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lunedì 6 marzo 2017

Treccia al burro: butterzopf



Oggi vi propongo la treccia al burro, un lievitato di origine svizzera che ha un gusto neutro e delicato, che ben si sposa con il dolce e con il salato.

Non so da voi, ma dalle mie parti è già esplosa la Primavera: il giardino dei miei nonni è già tempestato di profumate viole e candide margherite ed ogni volta che ci rimetto piede torno bambina, e riesco a sentire forti le emozioni di quando giocavo sola nell'erba, in lunghi pomeriggi infantili. 
E insomma, rinasco.

Avevo molto tempo per me, da bambina, al contrario dei miei figli oggigiorno: frequentavo la scuola solo al mattino e, al pomeriggio, terminati i pochi compiti, giocavo a pallavolo contro il muro di casa, oppure inventavo giochi con foglie e fiori, e ancora mi incantavo a guardare le forme delle nuvole che cambiavano velocemente nel cielo e stimolavano i miei pensieri ed il mio lusso di potermi liberamente annoiare.

Ero molto libera, e potevo andare a passeggiare sola a piedi nel quartiere, ed anche raggiungere la ferrovia con la mia bicicletta e scoprire lungo l'argine insetti, piante, fiori selvatici.
Il mio passatempo preferito era leggere: adoravo andare in biblioteca e scegliere un libro, che divoravo stesa in giardino su una coperta colorata fatta a mano ad uncinetto dalla mia bisnonna.
Quando riprendevo la bici per andare a riportare il libro già letto, l'arcigno bibliotecario insinuava il dubbio che io non leggessi davvero i libri che prendevo in prestito....invece solo io so quanti libri ho letto per smorzare la solitudine che mi avvolgeva!

Quando non leggevo cantavo. E ricordo in particolare un periodo in cui solevo cantare 
"I giardini di Marzo" di Battisti. Ricordo che la mia vicina mi ascoltava rapita e mi faceva i complimenti: avevo già una bella voce e un modo personale di cantare e, soprattutto, mi piaceva cantare belle canzoni che imparavo grazie a mia madre.

Ogni volta che torna Marzo mi viene in mente questa canzone. E rivedo i suoi vestiti. Tra i quali uno bellissimo nero con i fiori non appassiti. Un tailleur fatto da mia zia Catia che le stava benissimo. Pensavo a lei allora e penso a lei anche adesso, mentre canto quella canzone che pare essere il riassunto della sua storia d'amore con mio padre.

Da bambina sognavo il momento in cui anche io, una volta diventata una giovane donna, avrei vissuto un nuovo amore a Marzo. Ed è stato proprio così, la Primavera mi ha portato quello che sognavo. E non posso non amare questa stagione, quando i giardini si vestono di nuovi colori.

Una treccia al burro sul tavolo, la luce che entra timida dalla finestra, 
un mazzo di fiori ad abbellire la stanza, ed è già...quasi Primavera.
Vi consiglio di prepararla nel week end :)


Ingredienti

250 g di farina manitoba
250 g di farina 00
5 g di lievito di birra secco
70 grammi di burro di ottima qualità
1 cucchiaio di zucchero
1/2 cucchiaio di sale
300 g di latte

Per la superficie:
1 uovo
latte


Setacciare le farine nella planetaria. Unire il lievito sciolto nel latte leggermente tiepido con lo zucchero.
Una volta sciolto versarlo al centro della fontana.
Iniziare ad impastare, poi unire il burro morbido, facendo incordare, unire il sale e se dovesse essere necessario unire altra farina al fine di ottenere un impasto liscio.
Mettere a lievitare l'impasto fino al raddoppio.
Riprendere l'impasto e dividerlo in due cordoni abbastanza lunghi, quindi iniziare ad intrecciarli sovrapponendoli. (La vera treccia di Berna ha un intreccio più complesso ma io ho molto semplificato!)
Rimettire a lievitare per altri 30 minuti circa sulla leccarda del forno ricoperta da carta da forno.
Preparare il mix per spennellare la superficie battendo l'uovo con il latte.
Spennellare la treccia ed infornare in forno preriscaldato per circa 35 minuti a 180°


 Per la versione dolce a colazione, 
vi consiglio una fetta di treccia al burro spalmata di FiordiFrutta Arance Amare Rigoni d'Asiago.





