Home

mercoledì 23 novembre 2016

Chiffon Cake Tiramisù



Qualche giorno fa mi è stato fatto omaggio di un trattamento per la cancellazione delle prime rughe del viso e la riattivazione di quelle cellule che dovrebbero farmi "restare giovane". Mentre l'operatrice, in modo molto carino, mi parlava degli effetti benefici che decine e decine di costose sedute avrebbero avuto sulla mia pelle, in modo altrettanto gentile mi indicava, uno dopo l'altro, quali erano i  segni che il tempo avrebbe lasciato per primo sulla mia pelle: due rughe profonde sulla fronte, prevalentemente d'espressione, due rughe ai lati del viso, il cedimento della pelle vicino al mento e della palpebra vicino all'occhio.
Sono tornata a casa che, invece di avvertire i benefici del trattamento, ero piuttosto avvilita per quello che sembrava dover catastroficamente succedere di qui a qualche tempo.
Inutile girarci intorno, prima o poi avverrà.

E allora mi sono ricordata di quando avevo 17 anni e compravo in erboristeria la mia crema preferita per il viso: l'ho sempre scelta per l'odore di rosmarino che mi inebriava non appena aprivo il barattolino. La uso tuttora da più di 20 anni....
Ecco, in quel momento la commessa mi faceva sentire tutte le altre profumazioni e ve n'era un'altra che amavo molto: era quella della crema antirughe che non era consigliata per me, al momento.  "Direi non prima dei 35 anni" mi consigliava la commessa....e quei quasi vent'anni di lasso temporale mi lasciavano in una tranquillità piatta, anzi...proprio non riuscivo a immaginarli i miei 35 anni, avevo solo la certezza che non sarei stata come tutti i genitori e quarantenni del pianeta in quel momento, io, che avevo la presunzione di sapere come fossero gli altri e ripetevo convintamente a me stessa che sarei stata diversa: senza rughe e soprattutto capace di rivoltare il mondo.



Eccomi qui, davanti allo specchietto dell'auto appena parcheggiata davanti al supermercato. Adulta, eppure forse ancora indecisa su quel che farò da grande. Disillusa, forse, disincantata -sicuramente - e consapevole del fatto che non sono riuscita nè riuscirò a spaccare il mondo. 
Ma tutto sommato fiera di me stessa e di quello che ho costruito.

Vago tra le corsie affannata perchè è tardi e devo ancora decidere cosa acquistare e cosa preparare per cena. Ho girato tutto il giorno come una trottola sui tacchi e ho più o meno dieci anni di sonno arretrato. Quando tornerò a casa metterò sul fuoco le pentole e poi mi farò spazio tra la confusione che ho lasciato al mattino e a poco a poco organizzerò le cose da fare: vuotare la lavastoviglie, apparecchiare, controllare i compiti dei miei figli, stirare (no, non è vero, continuerò a rimandarlo fino a domenica, quando la montagna dei panni non mi farà più passare per la lavanderia!), preparare il necessario per la partenza del mattino successivo. 
Mi sfugge un sorriso al pensiero di quanta fatica ci metterò a buttare giù dal letto quel dormiglione di mio figlio. 
Ecco: nelle mie rughe ci sono tutti i sorrisi che questi ultimi dieci anni mi hanno regalato e sì, anche qualche pianto liberatorio.

E' tardissimo, devo sbrigarmi. Mi passa accanto un'adolescente con passo ciondolante e l'aria di chi conosce bene anche la noia, questa mia sconosciuta.
 Come direbbe Tommaso dei Perturbazione il ragazzo ha indosso una sicurezza tragica, la stessa che avevo io alla sua età. Mi scappa un altro sorriso e faccio per accellerare il passo ma, ironia della sorte, sono proprio davanti allo scaffale delle creme antirughe.
Ne metto una nel carrello, chissà che profumo avrà....per fortuna le creme non parlano, e i profumi, si sa, non hanno tempo e ti fanno credere che, in fondo, sei sempre quella di vent'anni fa....
 
 

Ingredienti
300 g di farina
300 g di zucchero
6 uova grandi
70 ml di acqua
130 ml di caffè fatto con la moka
120 ml di olio di semi o di oliva leggero (io ho usato quello di oliva)
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di cremor tartaro 
un pizzico di sale
semi di vaniglia

Procedimento
Montare a neve fermissima gli albumi e tenere da parte i tuorli.
Nella planetaria versare in ordine: farina, zucchero, lievito, cremor tartaro e sale. Fare un buco al centro e versarvi i liquidi: prima l'olio, poi i tuorli, l'acqua, il caffè raffreddato, e un cucchiaino di estratto di vaniglia o i semi di vaniglia di una bacca.
Con le fruste amalgamare il composto,finchè non sarà omogeneo e non scriverà.
Ora amalgamate gli albumi in 3-4 volte, delicatissimamente, mescolando dal basso all'alto per non smontare il composto.

Versate l'impasto in uno stampo da chiffon cake (24 cm) e fate cuocere in forno già caldo e preriscaldato 50 minuti a 160° (nella parte più bassa del forno) e altri 10 minuti a 175°.
Sfornare e capovolgere lo stampo per far raffreddare la torta (io tutta la notte).
Solo quando sarà ben fredda capovolgere, sformare aiutandosi con la lama di un coltellino, tagliare in tre parti. Io ho leggermente bagnato con poco caffè e latte le due basi e ho farcito con 500 gr di mascarpone montato con 250 g di panna fresca e zucchero a velo a piacere.
Ho definito i ciuffi di crema usando la sac a pche con bocchetta liscia.
Ho cosparso di cacao amaro.
 



7 commenti:

  1. L'altro giorno una cara amica mi ha fatto un complimento....che bella pelle hai, neppure una ruga...
    Bugia. A parte che essendo tonda tonda anche in viso le rughe si notano meno, ma...le ho, le ho, e sono orgogliosa di averle...come diceva Anna Magnani me le sono guadagnate...
    Non ti nego che a volte tornare indietro nel tempo mi piacerebbe, ma....a che pro?!
    Complimenti x la tua meravigliosa torta, decorata alla perfezione....come sei brava!

    RispondiElimina
  2. Uso da parecchio ormai le creme antirughe, semplicemnte di farmacia senza nessun profumo ma non lo faccio pensando di cancellarle ma solo per nutrire la mia pelle, come nutro il resto del mio corpo. Ogni ruga è espressione di noi, rappresenta il tempo passato che abbiamo vissuto, le risate, le lacrime, gli stupori, le ansie e i dolori, dobbiamo esserne orgogliosi perché sono i capitoli del libro della nostra vita. Thar ben Jelloun diceva che "Un viso senza rughe è un cielo inespressivo, un pensiero superfluo". Si fiera del tuo viso meraviglioso e anche di questa meravigliosa torta, un vero spettacolo!
    baci
    Alice

    RispondiElimina
  3. Ma che meraviglia questa chiffon, una delizia per il palato !

    RispondiElimina
  4. Come te, dedico anima e corpo ai miei bambini e a mio marito e neanche mi ero accorta del passare del tempo sul mio viso. Mi accorgevo dello scorrere del tempo solo attraverso di loro, in particolare ai compleanni e alle feste; pregando per loro, e non certo per me, che il tempo andasse più lentamente. Poi la rivelazione!! Sto invecchiando anch'io. Non so come sia successo, ma mi sono resa conto da un giorno all'altro che qualche ruga era apparsa. E' stata dura, lo ammetto, accettare i primi segni del tempo sul mio viso.
    Poi una mia zia più avanti con l'età mi ha detto di godere di questi anni, perché sono ancora quelli più belli e altri belli ne verranno ancora. Quindi rughe venite avanti, che io vi accolgo con il sorriso e un po' di saggezza in più.
    La torta è splendida.
    TI abbraccio.

    RispondiElimina
  5. Tu sei proprio bella Fra! Ancora più di questa meravigliosa torta che hai preparato... oggi avevo un attimo e sono passata a leggerti, mi fa sempre bene al cuore leggere i tuoi pensieri, ritrovarmici e sorridere pensando che i pensieri dei giovani si assomigliano tutti, e forse adesso anche i nostri "di una certa età"!
    :P un bacio grande grande

    RispondiElimina
  6. Cara Aria, abbiamo la stessa età e penso che il nostro viso sia lo specchio delle emozioni che viviamo giorno per giorno, più che di invecchiamento (che da l'idea di decadenza) mi piace pensare all'intensità delle emozioni, dei nostri affetti..tutto si riflette nei nostri volti, sia le esperienze positive che negative..sia i momenti di gioia che quelli di dolore..compresi anche quelli di stress, di preoccupazione....tutto ciò, nell'insieme, rende un volto 'vivo', 'unico'...
    la torta che hai realizzato è un vero capolavoro sia per l'aspetto estetico (perfetto a dir poco ) che sicuramente per la sua bontà, non puoi immaginare quanto la vorrei assaggiare, bravissima come sempre:))
    un bacione:))
    Rosy

    RispondiElimina


Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani