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lunedì 22 agosto 2016

Naked Cake ai frutti di bosco. Buon compleanno Anais tra verità, bugie e tanto amore



22 Ottobre 2008
(8 anni fa - Dal mio Diario)

Due mesi fa sei nata. Dopo il parto naturale, e le azioni di rito, ci hanno lasciate, sole, nelle stanze adiacenti la sala parto. Tu ed io.

Un momento meraviglioso e magico che non scorderò mai, un momento surreale.
Era dal giorno precedente che avevo iniziato ad avere avvisaglie dell'evento imminente.
Ero stata alla visita e, durante il monitoraggio, erano state rilevate sporadiche contrazioni, di conseguenza mi venne fatta un'ecografia.
- Signora, ha già due cm di dilatazione.-
Il cuore iniziò a battermi all'impazzata, le gambe mi tremavano e dagli occhi, quando la dottoressa uscì di fretta per chiamare un'ostetrica, scesero piccole e rapide lacrime di panico, emozione, commozione, che subito cancellai con la mano.
- Di qui a poco partortirò- pensai. - Ce la farò? Come sarà la mia bambina? Sarò capace di amarla e di accudirla?- quanti dubbi attraversarono la mia mente confusa.
Misi certamente, e involontariamente, una mano sulla pancia a cercare quel conforto che solo tu potevi darmi. Che forza, quella pancia, che orgoglio e che sensazione di invincibilità sapere di portare un'altra vita in grembo. Camminavo per le strade sentendomi un essere soprannaturale.
In sala parto mi visitarono altre due dottoresse. Ritennero che, in assenza di contrazioni regolari, sarebbe stato meglio che io andassi a casa a riposare.

La sera uscimmo per festeggiare il compleanno di mio fratello. Non mi sentivo bene ma finii con il mangiare parecchio: che fame in quei giorni!
Andammo a dormire presto ma alle 2 mi svegliarono il caldo e le contrazioni vere e proprie,  quelle che non si possono confondere per il male che fanno.
Attesi un'ora, girovagando per la casa, poi chiesi a Diego di accompagnarmi in Ospedale.
In macchina le cronometrammo: ogni 7 minuti.
Parcheggiammo, continuammo a camminare fino al Pronto Soccorso ginecologico, suonammo e salimmo le scale. Il percorso lo conoscevo a memoria: l'avevamo calcato decine e decine di volte in quei nove mesi così burrascosi! Ma questa volta era diverso, sapevamo che era giunto il momento vero, quello giusto, il più importante di tutti.
L'incontro con te: la nostra bambina, nostra figlia, colei che, ma non lo sapevamo ancora concretamente, avrebbe cambiato per sempre le nostre vite, il nostro punto di vista e la nostra storia personale, cambiandoci da coppia in famiglia.
Mentre tutti questi pensieri balenavano nella mia testa creando una stranza eccitazione, mi rivisetò la stessa dottoressa del mattino, che mi disse di camminare: la cosa poteva andare avanti anche fino al giorno successivo. Ero avvilita.

Ora siamo io e te, nella casa silenziosa.
Io e te, indissolubilmetne legate.
A volte, come ora, dormi per ore profondamente.
Io cucino pulisco, scrivo.... Quando ti svegli, invece, so di essere a tua completa disposizione e so che quel che mi chiedi è semplice e naturale: nutrimento, cure, protezione ed amore.
Io ti parlo, ti canto canzoni, ti lascio ascoltare il mondo e in particolar modo meravigliose sonate di pianforte....mi chiedo se un giono ti resterà qualcosa di questi preziosissimi momenti.
A me resteranno impressi nel corpo e nella mente, cicatrici splendide di questo limbo dolcissimo di vita.

Ho deciso che scriverò per te il mio Diario, racconterò per te la verità che io non ho mai posseduto di me e di mia madre.
Ti racconterò a queste  pagine così un giorno saprai di questi giorni, saprai di me, di te, del tuo papà che dopo due settimane accanto a noi oggi è tornato al lavoro.
Da oggi comincia la nostra avventura da sole, di giorno.

