Home

mercoledì 31 maggio 2017

Pasta di lenticchie alle verdure di stagione e curry


Ed eccomi qui, in questo ultimo giorno di Maggio, 
tornata in modo più stabile sulle pagine del mio Blog.
In effetti in questo mese ho un pò abbandonato la cucina e mi sono lasciata travolgere da eventi e feste varie: partendo dalla Confessione della mia bambina, passando per un festival musicale, poi i concerti di Frabìncesco Renga ed Ernal Meta, e infine il rinnovo delle nostre promesse di matrimonio, dieci anni dopo, e diversi momenti conviviali con amici e parenti per  festeggiare al meglio questo traguardo, che per noi è solo un punto di partenza.
Maggio è sempre stato il "mio" mese: quello che profuma di gelsomino e du rose, le stesse 10 rose che formano il bouquet per questa nostra ricorrenza e che abbiamo "fermato"per sempre in uno shooting fotografico nello stesso posto dove abbiamo scattato le foto del nostro matrimonio, ma questa volta con i nostri bambini.
Le rose che si spargono a petali lungo la strada percorsa dalla processione, così come facevo da bambina con mia nonna.

E' stato davvero un mese intenso, in cui ho scelto con cura tutti i dettagli: abiti, trucco, scarpe, bomboniere, piatti dei vari  menù ....
 insomma, come potete immaginare, tra preparativi e feste, sono stata davvero molto impegnata e poco propensa a cucinare e mio marito, in questo periodo piuttosto lungo senza dolci e piatti elaborati ha perso quasi 5 kg!!!!
Tra le poche cose che ho cucinato ...di nuovo ho sperimentato questo pimo piatto, con verdure di stagione ma soprattutto...con pasta di legumi.

La pasta alimentare è ricavata, in tutte le sue forme, da farina e acqua. Quella secca cui siamo abituati è ottenuta, come si sa, da semola di grano duro ma ci sono molte varietà che usano farine diverse: di grano tenero (è il caso della pasta fresca all'uovo), di grano saraceno, integrale, di farro e così via.
Negli ultimi tempi, poi, complice l'aumento delle intolleranze alimentari, diversi pastifici hanno iniziato a sperimentare farine senza glutine, dal riso al mais. Ed è su questo filone che si innesta la pasta realizzata con il 100% di farina di legumi, quasi sempre di provenienza biologica.
Questa volta ho testato la pasta di lenticchie, dal bel colore arancione che acchiappa l'attenzione dei bambini e, devo ammettere, anche il palato.

Ecco come l'ho preparata.

Ingredienti per 4 persone 

300 g di pasta di lenticchie
olio extravergine
5 asparagi
1 zucchina
1 carota
1 piccola melanzana
una manciata di pomodorini
un punta di curry

Procedimento

Lavare tutte le verdure e tagliare la zucchina, la melanzana, la carota e gli asparagi a tocchetti.
In una casseruola versare 4 cucchiai di olio evo e far saltare le verdure, che andrete poi a regolare di sale.
Lasciate cucoere a fuoco vivace aggiungendo poca acqua se serve.
Solo verso la fine della loro cottura unire i pomodorini tagliati a metà e infine il curry.
Quando la pasta è pronta, cotta nel modo tradizionale, scolatela e conditela direttamente nella casseruola.
Versate nei piatti e servite.


martedì 30 maggio 2017

Le flan Parisienne



Ciao Diego,
riflettevo sul fatto che non mi hai mai chiesto di sposarmi, almeno non prima che te lo chiedessi io....anzi prima che ti pregassi sarebbe corretto dire, perchè ti sei fatto desiderare per 8 lunghi anni...però, se torno indietro con la memoria di 18 anni, a quando ti ho visto per la prima volta scendere dal palco di una manifestazione musicale con la tua chitarra in braccio, e penso alle parole che mi hai detto per presentarti (Sei tu la supercantante?) beh, è evidente che è quello il momento in cui ci siamo scelti, o che l'amore ha scelto noi, ed è stata certamente la musica a guidarci.
Quante canzoni sono nate in sala prove prima ancora che ammettessimo a noi stessi che volevamo darci un'opportunità.

La nostra è una piccola storia tra milioni di storie, basata sulla stima reciproca, sul rispetto, la lealtà e soprattutto sulla complicità.
Ci siamo guardati in mezzo tra tanti e abbiamo intuito che lo stesso destino non ci sarebbe capitato mai più. E allora ci siamo presi per mano, e abbiamo iniziato a passeggiare insieme.
L'amore che mi hai dato è così grande che con me lo porterò per le prossime vite, e anche lì, ne sono certa, ci ritroveremo per sempre.

Sono stati 18 anni insieme inspiegabili persino a noi stessi,  scintillanti e densi di emozioni, e 10 anni di matrimonio fugaci e meravigliosamente intensi, nei quali abbiamo sperimentato la grazia di poter essere genitori di due creature splendide.
Io, a questo sogno, non saprei chiedere di più. E allora a questa Vita voglio dire semplicemente GRAZIE, per avermi condotto sotto quel palco, per avermi dato il coraggio di essere felice e di aver trasformato la paura in amore. Ma anche grazie per quello che mi ha tolto, perchè mi ha fatto capire che nulla è scontato. Per tutto il dolore che mi ha fatto provare, perchè senza di esso non saprei che sapore pieno ha la felicità. E grazie per a te per avermi dato tutto, per avermi amata con i miei difetti, senza mai cercare di cambiarmi un solo istante, per non volermi diversa da quello che sono, per non aver mai detto o mai dimostrato una volta di essere stanco.
Per la tua determinazione nell'essere andato contro tutti pur di avermi, per la fiducia che mi hai dato scavalcando i pregiudizi di tutta la gente che mi giudicava senza sapere, per la purezza con cui hai voluto conoscermi senza mai fare domande, ma vivendomi, minuto dopo minuto, in tutti questi 18 anni di noi. Mezza nostra vita insieme.

Grazie per consolarmi, per proteggermi, per incoraggiarmi, per sostenermi, per alleggerire i miei sforzi ogni volta che ti è possibile. Grazie per non avermi mai denigrata agli occhi di nessuno, in particolar modo davanti agli occhi dei nostri figli.
Grazie per aver fatto pazzie per me, tu che sei la persona più equilibrata che io abbia mai conosciuto. Grazie per averle fatte quando mai me lo sarei aspettata, grazie per avermi stupita e per continuare a farlo, grazie per la tua infinita pazienza.
Ma soprattutto grazie per non avermi mai fatto promesse, e per averle mantenute tutte.

Grazie per i nostri primi 10 anni da marito e moglie, che sembrano 10 minuti dal gran che sono volati via veloci, ma che sono indelebili perchè intrisi di noi, delle nostre debolezze e delle nostre forze, ma soprattutto di quella musica che suona dentro di noi e che solo noi riusciamo a sentire.
E sì, per rispondere alla tua curiosità, quando ci siamo conosciuti...penso di poter dire con certezza che si, sono proprio io quella supercantante ;)

Per festeggiare questo traguardo ho scelto un dolce francese...perchè la Francia mi ricorda l'amore e ho tanti ricordi insieme a Diego che mi legano a questo posto.
La ricetta viene da qui, Starbooks-

 
 Ingredienti 
(Per una tortiera da 24 m di diametro, bordo alto)
io ho dimezzato le dosi per uno stampo di 20 cm

Per la brisé all'amido
225 g di burro, tagliato a cubetti freddi di frigorifero
250 g di farina per dolci (io Mix per dolci Nutrifree) *
50 g di fecola di patate *
3g (o 1/2 cucchiaino) di sale
30 g (o 2 e 1/2 cucchiai) di zucchero
15 g (o 2 e 1/2 cucchiaini) di tuorlo d'uovo
55 ml (o 4 cucchiai) di latte

Per la crema
315 g di zucchero
1 pizzico di vaniglia in polvere (da NON confondere con la vanillina!!!) *
130 g di amido di mais (oppure, meglio, di polvere per crema, che poi sarebbe un mix di amidi e vaniglia in polvere) *
1 cucchiaino di estratto di vaniglia *
160 g di uova sbattute (io esattamente 3 uova grandi)
60 g di tuorli  (io esattamente 3 tuorli di uova grandi)
1300 ml di latte parzialmente scremato (vedi nota)
20 g di burro 


Preparate la brisé
Nella ciotola della planetaria munita di foglia mettete il burro freddo a cubetti, la farina, la fecola di patate, il sale e lo zucchero. Avviate la planetaria e lasciatela in funzione finché otterrete un briciolame fine e sabbioso (sabbiatura). Ovviamente potrete fare la stessa operazione a mano, lavorando con la punta delle dita.

In una piccola ciotola, mescolate insieme il latte con il tuorlo d'uovo, quindi versatelo sul briciolame precedentemente ottenuto e mescolate finché il composto è morbido. Quasi sicuramente vi sembrerà parecchio morbido, soprattutto se la giornata è calda. Copritelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per almeno 30 minuti.

Spolverate leggermente di farina (io farina finissima di riso) il piano da lavoro, oppure copritelo con carta forno. Stendete la pasta con il mattarello fino ad uno spessore molto sottile, circa 2 mm. Se fa molto caldo, lavorate a turni, rimettendo l'impasto in frigo per alcuni minuto se diventa troppo morbido, quindi ricominciando a stenderlo.
L'autore dichiara di aver fatto questa frolla con ogni tipo di tempo, e di aver effettivamente verificato che con il caldo è più difficile farla (Grazie per l'informazione, Monsieur De Lapalisse!), ma ci assicura che con le debite accortezze ci si riesce lo stesso.

Se usate un anello da pasticceria, appoggiatelo su una placca per dolci rivestita di carta forno. Va benissimo anche una tortiera col bordo sganciabile, anche in questo caso rivestite il fondo con carta forno e imburrate accuratamente il cerchione.
Trasferite aiutandovi con il mattarello la pasta sul cerchio/tortiera, aggiustatelo in modo da rivestirlo completamente e accuratamente, ritagliate con un coltello le parti che sbordano e bucherellate la base con una forchetta, quindi mettete in frigorifero fino al momento di usarla.

Preparate la crema
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Mettete 180 g di zucchero, la vaniglia in polvere e l'amido di mais in una ciotola. Versateci le uova intere (sbattute), i tuorli e l'estratto di vaniglia.
In una grossa pentola mettete il latte, il burro e il rimanente zucchero e fategli prendere il bollore. Appena accenna a bollire, versatelo nella ciotola contenente il composto di zucchero, amido e uova, mescolando senza interruzione. Mescolate bene il tutto e trasferitelo nuovamente nella pentola. Portate a bollore a fuoco basso e, sempre mescolando, fate cuocere per per 3 o 4 minuti.

Trasferite la crema nel guscio di pasta e livellate la superficie.
Cuocetelo in forno dai 40 ai 50 minuti, tenendolo d'occhio durante la cottura: gonfierà e diventerà ben colorito, Fatelo raffreddare completamente su una gratella per dolci prima di toglierlo dalla tortiera, quindi fatelo raffreddare per almeno 3 ore in frigorifero prima di mangiarlo.

 Un ultimo suggerimento: se preferite che la superficie del dolce sia ben colorito cuocete il dolce appena preparato, mentre se preferite una superficie più chiara e marmorizzata, lasciate raffreddare il dolce, con la pellicola direttamente a contatto con il ripieno, per una notte in frigorifero. Il giorno dopo, togliete la pellicola e cuocetelo in forno aumentando leggermente il tempo di cottura.  

 

mercoledì 24 maggio 2017

Piccole parmigiane bianche di zucchine e scamorza





Vi chiederete dove finita...o non vi siete accorti della mia latitanza? Come vi avevo preannunciato Maggio è per me un mese intensissimo, di eventi e concerti....da organizzare e da andare ad ascoltare. Sono molto impegnata, per una serie di circostanze...e quindi passo subito alla ricetta anticipandovi che il prossimo post sarà intenso nel gusto e nella forma.
Oggi, invece, sono di poche parole.

Ingredienti per 4 cocottine

4 zucchine tonde
fettine di scamorza
pangrattato aromattizato con erbe aromatiche e tanto prezzemolo, menta se piace
olio extravergine d'oliva

Procedimento


Grigliare velocemente con poco olio extravergine le zucchine tagliate a fette tonde orrizzontali su una griglia, per me Le Creuset, così come le cocottine colorate.
Mettere sul fondo di ogni coccotina una fettina di zucchina, il pangrattato aromatizzato, una fettina di scamorza e proseguire facendo 3-4 strati.
Terminare con una spolverata di parmigiano e qualche foglia di prezzemolo.
Metter in forno caldo e ad attendere circa un quarto d'ora.
Servire le vostre zucchine tiepide.



martedì 16 maggio 2017

Peschine al caffè




Ci sono alcune cose di cui non potrei mai fare a meno nella vita: cucinare, scrivere e fare musica. Davvero non riesco ad immaginare la mia vita senza la possibilità di cantare, scrivere e ascoltare canzoni. Questo libera la mia anima e mi insegna chi sono. Ogni inflessione della mia voce è un dettaglio di me. Mi svela qualcosa.

Cucinare, invece, così come scrivere mi dona la possibilità di dare di me qualcosa agli altri. Attraverso la cucina, a chi amo di più. Attraverso la scrittura, a quante più persone possibili.
 Mio marito mi ripete spesso che "sono nata per scrivere". In parte credo che questo sia vero e un pò mi rammarico di non essere riuscita a diventare quello che sognavo da giovanissima: una scrittrice, una giornalista, una cantante. Nella prossima vita mi impegnerò di più. In questa mi accontento di quello che ho avuto, che è tantissimo. E continuo a coltivare, se non più quei sogni,
 i doni che ho ricevuto.


Oggi la vita profuma di caffè.
Dopo una notte di forti temporali, di quelli che ti svegliano per il trambusto che fanno, è quello che ci vuole. E mentre ringrazi per l'aba di un nuovo giorno, anche se grigio come Novembre nonostante sia Maggio, penso che è una gran fortuna avere un letto caldo e qualcuno da abbracciare quando fuori piove e i tuoni minacciano la quiete dei sogni.

Vi auguro cibi da condividere, libri per sognare, fogli bianchi da scrivere e braccia da incontrare.
E ovviamente una colazione così, 
mentre la moca sul fuoco gorgolia e la radio passa una bella canzone.
Meglio ancora se qualcuno suona il pianoforte. 

Ve li ricordate i favini al caffè di qualche giorno fa???? Ecco dove sono finiti!
Per chi desidera la ricetta delle peschine tradizionali rosse eccola qua

Ingredienti

1 moka di caffè da 6

50 g di panna fresca
100 gr di cioccolato bianco

zucchero semolato

Procedimento

Preparare i favini come nella ricetta che vi ho indicato qualche giorno fa.
Mi raccomando, fate palline piccole e lasciatele ben raffreddare una volta che sono cotte.
Preparare una ganache con la panna fresca messa sul fuoco ma non fatta bollire, dentro cui scioglierete il cioccolato bianco.
Se preferite potete semplicemente sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria e omettere la ganache. Se invece la preferite dovrete attendere che si solidifichi in frigo.
Rotolare i biscotti nel caffè freddo e poi farcirli e rotolarli nello zucchero semolato una volta accoppiati.
Preparate così tutte le vostre peschine e inseritele nei pirottini.



sabato 13 maggio 2017

Torta Fresca Ananas e Fragole




Domenica si festeggierà come da tradizione la festa della mamma e penso che ho la fortuna e l'onore di essere una mamma felice da già 9 anni.
Ogni giorno nascono mamme nuove insieme ai loro bambini, ogni giorno mamme devono purtroppo lasciare i loro bambini, ogni giorno donne che vorrebbero diventare mamme lottano.....e questa è la "giornata" di tutte noi, una giornata dove pensare a questo immenso dono ma anche a quanto difficile sia il mestiere di mamma.

Proprio in questi ultimi mesi noto un cambiamento soprattutto nella mia figlia maggiore e non nego che spesso ci scontriamo. Non è mai facile...da quando si deve cercare di intuire cosa significa il pianto di un cucciolo e si collezionano decine e decine di notti insonni (a volte anche centinaia) a quando si deve cercare di non essere invadenti ma di esserci sempre....fino a quando si deve proprio scegliere di lasciare il cordoncino dell'aquilone perchè possa andare libero in cielo.
Però, è sempre meraviglioso.

Proprio il week end scorso la mia bimba ha ricevuto il Sacramento della Santa Confessione ed è stata premiata per la prima volta ad un concorso letterario.
Mi ha raccontato di aver avuto il cuore che le batteva all'impazzata.
Certo, mi sono emozionata con lei...che bello vederla crescere e sapere che sta provando ogni giorno nuove sensazioni, sempre più forti...è uno spettacolo.

Il legame d'amore con i miei figli ha in parte sanato la ferita che ha lasciato aperta la dipartita di mia madre.
Anche se nulla potrà prenderse il suo posto, a volte sento che in questo nuovo legame lei è un'assenza che diventa una presenza tangibile.
Nulla è puro come questo legame.
Nulla è più vero.

Se siete alla ricerca di una Torta fresca, facile e d'effetto per stupire la vostra mamma vi propongo questa margherita di savoiarsi, Ananas e fragole.
L'idea viene da qui, un sito bellissimo, e io non ho potuto assaggiarla per la mia allergia, ma è piaciuta ai miei figli e a mio marito.

Ingredienti
30-35 savoiardi
500ml di panna (per me 350)
250gr di mascarpone
3 cucchiai di miele (per me d'acacia)
un barattolo di ananas sciroppato (per me ananas in succo d'ananas)
500gr di fragole
per la bagna: 100 ml di succo d'ananas diluito con acqua (o se preferite il succo delle fragole)
 
Procedimento
per uno stampo da 24
Montare 250 g di panna con il mascarpone e il miele. Montare a parte 100 gr di panna per la decorazione.
 Sistemiamo sulla base di uno stampo a cerniera (Per me Le Creuset)  l' anello e iniziamo disponendo sulla base i savoiardi tagliati a punta da un lato in modo da poterli sistemare a raggiera per formare la parte bassa del dolce. I savoiardi andranno bagnati nello sciroppo d'ananas e disposti a raggiera. Intorno disponiamo alcune fragole tagliate a metà, alternate con le fette di ananas (anch'esse a metà).
 
 Tagliamo le rimanenti fragole e l'ananas a pezzettini (tranne 5-6 fragole e una fetta d'ananas che ci serviranno per la decorazione finale), inzuppiamo i ritagli di savoiardi nella bagna e uniamo tutto alla crema. Amalgamiamo bene e versiamo il composto nello stampo, livelliamo e completiamo con il secondo strato di savoiardi spuntati e inumiditi con la bagna.
 
Mettiamo la torta in frigo per una notte. Il giorno dopo liberiamola con delicatezza dallo stampo laterale e completiamo la decorazione con ciuffi di panna e fragole come nella foto. 
 

Buonissima festa della mamma!

martedì 9 maggio 2017

Favini al caffè




Ho discusso con una persona importante. Sono stata severa ed intransigente. Avevo ragione...fin quando ho pronunciato parole che adesso mi rotolano nello stomaco annodandolo. Ho esagerato. Le parole fanno male. Sono pungenti come spine. Sono taglienti come lame....affilate...messe in bocca alle bambine....possono ferire...possono far male...farmi sanguinare...eppure questa canzone la conosco molto bene. E lo so che delle parole si è padroni sono quando sono all'interno della nostra bocca. Quando escono al di fuori da essa non ci appartengono più, e come un boomerang possono ritornarci indietro.
Non imparo mai la lezione, e oggi mi sento una pessima allieva della Vita.

Ho addormentato mia figlia stringendola forte, cantandole No Need to Argue dei Cranberries, accarezzandole i capelli finchè non si è persa nel sonno. 
Penso invece che i miei rimorsi mi terranno sveglia per un bel pò, e quasi mi sembra di sentire l'odore avvolgente del caffè che sale dalla moka, e con il quale ho preparato questi dolcetti. Poi vi spiegherò per cosa. Mi ricordano l'infanzia, quando la mia bisnonna Lina li preparava...e li chiamava semplicemente Favini.


Ingredienti

250 gr di farina 00
100 gr di zucchero
1 uovo
75 gr di burro
qualche cucchiaio di caffè
mezza bustina di lievito

Procedimento

Impastare burro e zucchero, unire l'uovo, la farina, il lievito, il caffè quanto basta per ottenere
 un impasto simile alla pasta frolla.
Formare con le mani delle piccole palline, stenderle a 5 cm di distanza l'una dall'altra sulla leccarda del forno rivestita di carta antiaderente e cuocere per 10 minuti circa a 180°, e comunque finchè non saranno dorate.
Lasciarle raffreddare e servire con una bella tazza di caffè!

mercoledì 3 maggio 2017

Dinner Rolls






Dopo questi week end lunghi ricominciare è sempre difficile, soprattutto per i più piccoli, che hanno già preso l'abitudine di svegliarsi due ore dopo! Credo quindi che questa possa essere la colazione ideale, per addolcire la levataccia di domani e affrontare al meglio la giornata.

E' un bellissimo miracolo che accade ogni volta: riapriamo gli occhi e ci aspetta una nuova pagina tutta da scrivere. Non sappiamo cosa accadrà, ma possiamo decidere qualcosa di quello che accadrà, e in un certo senso anche il come. Possiamo innazitutto scegliere di sorridere al nuovo giorno, a chi amiamo, e magari, perchè no, anche a chi non conosciamo.


Io incomincio offrendovi i dinner rolls: li preferite al naturale, con un velo di marmellata, o con il cioccolato?



Ingredienti
io ho dimezzato le dosi di questa ricetta

150 g di farina manitoba
150 g di farina 0
30 ml di acqua
130 ml di latte
30 g di burro
mezza bustina di lievito secco
6 g di sale
40 g di zucchero
4 cucchiai di uovo sbattuto
1 noce di burro per spennellare




Procedimento

Scaldare leggermente l'acqua calda e scioglierci il lievito secco.  Scaldare leggermente il latte con il sale, il burro e lo zucchero, mescolando per far sciogliere lo zucchero, fino a quando il burro sara' fuso. Togliete il pentolino dal fuoco e lasciate intiepidire il latte fino ad una temperatura di circa 40 gradi. Mentre il latte si raffredda, setacciate le due farine in una ciotola. Quando il latte è' tiepido, unitelo al lievito e aggiungete anche l'uovo sbattuto. Mescolate bene e versate sopra le farine, fino a formare un impasto morbido. Imburrate una ciotola, versateci l'impasto e rotolatecelo dentro in modo che risulti completamente unto. Coprite con un panno umido e mettete a lievitare in un luogo caldo per almeno un'ora o finche' non raddoppia di volume. A questo punto rovesciate l'impasto lievitato sul piano di lavoro e impastate per fare uscire tutta l'aria. Dividetelo in 12 pezzi e formate delle palline che metterete poi in una teglia rettangolare unta di burro facendo attenzione che non si tocchino tra loro. Copritele con un panno e lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti. Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 180 gradi. Fate cuocere per circa 20 minuti o finche' i rolls non saranno ben dorati in superficie. Togliete dal forno e spennellate i rolls di burro fuso. 
 
Servire ancora tiepidi.



Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani