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mercoledì 17 dicembre 2014

Maritozzi con la panna


E' tempo di recite natalizie, nelle scuole, e ora che sono adulta rivivo, attraverso i miei figli, le emozioni che accompagnavano questi giorni nella mia vecchia scuola; quando al passo con i lavoretti manuali da creare al mattino con i compagni, si imparavano canzoni, poesie, brevi passi di una recita che non immaginavo mi sarei portata nel cuore per sempre...tant'è che ancora oggi rivedo Luca vestito da angelo, Ilaria da Maria, Riccardo Re Magio e mi commuovo alle note di Astro del Ciel.
(anche se confesso che le parole non le capivamo mica tanto e qualche mio amico diceva Redenton ;)


Penso che le nostre tradizioni vadano difese e tramandate: solo conoscendo la nostra cultura fin da piccoli potremo custodirla e proteggerla "da grandi".
Io, fin da piccina, avevo il mio caratterino peperino: non mi identificavo in nessun personaggio, o forse mi vergognavo un pò a mascherarmi...così, un pò perchè leggevo bene, un pò perchè nessun altro lo voleva mai fare, ma per tutti e 5 gli anni delle scuole elementari 
ottenni la parte del "narratore".

Ovviamente, appena diventata mamma, fantasticavo sull'emozione e la commozione delle prime recite scolastiche all'asilo e puntualmente, anno dopo anno, venivo disattesa dalle malattie dei miei bimbi che proprio sotto le feste erano più bersagliati che mai. (tiè)

La prima recita scolastica a cui ho assistito in veste di mamma è stata solo l'anno scorso quando finalmente Anais e Gioele si sono esibiti insieme.
Ad Anais, che era più grandicella, era stata "affidata" la strofa della poesia "Il magico Natale" di  Gianni Rodari.
La sua parte diceva così: 

"In piazza San Cosimato faccio crescere l'albero del cioccolato,
 in via del Tritone l'albero del panettone, in viale Buozzi l'albero dei maritozzi,
 e in largo Santa Susanna quello dei maritozzi con la panna".
Abbastanza difficile, insomma. 
E Anais proprio non riusciva ad impararla, in particolar modo gli ultimi versi.
Allora mi è venuta un'idea: quella di preparale i maritozzi con la panna che dalle nostre parti, ahimè, non sono molto conosciuti.

Quest'anno non so cosa abbiano in serbo, ogni tanto li sento cantare di stelle comete e amore, e resto incantata a guardare la magia del Natale stampata sui loro visetti felici
e mi vien voglia di preparare i maritozzi
Così, ogni anno, i maritozzi mi ricorderanno il Natale!

Ho seguito la ricetta di Imma, un'amica speciale, alla quale auguro ogni bene, 
soprattutto per l'anno nuovo che verrà.
Imma è una donna straordinaria: solare, generosa, umile e geniale al contempo.
Mi lega a lei un affetto speciale, da primo giorno che ho aperto questo blog.
Mi capita spesso di parlare di lei, perchè penso che le amicizie vadano curate e coccolate, 
non soltanto a Natale.
Però, in questo magico periodo dell'anno in particolare, 
Imma è nei miei pensieri ogni volta che preparo e preparerò i maritozzi.

Ingredienti

250 g di farina manitoba (per me 0)
125 g di acqua
1 uovo
 4 g di lievito di birra secco
40 g di olio di semi di mais
3 g di sale
45 g di zucchero
15 g di pinoli, 15 g di uvetta, 15 g di arancia candita (io omessi)

per glassare

75 g di zucchero
50 g di acqua

per farcire 250 g di panna con 20 g di zucchero a velo 

Procedimento

Porre nella planetaria la farina, il lievito, l'acqua tiepida, lo zucchero, azionate poi unite il tuorlo, l'olio e  infine il sale.
Impastate finchè il composto non risulta compatto.
Se piace, unite l'uvetta, i pinoli e la scorza d'agrume all'impasto, io ho messo un pò di bacche di vaniglia.
Porre l'impasto in una ciotola infrinata e fate riposate coperto da pellicola per almeno 2 ore.
Dividete ora l'impasto in 6 palline di circa 85 g l'una, dando una forma tonda ben chiusa sotto, e sistemate le palline su una leccarda ricoperta di carta da forno.
Coprite con pellicola e lasciate riposare ancora mezz'ora.
Trascorso il tempo, date alle palline una forma più allungata e spennellatele con l'albume tenuto da parte.
Fate lievitare un'altra mezz'ora.
Nel frattempo, preparate uno sciroppo facendo sciogliere completamente lo zucchero nell'acqua in un pentolino, e fate raffreddare.
Infornate i maritozzi in forno preriscaldato per circa 15-18 minuti a 180 °, nel frattempo montate a neve la panna con lo zucchero.
Sfronate i maritozzi e pennellateli da caldi con lo sciroppo preparato e, una volta freddi, tagliateli a metà e farciteli con la panna.

 






10 commenti:

  1. Che buoni i maritozzi con la panna! Fino a qualche anno fa i maritozzi erano molto comuni nei bar di Roma, mentre oggi vanno molto i cornetti e i maritozzi non si vedono quasi più! Ma ancora mi ricordo il godimento che provavo a mangiare un bel maritozzo con la panna... per me era il massimo!

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  2. UNA VERA GODURIA!!!QUEST'ANNO MI MANCANO LE SCENETTE NATALIZIE DELLA SCUOLA MATERNA, LE HO VISTE PER SEI ANNI DI FILA, ORA IL VUOTO, FORSE NEANCHE PIU' LAVORETTI, SONO CRESCIUTI, ALLA PRIMARIA LI TRATTANO DA GRANDI!!!!COSI' MI SONO MESSA IO A FARGLIELI FARE, STIAMO FACENDO GHIRLANDE CON LA PASTA E PRESEPE CON DASH!!!!!CHE DIVERTIMENTO!!!!BACI TESORO!!!!!SABRY

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  3. Che bello il periodo delle recite ..... che emozione quando a simone hanno affidato la parte di San Giuseppe....e per le amicizie hai ragione anche a me e' successa la stessa cosa che e' capitata a te con Imma e ci scambiamo regalini...lunghe mail...e un saluto tutti giorni ...che magia il Natale...maritozzi mai sentiti non li conosco proprio

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  4. sono anni che non ne mangio uno...
    ma che voglia che mi hai fatto venire, solo che è uno di quei dolci assolutamente deliziosi che per me vanno di pari patta con gelato e granita, ovvero è estivo

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  5. Che buono adoro i maritozzi poi con la panna.... Baci

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  6. Tesoro mi hai commossa giuro...le tue parole mi hanno toccato il cuore e lo sai quanto bene ti voglio e come è bello in questo momento sentire l'affetto vero quello che viene dal cuore!!Ti adorooooooooo e ti voglio un bene infinito!!
    I tuoi maritozzi sono perfetti amica mia, una delizia di prima mattina e le recite....io ne ho due uguali sabato mattina:-)...entro a scuola alle 9 per lorenzo e continuo fino alle 13 per Alfredo...un non stop finale però quanta emozione sanno regalare i bambini e ringrazio ogni giorno Dio per avermeli donati!!Un bacione grandeeeeeeee e tvb,
    Imma

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  7. Che buoni, e anche belli da vedere! Carino l'abbinamento con la dolcezza delle recite scolastiche, sono momenti sempre molto emozionanti che rimangono nei nostri pensieri come dentro una nuvola di panna!
    a presto Aria!
    Annalisa

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  8. Con questi maritozzi riaffiorano ricordi meravigliosi della mia infanzia!!
    Anche noi a scuola stiamo preparando i regalini di Natale (sono un'educatrice di scuola elementare)..e c'è un gran fermento..i bambini sono in estasi e tra i corridoi si sentono le note natalizie uscire dalle aule!!E' di certo il momento più bello dell'anno!
    E' sempre un piacere leggerti...e questi maritozzi sono la fine del mondo!
    Un abbraccio
    Jess

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  9. Che dolci ricordi! E che buoni i maritozzi. E' da un bel po' che mi propongo di provarli e questa ricetta mi sembra perfetta.
    Un abbraccio

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  10. Oh! Anche mia figlia si è sempre ammalata in vista delle recite. L'anno scorso non ha potuto partecipare. Sto incrociando le dita per quest'anno.
    Spero tutto bene. Noi siamo in attesa del nuovo giudizio! Incrocia le dita per me!!! Spero tanto nel buon cuore del giudice.
    Mai fatti i maritozzi. Li metto in lista d'attesa.
    Baci.

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In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
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