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giovedì 3 maggio 2018

Brisèe di farro integrale con ripieno di asparagi e ricotta


Oggi un amico mi ha fatto riflettere su quanto sia bella la pioggia e su quanto sia triste lamentarsi sempre di essa, perchè ci bagna, perchè ci coglie alla sprovvista, perchè rallenta il traffico, perchè ci intralcia. Ma intralcia cosa? Intralcia i nostri piani, la nostra frenesia, il nostro bisogno di concludere qualcosa, perchè il tempo per noi adulti è denaro. Ma per i bambini, cos'è il tempo? Non è forse la libertà che abbiamo perso? Non vale essa molto più del denaro?e i bambini... come la vedono la pioggia? Forse il mio amico ha ragione, siamo noi adulti ad avere l'ansia di controllare sepre tutto....è un'ansia che ci portiamo dentro insieme alle scadenze, agli obiettivi da raggiungere, a tutte quelle mete che ci vengono imposte e che un giorno, senza che noi ce ne rendiamo conto, ci trasformano da bambini in adulti, con tutto il carico di responsabilità e pensieri che ne conseguono.
In fondo, da bambini, sognamo un pò tutti di diventare presto grandi, convinti di acquisire una libertà di movimento e pensiero che in realtà cela imposizioni ben più grandi e schiaccianti di quelle che viviamo da bambini.

Da bambini abbiamo davanti a noi tempo, promesse di felicità, meraviglia. Ma da grandi? Io non lo so se sono "grande", so per certo che a volte il peso delle cose mi schiaccia lo stomaco, ma so altrettanto bene che non riesco più ad essere una bambina, forse non lo sono nemmeno mai stata. Ho sempre vissuto protesa in avanti, sentendomi "troppo grande" per lasciarmi andare, e forse a volte ho fatto pure male. Ma sono fatta così.
Riesco ancora a stupirmi, tuttavia, sebbene mi renda conto di lamentarmi subito, appena qualcosa "intralcia" i miei piani. 

Sarebbe bello avere tempo, un tempo lento, per metabolizzare, studiare, sognare...per non prendere scelte affretate che forse qualcuno ha già fatto per noi. Non c'è più schiavo di chi si crede libero senza sapere di non esserlo....perchè in fondo chi non è schiavo del tempo, delle regole, di meccanismi che ci fagocitano anche se cerchiamo di resistervi con tutti noi stessi? Mah, sto delirando....guardo il cielo fuori e con l'altro occhio tengo sotto controllo l'orario. Poi il telefono. Notifiche piacevoli e meno. 

Pochi sono i giorni in cui ci si può svegliare al ritmo della natura, quasi sempre ci svegliano forzatamente macchine che noi stessi abbiamo progettato per sovvertire una legge naturale.
Regole, regole da osservare. Per poi desiderare di scamparle, per poi trovare una nostra via di fuga. E il tempo corre, e i mesi pure, e la natura fa il suo corso...e la Primavera è per fortuna ancora quel periodo pazzerello in cui le nuvole si alternano al sole così come i pensieri luminosi e nebulosi nella mia mente ora....e per fortuna la pioggia porta nutrimento alle piante...e l'orto ci regala beni preziosi, come gli asparagi...e tutto prende senso, nel cerchio naturale della vita dove la pioggia, così come i giorni sereni, ha il suo posto meritato tra le meraviglie da cui siamo attorniati e che non dovremmo mai dare per scontate.

Ieri ho visto questa torta salata qui, e ho voluto subito provarla, con qualche leggera modifica.

Ingredienti per la brisèe

g. 150 di farina integrale di farro
g. 100 di farina tipo 1
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato
g. 50 di olio extravergine di oliva
g. 100 di acqua fredda
per il ripieno:
500 g di asparagi
250 g di ricotta
sale, pepe
olio extravergine di oliva
brodo vegetale
per guarnire:
punte di asparagi
pecorino
Preparazione:
Private gli asparagi della parte finale più chiara e dura. Tagliate le punte e il resto a rondelle. In una larga padella con dell'olio, mettete le punte e i tocchetti di asparagi e cuocete finché non saranno cotti ma ancora sodi. aggiungendo man mano brodo vegetale. Tenete da parte un pò di punte di asparagi per guarnire e frullate il resto. Versate gli asparagi e la ricotta in un frullatore e frullate fino ad ottenere una crema. Salate e pepate. .
Preparate la base: Nella planetaria mettete tutti gli ingredienti ed impastate fino a che il composto si staccherà dalle pareti, dopodiché trasferite in firgorifero per un'ora. Dopo il riposo, trasferite su un piano e stendete l'impasto sulla carta forno, adagiatelo nello stampo imburrato e infarinato, compresi i bordi e bucherellate la superficie.
Versate la crema di asparagi, decorate con gli asparagi tenuti da parte e il pecorino sulla superficie e infornate in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti finché non la vedrete leggermente dorata.
 


4 commenti:

  1. Un post meraviglioso, perfettamente in linea con i miei pensieri, le mie riflessioni e il mio stato d'animo attuale... non potevi trovare parole migliori per descrivere l'insensatezza e la forzatura dei meccanismi del nostro mondo di adulti, meccanismi ai quali tuttavia è quasi impossibile sfuggire. La torta sembra altrettanto buonissima, ma mi godo di più il piccolo conforto dato dal trovare un umore chiaroscuro e pensieri simili ai miei. Un abbraccio!

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  2. Sono sempre al top queste torte salate, spesso salva cena che mette d'accordo tutti !

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  3. Quando mi prende la frenesia quotidiana mi fermo a riflettere e, cercando di rallentare, penso a vivere ogni attimo di quello che sto facendo. Fino a poco tempo fa mi alzavo la mattina con mille progetti da portare a termine, sai le tante cose quotidiane, poi di sera mi rammaricavo di non aver fatto tutto. Ora ho cambiato modo di fare: ho sempre tante cose da fare durante il giorno, ma di sera poi penso a quello che sono riuscita a fare e mi sento soddisfatta così, perché in fondo ho fatto tanto.
    Buona la crostata rustica.

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  4. une quiche appétissante c'est la saison des asperges c'est beau et c'est bon
    bonne soirée

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Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani