Questa è l'ultima ricetta del 2012 che condivido con voi, e non a caso.
Questa ricetta, oltre ad essere un tipico dolce natalizio (soprattutto per i paesi nordici) che sprigiona allegria per grandi e piccini, quest'anno come non mai è per me un simbolo pieno di significati.
Prepararla prima di Natale è stato davvero un momento di felicità.
Ma oggi, a guardarla dopo che il Natale è trascorso...non posso non pensare a tante cose...
E la felicità lascia spazio ad un nodo alla gola e le parole si
ingrovigliano nella mente offuscata da un dolore sottile...che
punge...che trafigge...
che ha lasciato una ferita incurabile da quel 20 Maggio 2012.
che ha lasciato una ferita incurabile da quel 20 Maggio 2012.
La casa: simbolo di famiglia e di amore.
La casa che parla di noi, piena di ricordi e di cose che conosciamo.
La casa, che tutti fatichiamo per avere e poi mantenere.
La casa, che vorremmo lasciare a qualcuno che amiamo
e che forse abbiamo ricevuto da qualcuno che ci amava.
La casa, dove ci rifugiamo da tutto per riscaldarci tra le braccia delle persone che amiamo.
La casa, dove cresciamo e accudiamo i nostri figli, dove li proteggiamo dai pericoli
La casa: dove torniamo la sera per riposare e dormire,
abbandonandoci ai sogni, se possibile,
e ad un sonno ristoratore nel silenzio.
La casa...
che quella notte di Maggio ha tremato sotto di noi.
La casa che qualcuno ha perduto.
La casa che da nido si è trasformata in una trappola.
La casa dove abbiamo avuto paura a tornare.
La casa, dove non ci sentiamo più al sicuro.
La casa, dove la notte fatichiamo ad addormentarci senza un pensiero a...
quel terremoto che ha cambiato per sempre la nostra vita.
Quel boato che ci scoppia nella testa
che ha frantumato il nostro cuore,
oggetti per noi preziosi, pezzi di storia,
inestimabili tesori che non torneranno,
vite e famiglie spezzate.
perchè non possiamo dimenticarci che qualcuno è morto
sotto quelle macerie,
mentre stava lavorando
mentre stava dormendo
mentre stava vivendo.
Non possiamo dimenticare che siamo scesi vacillando
solo dopo aver cercato i nostri figli sotto tutto quel che si era rotto
ignari di quel che avrebbe potuto succedere di peggio
ma sicuri istintivamente che saremmo usciti solo tutti insieme
mentre gridavamo, colti inermi nel sonno,
mentre piangevamo, con gli occhi terrorizzati
nel buio
e i nostri figli tra le braccia in pigiama.
La casa dovrebbe essere un sogno di zucchero
e invece i nostri figli hanno visto e capito
che può crollare, che può non reggere il peso di un sogno
e non era esattamente quello che sognavamo per loro.
E' stato un anno durissimo
e non solo per quel terremoto
che ho vissuto lontana da una persona a me cara,
la prima persona che ho cercato al telefono quando sono riuscita ad uscire in strada,
un altro terremoto dell'anima.
Nemmeno un Buon Natale
Ma si ricomincia, si ricostruisce, con orgoglio, con fatica
perchè siamo emiliani, perchè siamo uomini e donne
e degli uomini e delle donne è la speranza e la forza.
Che sia un 2013 con meno paura
e più serenità
non solo per noi emiliani, ma per tutti.
Io per fortuna non ho perso la casa, ma ho visto cose che non avrei mai voluto vedere con i miei occhi, (come potete leggere qui!) e vi assicuro che siamo solo all'inizio...e ci sentiamo anche abbandonati, a volte.
Io per fortuna non ho perso la casa, ma ho visto cose che non avrei mai voluto vedere con i miei occhi, (come potete leggere qui!) e vi assicuro che siamo solo all'inizio...e ci sentiamo anche abbandonati, a volte.
Ma Teniamo botta!
Ecco come fare, in questo caso, grazie al suggerimento di una persona che ha fatto un corso al mio paesello terremotato, si tratta di una frolla tenuta apposta croccante, in modo che sia più leggera e stabile, non tanto per essere mangiata, quanto per creare una casetta decorativa...ma credo possiate usare la vostra ricetta di frolla preferita, magari facendola riposare in frigorifero, questo impasto non ne ha bisogno e ora vi spiego brevemente come procedere
Ecco la ricetta per un impasto
(la casetta che vedete in foto)
500 gr farina
2 uova intere
125 gr di burro
200 gr zucchero di canna
cannella in polvere e spezie varie oppure 75 gr di cacao amaro
latte q.b. per amalgamare
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Per la glassa :
albume di uovo e zucchero a velo.
(io ho usato 2 albumi con 350 gr di zucchero a velo)
per decorare:
Dolciumi di gelatina,
marshmallow,
smarties, pavesini, wafer, liquirizie, biscotti
ecc..
Procedimento
Iniziare unendo il burro a tocchetti alla farina e facendo delle briciole con le mani. Unire le uova, poi lo zucchero, il cacao o le spezie. Impastare fino ad ottenere una palla liscia e compatta, se serve aggiungere un pò di latte.
Grazie a Chiara Justine Gardinali per il tutorial !
Stendere la pasta in un rettangolo di 30 cm per 32 cm, tagliare le varie parti come vedete in foto. Scusate se non si vede perfettamente!
Vi rimarrà dell'impasto, dopo aver ricavato la casetta, con il quale potrete fare alberelli di frolla, lo steccato, la porta, le finestre, tutto quel che la fantasia vi suggerisce.
Oppure potrete fare una casa più grande ricalcolando le misure a vostro piacimento, questo è solo un esempio!
Oppure potrete fare una casa più grande ricalcolando le misure a vostro piacimento, questo è solo un esempio!
Cuocere in forno per 20 minuti a 170°
Lasciate raffreddare, nel frattempo montate gli albumi con lo zucchero a velo, creando una glassa densa che vi servirà per incollare la casetta e dare l'effetto neve.
Partite mettendo il "collante" sulla base e poi procedete con due lati, "incollandoli" all'interno bene negli spigoli e negli angoli.
Mettete tanta colla...farà tanto effetto neve!
Io utilizzato la siringa in silicone Tescoma ma basterà anche una sac a poche o un conetto di carta.
Con questa siringa, però, potrete lavorare in modo più preciso.
Io utilizzato la siringa in silicone Tescoma ma basterà anche una sac a poche o un conetto di carta.
Con questa siringa, però, potrete lavorare in modo più preciso.
Una volta che avete fatto tutta la base della casa, lasciate che la glassa asciugi bene prima di "incollare" il tetto. Potrebbero essere necessarie diverse ore...oppure potete usare delicatamente il phon, come ho fatto io ;-)
Una volta incollato il tetto, sbizzarritezi con la decorazione.
E' vero che se si è precisi viene fuori una casetta a regola d'arte ma...se anche siete pasticcioni come me, alla fine non si noterà più di tanto, perchè la casetta di gingerbread è bella proprio perchè allegra e zuccherosa, colorata e profumata!
Ho lasciato il mio marchio con i coloranti in gel Pavoni.
Grazie per avermi seguito in questo 2012 davvero intenso...
spero di avervi lasciato tante buone ricette e anche un pò di me...
e altrettando spero di fare nel 2013
un bacio, Francesca Aria