C'era una volta un bambino, molto povero chiamato Arlecchino, che viveva con la sua mamma in una misera casetta. Arlecchino andava a scuola e, per carnevale, la maestra organizzò una bella festa e propose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in maschera. I bambini accolsero l’idea con molto entusiasmo, parlavano dei loro vestiti coloratissimi e bellissimi. Arlecchino, solo, in disparte, non partecipava all’entusiasmo generale; zitto , zitto, in un angolino, sapeva che la sua mamma era povera e non avrebbe mai potuto comprargli un costume per quell’occasione! Ma agli altri bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste, così ciascuno di loro decise di portargli un pezzetto di stoffa avanzata dai loro costumi colorati. La mamma di Arlecchino lavorò tutta la notte, cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo abito di colori diversi. La mattina del martedì grasso, alla festa della scuola quando Arlecchino entrò in classe tutti lo accolsero con un fragoroso applauso perché il suo vestito, non solo era il piu' bello ma anche il piu' originale.
Oggi miei bimbi festeggeranno a Scuola, come molti altri bambini.
Sono felicissimi, e io per loro.
I miei si vestiranno da pirati, ma potevano scegliere anchetra tra Olaf ed Elsa, principe e principessa, e via dicendo...
Hanno la fortuna di avere tante possibilità, anche se penso che le fortune vere siano soprattutto altre, e non solo quelle di avere tante cose materiali.
Ho raccontato loro questa storia, che tra l'altro ricalcava la trama di un'altra che Anais aveva per compito, per spiegare loro che è sempre più importante avere degli amici che un gioco.
Perchè con gli amici si gioca anche senza niente.
Senza amici dopo un pò ci si stufa, anche se si hanno 1000 giochi
Senza amici dopo un pò ci si stufa, anche se si hanno 1000 giochi
Inoltre, ci tenevo al fatto che conoscessero almeno Arlecchino.
Non credo che nella loro classe qualcuno si vesta da Arlecchino, ma ai miei tempi Colombina, Pulcinella e Arlecchino andavano ancora alla grande.
E voi, da cosa vi vestivate da piccoli?
Io da fatina o principessa, è ovvio, ma questo ve l'avevo già raccontato....
Adoro i dolci fritti e adoro viziare con essi i miei amati quando arriva il Carnevale, poi li archiviamo ed è raro che ne mangiamo ancora durante l'anno.
Ma le tradizioni vanno rispettate, e quindi oggi, Krapfen per tutti.
Li ho visti da Stefania e da Federica e allora mi sono buttata...e ho fatto bene....
Buttatevi anche voi, che è morbidooooooo!
Li ho visti da Stefania e da Federica e allora mi sono buttata...e ho fatto bene....
Buttatevi anche voi, che è morbidooooooo!
WOW KRAPFEN
da Bread, Cake, Doughnut & Pudding di Justin Gellatly
da Bread, Cake, Doughnut & Pudding di Justin Gellatly
Ingredienti: per 20 krapfen
per l’impasto
500g di
farina forte (io ho barato, ho usato una 00)
60g di
zucchero
10g di sale
fino
150g di acqua
a temperatura ambiente
15g di
lievito di birra fresco (io 3 g di lievito di birra secco)
4 uova
scorza grattugiata
di mezzo limone (io vaniglia)
125g di burro
morbido, a temperatura ambiente
per la cottura
2 litri di
olio di semi di girasole (io olio d'oliva Dante)
per la finitura
zucchero semolato
Mettete tutti
gli ingredienti dell’impasto, burro a parte, nella ciotola dell’impastatrice.
Attaccate il
gancio a foglia e fate andare per 8 minuti a media velocità o fino a che l’impasto
si stacca dalle pareti della ciotola formando una palla.
Spegnete l’impastatrice
e fate riposare la pasta per un minuto.
Montate il
gancio a uncino e ricominciare a impastare a media velocità aggiungendo il
burro poco alla volta fino a che è tutto incorporato. Una volta fatto questo
passaggio alzate la velocità al massimo e impastate per 5 minuti, fino a che l’impasto
è lucido, liscio e molto elastico.
Lasciate l’impasto
nella ciotola, coprite con un panno umido e fate lievitare fino al raddoppio
(tra i 60 e gli 80 minuti). Passato questo tempo sgonfiate l’impasto, coprite
nuovamente con il panno e mettete in frigo 12 ore o tutta la notte.
Il giorno
dopo tirate fuori l’impasto dal frigo e dividetelo in 20 pezzi da 50g circa, formate
delle palline lisce e leggermente schiacciate e disponetele su una o più
placche coperte da quadratini di carta da forno, lasciando un po’ di spazio tra l’una e l’altra in modo
che non vengano in contatto durante la lievitazione.
La ricetta prevede che si facciano lievitare ancora 4 ore, ma i miei dopo un'ora e mezza erano pronti.
Ho portato l'olio a temperatura e ho buttato i bomboloni con la carta, sollevandoli delicatamente, quando li girate la carta si staccherà da sola e in questo modo non li toccherete compromettendo la lievitazione.
Scolateli su carta assorbente, ma non sono per nulla unti, rotolateli nello zucchero semolato e farciteli a piacere con marmellata di albicocche o crema pasticciera.
Buongiorno cara! Io da piccola mi vestivo sempre da damigella, con dei vestiti pomposi e vaporosi. Ricordo che a scuola facevamo a gara a chi aveva il vestitino con il cerchio più largo! Mia figlia ama vestirsi da principessa invece. L'anno scorso Merida e quest'anno principessa. Peccato solo che sia influenzata ed anche oggi si rimarrà in casa.
RispondiEliminaGolosi questi krapfen
Uhuuu quanti bei ricordi ,i miei vestiti erano tutti cuciti da mia mamma e c'era anche quello di Arlecchino con la Gonnellina poi da spagnola,damigella,coccinella ecc ecc .. Sai che li avevo visti anche io da Stefania e mi avevano colpito devo provare a farli mia sorella fa la voglia!! ciaoooooo
RispondiEliminaIo mi vestivo sempre da fatina, ma non mi piaceva per nulla....solo che quello passava il convento!
RispondiEliminaRicordo la bacchetta in plastica con tante stelle filanti dorate che scendevano, lunghe lunghe...
Ottimi questi krapfen, e che fortuna i nostri figli...adesso hanno quello che vogliono, anzi di più!
Buonissima giornata. bacioni
Ma che bello, sto rivalutando una festa che da piccola mi metteva sempre molta tristezza, però adesso nel vedere la gioia negli occhi dei miei piccoli, nel cucinare tutti insieme questi dolci, nel lanciare coriandoli e stelle filanti mi sento veramente felice! Come quando oggi ho aperto la tua pagine e letto questo bel post al sapore di krapfen! ;)
RispondiEliminaIo adoro i vestiti da principessa e damina ma ahimè i miei sono due maschietti quindi il rosa ed i fronzoli per carnevale non ci sono mai infatti i miei si sono vestiti da medico e l'altro da sceriffo:-)!!!!Questi krapfen sono il modo migliore per festeggiare questo martedi grasso che ci ha regalato tante golosità e tu ne hai preparate di favolose in questi giorni!!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaQuasi quasi oggi mi dedico alla frittura anche io dopo aver visto i tuoi splendidi Krapfen ! ^_^
RispondiEliminaSAI CHE HO CHIAMATO I MIEI BIMBI PER LEGGERE LORO LA STORIA DI ARLECCHINO CHE NON CONOSCEVANO???SI' PERCHE' ORA CI SI VESTE DA WINX, PIRATI, STREGHE, FATINE,SUPER MARIO, BATMAN, MA LE CLASSICHE MASCHERE NNO SI VEDONO PIU', CHE PECCATO PERDERE LE TRADIZIONI, MA LE TRADIZIONI DEI DOLCETTI A CARNEVALE, NO, QUELLA DEVE RIMANERE, ALLORA DOLCI PER TUTTI, SCAMBIAMOLI, ASSAGGIAMOLI TUTTI, SONO TROPPO BUONI!!!!BACI DOLCISSIMA AMICA...... DA SABRY
RispondiEliminagolosissime,buon carnevale cara
RispondiEliminache spettacolo,sono invitantissimi!!
RispondiEliminaSono fantastici e sono davvero felice che ti siano piaciuti!!!
RispondiEliminaSono troppo WOW!!!! :D
senti, io sto facendo una dieta e questo post non lo lego! NON LO LEGGOOO!!!
RispondiEliminaT.T piango perchè vorrei tanto provarli...sigh sigh sigh
consiglio di provare la #farina #biologica di #GreenEat in #vendita #online s http://greeneat.eu
RispondiEliminaio da piccola volevo solo damigelle e principesse, invece con Sara abbiamo passato di tutto dalle principesse alle streghe, ai personaggi dei cartoni fino ad arrivare ad Harry Potter...questi krapfen li proverò anceh se carnevale è passato sono sempre perfetti per una colazione domenicale di supercoccola!
RispondiEliminabaci
Alice
Ciao Aria noi niente fritti (i tuoi sono da rubarli al volo) ma siamo ancora in tempo visto che qui si festeggia il carnevale ambrosiano fino a sabato ;)...anche se oggi a scuola il mio nanetto non ha potuto partecipare alla sfilata per via dei virus che ancora girano uffa!!!
RispondiEliminaBellissimo il tuo Olaf ;)!
Anch'io mi vestivo da fatina ma non e' una festa che mi ha mai fatto impazzire!!! Buona serata Luisa
Che bella storia, semplice ma che insegna sempre tanto.. Da ascoltare con uno dei tuoi krapfen in mano!
RispondiElimina:)
Hanno un aspetto delizioso. Io mi butterei pure ma proprio non riesco....il fritto mi fa paura....e allora me lo godo in giro nei vostri blog.
RispondiEliminaDa piccina anche noi vestivamo con la classiche maschere, ricordo che alle elementari facemmo una festa in 4a e mi travestì da una principessa asiatica.
In verità da piccola, così anche da grande, ho festeggiato poco, ricordo alle medie indossai un abito da fantasma e un'altra volta da ragazzaccia, mentre anni fa io e mio marito ci vestimmo da Barney e Betty mentre mio fratello e sua moglie da Fred e Wilma, fu divertente.
ciao!
RispondiEliminaio i krapfen li mangio solo quando vado in vacanza in Trentino, li adoro, ma non riesco mai a farli...
Proverò così come hai fatto tu...
Bel post e bel blog... mi sono appena iscritta! (n.1256)
Ho da poco aperto anche io un blog, vuoi passare a dargli un'occhiata?
www.luisanapolitano88.blogspot.it