Questa notte avevi un sonno agitato, ed io per la prima volta non sono riuscita a dormire. Forse ero preoccupata per Diego, avevo timore non riuscisse a riposare e così, alla fine, non ho chiuso occhio.
Di notte hai spesso un sonno movimentanto con respiri affannosi e lamenti. Alcune volte piangi, ma è solo l'inizio di un pianto che muore in pochi istanti. Spesso ti infili il tuo piccolo pugno nella bocca e piangi, ho capito che significa che hai fame. Allora ti prendo in braccio, nella notte, e ti attacco al mio seno. Finalmente ho il latte, ma c'è voluta quasi una settimana prima che arrivasse! E' buffo perchè quando ti prendo in braccio per allattarti, nel buio tu apri la bocca, vicino alla mia faccia, e mi succhi il naso....allora ti sgancio e ti metto nel posto giusto, e tu succhi in fretta, avidamente.
Quando ti ripongo a letto fatico a riprendere sonno, sono terrorizzata da possibili rigurgiti ed ogni mattina il fatto di vederti aprire gli occhi mi appare come un miracolo.

Tuo padre ci è stato molto d'aiuto in questi giorni. Mi ha confortata quando ero scoraggiata ed ha preso in mano la situazione quando mi ha vista nervosa. Il baby blues, forse...non saprei definirlo. Una malinconia strana, il timore di non essere all'altezza oggi e per tutti i giorni che verranno. Mi fanno paura.
Lui ti ha addormentata la sera, in questi giorni nuovi, quando io ero così stanca da non riuscire a tenere gli occhi aperti, e ti ha cullato ogni qual volta le coliche ti hanno fatta piangere.
Lui mi ha rincuorata quando mi sentivo vuota e non avevo la forza di cucinare nè mangiare....Con lui siamo uscite, siamo andate a far shopping, abbiamo passeggiato per il centro della città e pranzato all'aperto, sotto il sole di un'estate che sembra non voler mai terminare...
Ho capito che insieme si possono fare tutte le cose che si facevano anche prima, ma in modo differente, e anche divertendosi.
Mi assomigli già tanto, Anais.
Hai i piedi identici ai miei, eppure ancora non mi sembra possibile che proprio io possa averti creata, che tu possa essere stata quell'esssere perfetto che sei e che eri già dentro la mia pancia.
Eri tu che calciavi, che ti svegliavi ogni mattina con me, che portavo a spasso per i mercati dei paesi, che avvertivo avere il singhiozzo, ed era tuo quel gomito che spesso sporgeva facendo fare alla carne della mia pancia curva uno spigolo ben affilato.

Qualcuno ha da ridire sul tuo nome, non capisce come si scrive o ds legge.  Quando te lo chiederanno, rispondi che hai il nome di una scrittrice francese, una grande donna che ha fatto riscoprire a tua madre il piacere della scrittura e della verità.
Per questo sto scrivendo ora...per non perdere un attimo della Verità.
Oppure di loro che è il nome di un profumo, è più semplice e chic, tanto non capiranno mai.
Non capiranno che quel nome è l'unico possbile per la creatura meravigliosa che sei, ma io e tuo padre ci innamoriamo di te ogni volta che lo pronunciamo.
Anais....musica....ti amo


Agosto 2016
8 anni dopo

Mancano pochi giorni al tuo compleanno, amore mio.
Se penso che 8 anni fa gli anni a venire mi facevano una gran paura, quasi non riesco a capacitarmi di come siano potuti volare via così in fretta. Beh, no, non si sono polverizzati. Sono qui, dentro di me. Perchè io ricordo perfettamente la prima volta che ti ho presa in braccio, la prima volta che sono scesa dalle scale con te, la prima volta che siamo andate in macchina assieme e facevo i 30 all'ora e quando le persone mi sorpassavano io pensavo: fate pure, io ho una bimba di 14 giorni qua su, ho il futuro....- e mentre lo dicevo mi sentivo ricchissima.
Ah, non solo ricca...mi sentivo soprannaturale. Aver affrontato il parto era per me segno di una potenza impareggiabile....avevo compiuto un miracolo, avevo scalato il mio Everest, ti avevo dato alla luce. Avevo tenuto nel mio grembo te, così miracolosamente perfetta e meravigliosa.
Ricordo tutto, Anais, tutto. Ogni tua tutina, ogni abito comprato ancora prima che tu nascessi, le paperelle per il bagno acquistate in vacanza a Numana, il ciuccio e i biberon che non hai mai voluto usare, il tuo libro preferito di stoffa che ti ha regalato Elisa, la copertina marrone e quella di mia suocera di lana bianca che era di tuo padre e ogni giorno, ogni giorno trascorso con te, perchè l'ho vissuto ubriacandomene, senza esserne però mai sazia.
Quando eri piccina i bimbi di 8 anni mi sembravano meno interessanti di te.....ma invidiavo le loro madri per aver saputo crescerli.
Mi fa sorridere la madre ingenua e inesperta che ero....che è la stessa che sono oggi ...perchè io cresco semplicemente con te.

 

In questi 8 anni ci siamo amate e divertite pazzamente.
Abbiamo fatto l'albero di Natale, abbiamo cantato insieme a squarciagola in macchina, cucinato torte e fatto la manicure insieme (anche se le tue unghie sono molto più curate e lunghe delle mie, tu non te le mangi mica!!!!)
Ma, Anais, in questi anni ho cercato di spiegarti tante cose, ti ho insegnato le divisioni (cioè...ci ho provato!) e ho cercato di rispondere a tante tue domande ma, Anais, ti ho mentito.
Ho mentito a te, a me, al Diario....perchè tante volte non ti ho detto la verità.
Ti ho mentito su Babbo Natale, sulla Befana, sulla fatina dei dentini, ti ho mentito quando mi sono mostrata così sicura nel risponderti che la nonna ci vede sicuramente da lassù, dal cielo, e ti mento ogni giorno quando cerco di nasconderti che il mondo è cattivo, inquinato, insano, zeppo di male e di orrore, invidia, pazzia, perversione.
Anais....quando avevo quindici anni dicevo a tutti con convinzione che non avrei mai messo al mondo una creatura che avrebbe dovuto sopportare il dolore che io stavo sopportando. Che avrebbe dovuto morire un giorno. Che avrebbe potuto ammalarsi. Che sarebbe stata tradita, delusa, derisa...e Dio non voglia, abbandonata.
Poi ho conosciuto l'amore, figlia mia, e tutte le mie certezze si sono infrante.
Hanno prevalso la gioia, il coraggio di vivere, la bellezza di credere al futuro, al bene, alle cose belle.
Ha prevalso l'egoismo, forse, di perpetrare la creazione, di pensare ad un futuro, alla volontà di essere una famiglia e lasciare traccia di quell'amore abbagliante.
Anais, tra non molto mi smascherereai.
E scoprirai che Babbo Natale ero io che compravo i regali già a Novembre, che la Befana era tuo padre che metteva le calze alla porta non appena tu e tuo fratello cadevate tra le braccia di Morfeo, che la Fatina dei Dentini eravamo noi che, in preda al sonno, cercavamo monetine nei portafogli perchè voi si svegliaste contenti.
Un giorno, tra non molto, ascolterai il telegiornale, scoprirai che si può morire, che le persone fanno cose bruttissime e non hanno rispetto per il prossimo, per se stesse e per il mondo che ci accoglie...Scoprirai che non sappiamo dove andiamo ma dobbiamo credere con tutta la nostra fatica umana....e poi scoprirai che si può anche piangere, perdere amici, essere delusi, essere derisi, essere ignorati, essere traditi, essere feriti....dare tutto e non ricevere nulla in cambio, attendere un tempo indeterminato e lunghissimo per un perdono, per un riscatto, per un amore da pazzi...e questo non lo scoprirai alla televisione, ma sulla tua pelle, e farà molto male, brucerà tanto, così tanto che io non potrò curare le tue ferite, purtroppo.

Ma, Anais, un bacio sotto le stelle, un falò al tramonto, suonare il pianoforte, cantare con gli amici, ballare sotto la pioggia, fare colazione guardando il mare, svegliarsi con il proprio amore, addormentarsi dopo una festa, tenere tra le braccia un figlio....e innamorarsi, innamorarsi ogni giorno, valgono tutti questi misteri e bugie.
Io spero che tu possa perdonarmi....ma soprattutto che tu possa vivere appieno ogni tuo giorno, con quella dolcezza che ti contradistingue e la tua voglia di vivere e ridere, con ironia e stupore, con la tua timidezza ma anche con il tuo entusiasmo. 
Spero che tu possa amare, amare, soprattutto amare a più non posso, ed essere amata per quello che sei. Da chi ami tu. 
Io e tuo papà, stanne certa, ti ameremo sempre e per sempre. Senza volerti cambiare, perchè tu sei uno spettacolo così.

Buon compleanno amore mio. Non so cos'ho fatto per meritarti così come sei. Ma sei mia figlia, la creatura che ho l'onore di vedere crescere e accompagnare in questo viaggio meraviglioso che è la tua vita. Quella di oggi è la nuova tappa dove fermarsi, guardare indietro un poco, soffiare le candeline, esprimere desideri che ti auguro possano sempre avverarsi e poi ancora avanti continuando a cantare, ballare, suonare e soprattutto sognare e sorridere....sempre!

Perchè il meglio deve ancora venire!!!!
Felice giornata, amore nostro!

 

Anais mi ha chiesto una torta con i frutti di bosco.
Ho pensato che la naked cake fosse perfetta, per mettere a nudo le nostre emozioni e la bellezza dei piccoli frutti rossi che lei adora.

Questa naked cake è composta da una torta margherita (ricetta qui), fatta in uno stampo da 20 cm e in uno da 10 cm e un pan di spagna al cacao fatto in uno stampo da 18 cm con 4 uova. 
La farcia è composta da 500 g di panna fresca montata con 250 g di mascarpone, zucchero a velo e semi di vaniglia.
La bagna è di succo di amarene sciroppate diluito con acqua.
La desorazione è la farcia sono frutti di bosco: fragole, lamponi, mirtilli e ribes, più qualche manciata di gocce di cioccolato.
Tutto come la vostra fantasia vi suggerisce!

Dalla foto sopra potete vedere come ho assemblato la torta, molto semplice ma molto d'effetto!
Spero sia piaciuta anche a voi!

 




18 commenti:

  1. Ciao,ti seguo da tento tempo,io non sono brava a scrivere e trasmettere i miei pensieri,ma ciò che leggo da te mi fa piangere tante volte....mi arrivi al cuore ,nella sua parte più profonda,e da mamma condivido tutti queste emozioni!Grazie!

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    1. Ciao Claudia, piacere di "ospitarti" qui...grazie delle tue parole, è bello pensare di arrivare al cuore di qualcuno, è davvero un piccolo miracolo. Un abbraccio, a presto!

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  2. Carissima Aria, ogni parola che hai scritto, oggi come otto anni fa, vibra di emozione pura e ogni virgola segna delle pause profonde come il singhiozzo interrotto dai tuoi sussulti profondi dinnanzi al miracolo della vita. Leggerti riempie il cuore di dolci emozioni. Grazie davvero Aria! Tanti auguri alla tua bellissima principessa

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    1. Grazie a te, Miky, pensare di emozionare qualcuno mi rende felice perchè a mio avviso la vita bella anche per questo...perchè, per fortuna, anche se a volte lontanissimi o distanti fisicamente, non siamo soli. Grazie degli auguri e a presto!

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  3. Oddio,piango. Leggo parole che vorrei poter dire a mia figlia con naturalezza e non le ho mai detto,il perché non lo so. Sono fatta male io. Non riesco ad esternare agli altri quello che provo. Tu sei una grande mamma. Auguri Anais

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    1. Livianna, penso che ognuno abbia i propri pregi e difetti. Io spesso dico che sono più brava a scrivere che a vivere....credo che sia doveroso esternare, se si riesce, perchè possiamo non avere più l'ocasione da un giorno all'altro e io non voglio avere rimpianti...ma si può esternare anche e molto di più con le azioni, rispetto alle parole...sono certa che sei una mamma meravigliosa anche tu. Un abbraccio!

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  4. Nel leggerti trasmetti emozioni uniche che colpiscono nel profondo e fanno commuovere...sei una persona e una mamma speciale e tua figlia è molto fortunata ad avere una mamma come te:)).
    Un bacione e tantissimi complimenti per il capolavoro di torta che hai realizzato,bravissima:))
    Rosy

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  5. cara amica mia...torni da te dopo tanti giorni di meritata vacanza e trovo questa meravigliosa dichiarazione d'amore e naturalmente piango! Si piango di gioia e commozione perché non si esprime mai abbastanza bene quanto si amano i propri figli e cosa significano davvero per noi ma tu sei così incredibilmente brava a mettere su carta i sentimenti di noi mamme che ogni volta mi commuovo!!! Che dirti, auguri alla tua grande e dolce Anais e la torta è stupenda!!! Bravissima cara un forte abbraccio!
    Flavia

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    1. Flavia, grazie!!! <3 come dico sempre....sono più brava a scrivere che a vievere! Torna presto, un abbraccio!

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  6. Cara la mia amica, che cose meravigliose che scrivi!! Come al solito mi scende una lacrima...
    Questi 8 anni sono volati!
    Ti abbraccio fortissimo e mando 1000 baci alla tua fantastica creatura.

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    1. Trovarti anche qua....che bello! Ti voglio sempre bene amica!

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  7. Wow ho rivissuto anch'io l'emozione,la paura di non essere all'altezza e quanto mi possa essere stato vicini mio marito. È vero anch'io mi sento fortunata ti posso capire.
    Tantissimi auguri Anais

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  8. mi ha fatto piacere trascinarti in questi ricordi !

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  9. Un post davvero meraviglioso...senza parole!Bravissima!

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  10. Quanta dolcezza Aria <3 mi ha emozionato leggere il tuo racconto della crescita di Anais. Spero un giorno di essere anche io una mamma premurosa, affettuosa e amorevole come te.
    Anais crescerà e' vero, e scoprirà quanto duro può essere il mondo e quanto cattive possono essere le persone...però scoprirà anche quanto è fortunata ad avere una famiglia come la vostra. Le tue non sono bugie Aria...stai facendo vivere ai tuoi bambini un'infanzia meravigliosa, come dovrebbero averla rutti i bambini e quando loro cresceranno si ricorderanno di questi momenti con tanta nostalgia e tanto amore e trasmetteranno ai loro figli ciò che tu hai trasmesso a loro.
    Tanti auguri piccola Anais <3 meravigliosa la torta :-* spettacolare <3

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  11. Tesoro bello tu hai un dono meraviglioso ovvero quello di tradurre in parole le tue emozioni la tua vita ed i tanti momenti magici della tua vita e di sicuro la nascita di un figlio ed in particolare il primo figlio è un concentrato di emozioni, una lotta interna tra la paura di non essere all'altezza e una voglia incredibile invece di essere madre e tu sei una mamma meravigliosa ed Anais è davvero fortunata e poi vedi che torta spettacolare le hai preparata sono certa che l'ha adorata!!Auguroni allora alla tua principessa e un bacione grande a te mia cara amica!!
    Imma

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  12. Francesca questo post è un capolavoro, come solo può esserlo l'amore di una mamma per la propria figlia, con tutte le sue sicurezze, fragilità, speranze e paure. Mi hai davvero emozionata! Siete una bellissima famiglia, ti mando un abbraccione e tanti auguri (anche se in ritardo) ad Anais!

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Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani