenza e le diverse attitudini, forse quella noia che ci accompagnava perchè le opportunità non erano poi molte ci ha dato la possibilità di inventarci noi, le nostre possibilità...
infatti, ora che ci ripenso, il 1 Maggio l'ho quasi sempre trascorso a cantare nei concerti di paese o ad ascoltare altri gruppi che suonavano...
La musica era, per noi, un modo di evadere dalla routine che in fin dei conti poi ci piaceva pure:
il ritrovo sui giardini, davanti al bar, e i lunghi pomeriggi o sere a decidere cosa fare,
e spesso a non fare poi nulla....
Forse crescere dove c'è poco, e dove ti attornia una natura monotona ma al contempo incantevole,
semina dentro te una sorta di rispetto per quella stessa terra che da tempo immemore dona sostentamento a chi è stato bambino, poi uomo, e ha dato la vita a sua volta....
le stagioni proteggono quel seme, che un giorno matura insieme all'amore per quella terra.
Quando avevo 15 anni guardavo gli adulti anche un pò "schifata", pensavo che non mi sarei omologata, che avrei cambiato il mondo, sicuramente avrei "cambiato il mio mondo"
Ho lottato per vestirmi come volevo, atteggiarmi come volevo, soprattutto studiare quel che volevo....
Poi, terminata l'Università, ho fatto anche io i conti con la realtà.
Ho lavorato in un ufficio come segretaria, facendo esattamente quello che mi ero ripromessa di
NON fare mai quando andavo al liceo!
Ho tolto l'orecchino al naso, ho smesso di tingermi i capelli, di vestirmi con pantaloni a zampa di elefante e camicie a scacchi di flanella.
Ma non l'ho fatto perchè MI SONO OMOLOGATA, no.
L'ho fatto perchè ho trovato me stessa, la mia strada.
L'ho fatto perchè ho trovato me stessa, la mia strada.
Anzi, trovando me stessa ho smesso di omologarmi.
L'ho fatto perchè ho trovato il mio posto nel mondo "degli adulti"
ed è un posto dove ogni giorno lotto per cambiare un pò il mondo, il mio mondo, cercando di rispettare gli altri e di educare i miei figli a fare altrettanto.
Mi sono resa conto che il mondo non si divide in omologati o no (troppo semplice...e omologati a cosa, poi?), che si accettano sacrifici e compromessi (mai sleali) in nome di valori che diventano prioritari, perchè tirare avanti è piuttosto un pò più dura di
come me lo ero immagiata sui banchi di scuola,
come me lo ero immagiata sui banchi di scuola,
e mi sono pure resa conto, con anche un pizzico di delusione,
che certe cose sono impossibili da cambiare, forse non cambieranno mai,
(anche se dire questo mi fa sentire piuttosto vecchia).
Non per questo, però, ho smesso di sognare.
Ma quei giovani che hanno detto che "si divertono in mezzo ai disastri"
sanno cosa vuol dire sognare?
Forse io lottavo con mezzi ai loro occhi poco efficaci, come la musica...
Non incendiavo auto né rompevo vetrine in segno di disappunto, io lottavo con la mia penna sulla carta, la chitarra tra le braccia, la mia voce nell'aria e i miei pensieri custoditi
dentro a una testa che mi tenevo ben stretta sulle spalle.
C'è un netto confine tra il sognare un mondo diverso e non avere rispetto del mondo.
E questo non nega il diritto a manifestare per un mondo migliore.
Quel mondo migliore, chi distrugge non lo rappresenta.
Per un mondo migliore bisogna creare, non distruggere....ma creare e costruire
è fatica, è impegno, è sforzo del corpo e della mente....
e soprattutto del cuore.
Tornando a ieri, per il buffet di dolci io ho scelto questa torta, vista di sfuggita su una pubblicità che passava in Facebook, liberamente modificata perchè non ricordavo le dosi ed
estremamente peccaminosa, scioglievole, cioccolatosa,
come mi aveva chiesto lei, la mia amica più preziosa,
per la quale dovrò rifarla al più presto: non ne è rimasta una briciola!!!!
Ingredienti per uno stampo rettangolare
per la base
base: 250 gr di tarallucci (o altri biscotti secchi di qualsiasi tipo)
2-3 cucchiai di cacao
110 g di burro fuso
per la ganache
200 g di ciocco al latte
100 gr di ciocco fondente
200 g di panna
per decorare
fragole fresche
Tritare nel mixer i biscotti con il cacao, ridurli in polvere, unire il burro fuso, impastare e premere il composto nello stampo, facendolo aderire bene e compattandolo.
Posizionare lo stampo in frezeer.
Scaldare la panna in un pentolino, non farla bollire.
Versarci dentro il cioccolato spezzettato,
mescolando delictamente per farlo sciogliere completamente ed ottenendo una crema lucida
e golosa che....non dovete mangiare a cucchiaiate altrimenti non ne avrete a sufficienza!!!
Lasciare raffreddare, posizionare le fragole a piacimento, e riporre in frigorifero anche tutta la notte
Tagliare con un coltello ben affilato, come quello in foto, di Fiskars,
che assicura un taglio netto e perfetto della tarte, come in foto.
Gustatevi una fetta di paradiso, e illudetevi di vivere in un mondo dove
Costruire. Una parola che oggi sento più affine che mai. Come te, anche io ho tentato di dire il mio no al mondo da adolescente. Purtroppo le scelte fatte più che costruire, hanno portato a distruggere, me stessa, attraverso l'anoressia, le cui caratteristiche nei comportamenti ancora mi porto dietro, mentre fisicamente, per fortuna no. E ancora oggi, come allora, sento il bisogno di dire NO a chi mi vuole in un certo modo, chi desidera per me cose che ormai sento lontane. E oggi, a distanza di 8 anni, il mio No lo dico costruendomi un futuro diverso, che mi assomigli, che mi consenta di esprimermi al meglio. L'ho fatto attraverso il teatro, oggi attraverso la cucina. E chissà che non torni anche a teatro. Per ora sento così. E intanto corruccio la fronte a vedere lo scempio accaduto a Milano. Diritto di protestare per tutti, non a quel modo, però.
RispondiEliminaBellissima, morbida, deliziosa e tutto quello che voi !
RispondiEliminanno dobbiamo smettere di lottare per un mondo migliore, di dire no a cio' che non ci va, a dire no alla violenza, alla poverta' alla cattiveria, alla delinquenza,........perche' solo cosi' potremmo costruire un mondo migliore mia cara, io lotto tutti i giorni con i miei ragazzi disabili per i loro diritti non riconosciuti, tutti i giorni al lavoro per avere gli stessi diritti degli insegnanti lavorando nella scuola come educatore, ogni giorno con i miei figli insegnandoli ad essere bravi ragazzi........dobbiamo farlo tutti. Questa tarte e' stupenda, non pensavo fosse cosi' facile, la provero' presto!!!!Se invece dei tarallucci mettessi dei biscotti al cioccolato per la base?????Baci Sabry
RispondiEliminaCerto Sabrina! nella ricetta originale c'erano gli oreo, ma io non li avevo in casa! Un abbraccio!
EliminaL'HO PREPARATA OGGI, UN PO' MODIFICATA ED E' PIACIUTA MOLTO, QUANDO LA PUBBLICO TI AVVISO. GRAZIE. UN BACIONE SABRY
Eliminaciao cara volevo solo avvisarti che ho pubblicato oggi questa meraviglia riferendomi a te, grazie!!!!!baci sabry
EliminaGiovedì 30 Aprile sono andata ad un'udienza privata con Papa Francesco... nel suo meraviglioso discorso c'erano anche queste parole: "Tutto quello che noi abbiamo è dono puro, è regalo, è gratuito, è grazia. E questo non si compra, non si vende......" Le mie bimbe hanno avuto la fortuna di udire queste parole, di vedere da vicino quest'uomo SPECIALE.... e ne sono felice perché al mondo ci sono davvero troppe brutture.... troppo menefreghismo, troppa violenza gratuita e non. Dico sempre alle mie bimbe che nella vita è bello distinguersi.... non seguire la massa.... perché le persone che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo sono persone umili ma che hanno avuto la forza di cambiare le cose... .
RispondiEliminanon c'è giorno che spero prego e dico ai miei figli che dobbiamo pregare e avere fiducia in un mondo migliore e spero che ci sia nella loro generazione qualcuno che rivoluzioni il mondo in positivo ....
RispondiEliminache metta il buono e faccia tornare tutti i giovani più vicino a Dio e sopratutto farli sentire fiduciosi in se stessi e amarsi per quello che sono
questa tarte è un po' peccaminosa ma daltronde un pizzico di pepe in questo caso cioccolato ci vuole nella vita
un bacione
Ieri avevo le lacrime agli occhi nel vedere quanta violenza, quanta cattiveria, quanta rabbia...quanta ignoranza...nel vedere la nostra bella città ridotta così...nel sentire e vedere quei ragazzi in tv...io ho una figlia adolescente e non so quante volte parliamo di queste cose, del fatto che non si debba mai perdere la voglia di lottare per un mondo migliore, ma bisogna farlo certamente in altro modo...mai abbassarsi a tale livello.
RispondiEliminaLa tua tarte è uno spettacolo cara...baci grandi e buon fine settimana
Costruire è più difficile che distruggere, e essere responsabili delle proprie azioni non è una cosa scontata perchè tante persone (non solo ragazzi) rifuggono le responsabilità.
RispondiEliminaNon posso che essere d'accordo con te, e mi spiace tanto perchè di manifestazioni (per la pace, per una idea in cui credevo) ne ho fatte tante in vita mia, ma non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di distruggere qualcosa altrui.
La tartellette è fenomenale cmq, mi piacerebbe provarla. Solo una domanda: "tarallucci" sarebbero biscotti tipo intrecciati come una O con zucchero sopra? Perchè ho questa vaga impressione, ma io chiamo tarallucci quelli pugliesi salati piccoli e fatti col vino bianco. Non penso tu ti riferisca a quelli, non sono biscotti. :-(
Cara Zion, grazie delle tue parole sempre gradite. Per quanto riguarda i tarallucci intendevo i biscotti di una famosa Marca col mulino, sicuramente i tarallucci che intendi tu sono molto più buoni e genuini...ma per questa tarte van bene tutti i biscotti secchi! un abbraccio!
EliminaNon è questione di essere omologati, e', come dici tu, l'aver trovato il proprio posto, riuscire ad essere sereni per trasmettere questa gioia ai nostro figli e vederli crescere con dei valori e un educazione speciale che ci da tanta soddisfazione no? Un abbraccio e tanto complimenti per questa torta, questo stampo mi fa sempre un'invidia, devo assolutamente trovarlo! Baci!!!
RispondiEliminaHo ordinato oggi lo stampo su Amazon!!!!! :-)!!!!
EliminaCondivido in parte ciò che dici, i sogni che si hanno da adolescenti mi portavano fuori Italia in giro per l'europa, un lavoro totalmente diverso da quello che ho fatto per diversi anni, ma una vita che non avrei mai pensato potessi realizzare così bene.
RispondiEliminaLe delusioni vanno parte della vita, il detto che 'non sempre si possa avere tutto dalla vita' mi calza a pennello, ma è grazie a quelle delusioni che ho ritrovato me stessa, la mia forza e la mia tenacia, questo insegnerà ad un figlio, vivere ogni giorno in modo sereno, senza ledere il prossimo e se si ha la sfortuna di incontrare persone ipocrite, di voltare pagina il più velocemente possibile, senza che la delusione ti inglobi e non ti lasci più.
Arrivata a questo punto posso dire di non essere quasi mai stata omologata con la società o il prossimo, ho una mia entità e la tengo stretta, altrimenti non sarei la Vale che tutti conoscete.
Una crostata fuori dal comune, come te Aria!
Buona domenica.
Parole sagge..anche io pensavo di cambiare il mondo come tutti i giovani e combattevo in quello in cui credevo anche manifestando, ma in maniera pacifica e costruttiva. La violenza non fa cambiare nulla acuisce solo la separazione tra le generazioni, toglie il rispetto, colpevolizza anche idee che in fondo potrebbero essere giuste...ma indiscutibilmente come saggiamente dici tu costruire è molto più difficile che distruggere e per costruire bisogna sapere cosa si vuole per distruggere basta la rabbia.
RispondiEliminaMeravigliosamente libidinosa questa tarte <3
baci e buona domenica
Alice
Un dolce bellissimo ( adoro cioccolato & fragole..) ed una riflessione importante; il progresso non sempre porta miglioramenti, anzi spesso nelle rivoluzioni vi è una evidente regressione. Le proteste non sono più civili, non sono più mezzo per cercare un miglioramento e vantaggi per tutti, ma sfociano sempre più spesso in violenza gretta e fine a se stessa. E a questo punto tocca a noi ad insegnare ai nostri piccoli - la futura generazione di giovani - quali sono i valori in cui credere e per cui lottare, pacificamente.
RispondiEliminaTi abbraccio, con tantissima stima e affetto, come sempre :*
Da sempre mi annoia leggere, eppure ho divorato questo tuo post. Leggendolo mi sembrava che a scriverlo fossi stata io tanto condividevo ogni parola scritta. Anche io mi sento fortunata ad essere cresciuta senza troppe opportunità di svago e anche io non trovo giusto manifestare arrecando danni agli altri o alla cosa pubblica. Non credo più in un mondo migliore, ma credo che sia mio dovere educare i miei figli a rispettarlo e a rispettare gli altri.
RispondiEliminaIl dolce, che te lo dico a fare: è splendido!
le fragole che esaltano il cioccolato...gnam gnam!
RispondiEliminaComplimenti, a volte sono i piccoli gesti a cambiare il mondo!! E con questa delizia di sicuro il mio umore cambierà in meglio!!
RispondiEliminaCiao
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Un dolce raffinato proprio come te.
RispondiEliminaBelle anche le foto.
Buona serata
Arrivo qui per caso, perchè attratta dalla foto di questo meraviglioso dolce e scopro il tuo blog e la tua essenza nelle tue parole. sarò felice di tornare a fare un salto, appena avrò la possibilità di farlo :)
RispondiEliminaViviana