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16 commenti:

  1. Un post ricco di ricordi e di poesia.... E' vero eravamo più liberi e c'erano molti meno pensieri, io andavo a fare le casette sugli alberi con i ragazzi del vicinato oppure giocavamo fino all'imbrunire senza che nessun genitore si preoccupasse dei 10 minuti di ritardo ma ora purtroppo non è più così...
    Una treccia meravigliosa e perfetta per quella golosa marmellata! Buon sabato cara Aria

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  2. Come sempre leggere i tuoi post è così emozionante...vorrei poter anche io riuscire ad esprimere a parole il mondo che ho dentro, anche se non è sempre facile...
    Questa treccia, che dirti....è un capolavoro!
    Buon sabato cara

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  3. Margherite viole e narcisi addobbano il mio giardino e in questi giorni grigi e piovosi rallegrano molto , i bambini di oggi purtroppo hanno poco tempo libero poco tempo secondo me per essere bambini hanno 1000 impegni oltre la scuola e secondo me non va molto bene ma ognuno e libero di far come meglio crede .
    Trovo la tua treccia molto bella e invitante , una domanda tu negli ingredienti hai scritto 250 g manitoba 250 g di 00 poi 500 di farina non capisco di che tipo sono i 500 o se con 500 GR intenti solo il tot delle due farine , perche mi sembra un po tanto in tot 1k di farina ma magari mi sbaglio

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    1. Carissima, è stato un mio errore, ma l'avevo già corretto, continui a vederlo? Prima avevo messo 500 g di farina generici, poi ho voluto specificare che 250 g erano preferibili di manitoba, quindi 500 g in tutto ;) Un abbraccio!!!!!

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    2. Ok ora vedo la correzione grazie
      Buona domenica☺

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    3. Scusami ancora, la stanchezza gioca brutti scherzi....

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  4. Un'altro lievitato fantastico, complimenti Aria!!!!

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  5. Applausi! E poi stai usando la mia confettura preferita in assoluto: arance amare, wow.

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  6. Un post pieno e emozionante e soprattutto goloso con questa deliziosa treccia...brava Aria..
    Lia

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  7. Carissima Aria sai che in quanto hai scritto mi sono rivista io bambina? (gli anni sono gli stessi in quanto ricordo che siamo coetanee;).
    Anch'io,come tutti i bimbi di allora avevo tanto tempo libero!Frequentavo la scuola solo la mattina e il pomeriggio ,terminati i pochissimi compiti mi dedicavo ai miei passatempi preferiti:leggevo anch'io tantissimo,la lettura era la mia principale passione,giocavo in cortile con i cagnolini dei miei zii,talvolta li portavo io stessa a passeggio,inventavo giochi in cui davo sfogo alla mia grande fantasia,sia da sola che quando mi ritrovavo con le amichette,insomma...si trattava di anni speciali in cui i bambini avevano tutto il tempo del mondo per essere bambini e godersi l'infanzia (com'è giusto che sia...).
    Ritengo infatti che,trattandosi di un periodo che non tornerà mai più e' bene goderlo e viverlo al meglio,in modo felice e spensierato.Oggi al contrario i bambini sono super stressati da un'infinità di impegni,montagne di compiti..e il tempo libero e' pochissimo.Questo non mi piace perché secondo me non è giusto non far vivere loro l'infanzia come noi abbiamo avuto fortuna di fare!Sarebbe bellissimo tornare indietro....
    Ti faccio i miei migliori complimenti per questa golosissima treccia dall'aspetto meravigliosamente invitante,non puoi immaginare quanto la vorrei domani a colazione,sicuramente è di una bontà unica,bravissima come sempre Aria:)).
    Un bacione e buona domenica:)).
    Rosy

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  8. Qui la primavera ha fatto solo finta di arrivare, sono due giorni che stiamo di nuovo con freddo e pioggia....però questo lievitato mi piace molto, è perfetto per le calme colazioni domenicali!
    baci
    Alice

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  9. E' proprio una meraviglia questa treccia tesoro cosi soffice e gustosa e anche qui gli alberi cara sono in fiore e non vedo l'ora che arrivi la primavera!!!Un bacione grande,Imma

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  10. Questo racconto di vita vera, così romantica e forte ha alleviato la mia solita tristezza della domenica sera.. quando mi sembra di dover lasciare la bellezza per ributtarmi nella odiosa vita frenetica di questo tempo e di questa città.. Anche io penso spesso alla mia infanzia, alla noia che spesso avvolgeva i pomeriggi.. quanto mi manca, quanto mi manca avere così tanto tempo libero da non sapere cosa fare..Forse dovrei soltanto impegnarmi a cambiare un po' questa vita! Magari parto dalla tua ricetta per fermarmi un po' qui con te ;)

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  11. Bella da vedere così lucida, morbida e divina se gustata con la marmellata di arance amare come hai suggerito tu, io l'adoro! Un abbraccio

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Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani