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martedì 12 febbraio 2013

Ravioli fritti con ricotta e gocce cioccolato


Oggi è Martedi grasso, e quindi friggiamo, ma sì, che in fondo friggere è bello! 
Quanto mi piacciono i dolci fritti, e poi da quando per l'allergia uso solo olio d'oliva mi sembra pure di digerirli meglio, e di sentire meno odore in casa...boh chissà se è davvero così!?

In ogni caso questi ravioli fritti a me sono piaciuti un sacco, la pasta è veramente deliziosa e non assorbe olio in cottura, il ripieno con la ricotta e le gocce di cioccolato li rende squisiti.
La ricetta è della fidatissima Flavia, adoro il suo blog, con lei non si può sbagliare,
 è una vera garanzia!

Purtroppo non è sempre così e ho provato ben 2 ricette di frittelle allo zabaione buttando via ogni volta tutto: friggendole non si cuocevano all'interno, non si gonfiavano abbastanza ed assorbivano troppo olio....mi succede rare volte di buttare via le cose da mangiare e ogni volta mi dispiace immensamente...e quindi cerco di mettere sul blog solo ricette collaudate....
poi per carità, capita a tutti di sbagliare o per inesperienza, per distrazione, o com'è successo a me con la MudCake...però diciamo che è veramente avvilente, e soprattutto porta allo spreco di cibo che è l'ultima delle cose da fare in un periodo come questo e direi sempre, 
visto che comunque c'è chi è molto meno fortunato di noi!

Vabbhè, fine della polemica, se avete delle ricette collaudatissime di frittelle alla crema di zabaione le aspetto con ansia, altrimenti consoliamoci con questi ravioli che non sono affatto male!

E quindi veniamo subito alla ricetta, vi ricordo che sono le ultime ore di saldi su Zalando e c'è anche un fornitissimo reparto casa...dove io ho acquistato questa alzatina, non è deliziosa?

Un bacio a chi passa, Buon Carnevale!


Ingredienti

  300 gr di farina
60 gr di zucchero 
2 uova 
60 gr di burro
3 cucchiai di liquore strega (per me maraschino)
  semi di vaniglia
buccia di limone (io omessa)
300 gr di ricotta
70 gr di zucchero
100 gr di gocce di cioccolato
zucchero a velo
 olio d'oliva per friggere


 Procedimento
 Versare la farina in una ciotola, fare il buco al centro e aggiungere la buccia grattugiata di un limone, le uova, il burro ammorbidito tagliato a tocchetti e lo zucchero.Cominciare a lavorare l’impasto dal centro aggiungendo anche il liquore strega e l’essenza di vaniglia.Lavorare l’impasto fino ad ottenere un panetto morbido ma non appiccicoso.Preparate il ripieno dei ravioli mescolando in una ciotola la ricotta ( deve essere bella asciutta, meglio se è stata un giorno in frigo) con lo zucchero e le gocce di cioccolato
Tagliare la pasta in 4 parti e con la macchinetta apposita o un mattarello ricavare delle strisce dello spessore di 1 mm. infarinare la pasta ad ogni passaggio se dovesse risultare
 appiccicosa.
Adagiate la sfoglia ottenuta su di una spianatoia infarinata e disponete su di essa dei mucchietti di ripieno a distanza di qualche cm l’uno dall’altro-
 icoprite con un’altra sfoglia di pasta e con una rotellina tagliapasta dai bordi dentellati (per me Tescoma) ricavare dei ravioli, chiudendo bene per sigillare i bordi

 Friggere i Ravioli di carnevale in olio bollente 2 o 3 per volta ( In alternativa potete poggiare i ravioli su una teglia ricoperta di carta forno, spennellarli con un pò di latte e cuocere in forno già caldo a 180° per 15 minuti circa o fino a che i dolcetti non risulteranno dorati)
spolverizzare di zucchero a velo

 

lunedì 11 febbraio 2013

Sulle Dolomiti con Groupon


Ci ho preso gusto a viaggiare con Groupon: posti da sogno a prezzi davvero convenienti...dopo Asiago e Chiusa, questa volta siamo stati a Borca di Cadore, e questa sopra era la vista dalla nostra stanza: non è un incanto?
Io ero rapita dal candore di questo spettacolo!


Abbiamo soggiornato all'Hotel Antelao: 4 stelle, arredamento moderno e curato, una piacevole spa e un ristorante condotto da uno chef che ci ha deliziato con ottime pietanze,
ponendo la dovuta attenzione alle mie allergie e...al fatto che mio marito è vegetariano,
 che famiglia problematica siamo, fortuna che i bimbi mangiano di tutto!!!!!


 Abbiamo avuto modo di assaggiare gli ottimi e tipici Casunziei fatti in casa, 
ravioli tipici ampezzani che io non conoscevo ripieni di verdure, (per noi ortiche)
conditi con burro, formaggio stravecchio e semi di papavero


 Indimenticabili questi gnocchi di zucca e ricotta, conditi con provola e burro fuso....
si scioglievano in bocca ed erano davvero meravigiosi!

 

Nel nostro pacchetto era infatti compresa una cena di 4 portate che comprendeva
 l'antipasto di formaggio ubriacone con polenta, un bis di primi, un secondo, e il dolce....
porzioni abbondanti e tutto davvero ottimo. 


Nel pacchetto, oltre alla cena, erano compresi anche un aperitivo a base di prosecco, la colazione del mattino successivo e un'entrata omaggio alla pista di pattinaggio proprio sotto l'albergo :
Anais si è scoperta una bravissima pattinatrice....molto più della sottoscritta!!!


Sempre nel nostro pacchetto, da 99 euro, era compreso anche l'utilizzo della zona benessere, con bagno di vapore, docce emozionali, sauna, angolo relax e tisaneria, e una piscina idromassaggio dove anche i bimbi hanno potuto divertirsi in un orario a loro dedicato



Abbiamo trovato queste accortezze davvero speciali,ci siamo molto divertiti...
fortunatamente abbiamo trovato due giorni di sole e le Dolomiti erano uno spettacolo per gli occhi così innevate ed imponenti!


Cortina dista solamente 10 minuti di macchina...ci abbiamo fatto una passeggiata volentieri...ma che freddo, brrrr!!!!!!!!!!!!!!!!


Al ritorno ci siamo fermati a pranzo a Longarone, dove dopo una sosta alla Taverna del Gufo abbiamo partecipato anche ad una festa di Carnevale.....per la gioia dei bambini!


 Insomma, ci siamo proprio divertiti e consiglio a tutti voi di visitare il sito Groupon
per valutare tutte le meravigliose offerte....
magari potete trovare un regalo che fa al caso vostro per San Valentino....ma non solo! 


Noi abbiamo festeggiato il compleanno mio e di Gioele e devo dire che è stata
una vacanza breve ma intensa, davvero indimenticabile!

domenica 10 febbraio 2013

Mud Cake Arcobaleno per Gioele


 In pieno clima carnevalesco, vi posto la Torta che ho preparato
La Torta è piaciuta a tutti sia per la decorazione, (e io ringrazio la dolcissima Sara per l'idea!smack!!!!!) sia per la consistenza! 

Vi avevo anticipato che mi sarei cimentata in una delle torte che hanno partecipato al mio contest (a proposito,li avete già visti i vincitori?)...e infatti ho scelto la Mud Cake di Vale.

Sinceramente, questa torta non mi ha mai ispirato più di tanto, ed avevo delle resistenze nel prepararla...sentivo che non era una torta per me, ma sentivo anche che sarebbe piaciuta ai nostri ospiti e soprattutto a quel golosone di mio marito! Non mi sbagliavo!!!

In effetti la torta dai veri golosi è stata promossa dieci e lode e quindi vi riporto la ricetta, dandovi però anche il consiglio di seguirla attentamente e non farvi prendere come me dall'attacco
 faccio una modifica perchè non ho la farina autolievitante in casa...

Vi giuro che il pomeriggio precedente il compleanno mi sarei messa a piangere davanti al forno, e solo il giorno dopo ho realizzato qual era stato il problema!

Dovete sapere che la torta è piuttosto liquida quando la versate nello stampo (cm 20, bordi alti) e deve cuocere almeno 60 minuti.

Beh, durante la prima mezz'ora la torta non ha fatto altro che crescere e strabordare dallo stampo, dapprima bruciandosi e creando un fumo tremendo nel forno, in seguito (dopo aver ricoperto la base del forno di carta alluminio) appiccicandosi ai bordi dello stampo e seccandosi.

Avrei davvero pianto, ma ho cercato di mantenere i nervi saldi sapendo che prima o poi la torta si sarebbe solidificata e avrebbe smesso di gonfiarsi e fuoriuscire perchè non più liquida.

Così è stato: una volta tolta dal forno, raffreddata e tagliata a fette la torta si è presentata compatta. cremosa ma cotta...e letteralmente una volta farcita si scioglieva in bocca.
E io mi sono definitivamente convinta che 
un cucchiaino di lievito non è come 75 gr di farina autolievitante!

Ecco quindi la ricetta


Ingredienti
(per una torta diametro 20 cm)

440 gr di zucchero semolato (per me 420 gr)
250 gr di burro
200 ml di latte
150 gr di cioccolato fondente al 70%
225 gr di farina 00
75 gr di farina autolievitante
2 uova grandi
un cucchiaino di estratto di vaniglia (mia aggiunta)
1 pizzico di sale (mia aggiunta)

Preriscaldare il forno a 160°.

In una pentola, mettere il latte, il burro a pezzetti, il cioccolato a pezzetti e lo zucchero.
Far sciogliere gli ingredienti senza portarli a ebollizione e lasciarli raffreddare per circa 15 minuti.

Versare il composto nella planetaria o nell'impastatrice (se non l'avete, versate in una ciotola capiente e lavorate con le fruste) e incorporare le uova precedentemente sbattute (poco e a mano) con il sale e la vaniglia.
Mescolare tutto a velocità media.

Aggiungere, adesso, le farine setacciate mescolando a mano con movimenti dal basso verso l'alto, delicatamente, facendole assorbire.
Non lavorare troppo la farina, altrimenti il dolce risulterà duro.

(Nel libro consigliano di aggiungere prima la farina e poi le uova ma io, nel tempo, ho modificato questo passaggio perché ho notato che aggiungendo per ultima la farina il dolce acquista maggiore morbidezza e cremosità).

Trasferire l'impasto nella tortiera (preferibilmente antiaderente) che avrete imburrato e infarinato (se imburrate e infarinate bene non c'è bisogno di rivestirla di carta forno ma se volete, fatelo). Sbattete leggermente la tortiera sul piano di lavoro per far assestare il composto e far uscire le eventuali bolle d'aria.
Infornate per 70 minuti circa; uno stuzzicadenti inserito al centro della torta dovrà uscire pulito o al massimo con qualche briciolina attaccata.
Far raffreddare la torta prima di sformarla.
Metterla in frigo un paio di ore avvolta in pellicola alimentare, una volta raffreddata: questo passaggio faciliterà il taglio della torta, non avrete briciole e non la rovinerete.

Io l'ho bagnata con acqua e maraschino, e farcita con una crema a base di 500 gr di panna,  200 di philadelphia e zucchero a velo.
Decorata con twix e noccioline ricoperte e colorate....un arcobaleno di bontà, ma soprattutto di allegria, una vera festa per gli occhi e il palato dei più piccolini...e non solo!!! 
Ed eccoci qui a soffiare le candeline....


 
  

sabato 9 febbraio 2013

Vincitori del Contest "Aria di Festa... Torte da Sogno!"



Prima di svelarvi che ha vinto il mio contest, e di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, vorrei ringraziarvi per l'affetto che mi avete dimostrato ieri. 
Tanti commenti al post e tante mail private...che mi hanno commossa!
Tante persone che mi hanno chiesto di continuare a scrivere perchè i miei post emozionano....davvero, è stato un regalo meraviglioso.
 Bene! e ora torniamo al contest!

 Non è affatto stato facile scegliere.
Io, che non resto quasi mai a corto di parole, appunto,  sono rimasta senza fiato davanti ad alcune torte da Sogno e, istintivamente, ne avrei premiate tantissime.

Ma la scelta è stata poi fatta con cura, affidandomi anche al punto di vista esterno di una mia cara amica (che non conosce i vostri blog e che è stata quindi molto obiettiva) e basandomi anche su alcune semplici considerazioni che avevo fatto nella premessa del post, che mi hanno portato anche a divergere con lei su alcuni punti, che io però ritengo fermi.

Ho notato che spesso le regole dei contest sfuggono, o non vengono lette con la dovuta attenzione...perchè lo scopo di questo contest non era solo l'esibizione di una bella torta,
 bensì l'attenta spiegazione di come si ottiene quella torta, 
partendo dalla base fino ad arrivare alla decorazione.
Una specie di viaggio sensoriale attraverso le immagini,
 quasi fino a farcela fare insieme e poi gustare virtualmente.

L'obiettivo era dunque quello di dare la possibilità, a chi è meno pratico, di poter realizzare la stessa torta a sua volta, e anche io come avevo anticipato mi sono messa alla prova, proprio per capire se quella era la strada giusta.

Con queste premesse capirete, io spero, il perchè delle mie scelte,
che in ogni caso restano personali e sono queste, non voglio tenervi sulle spine.
 Tuttavia, ho voluto aggiungere ai due premi offerti da NetCasa anche altri due premi offerti da me per due menzioni speciali!!!!!
In tutto i vincitori sono 4!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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Torta Vincitrice sezione pasta di zucchero


 

Una torta originale nella decorazione, ma soprattutto golosa. L'autrice ci spiega in dettaglio, per filo e per segno, come realizzare tutta la torta: dalla base, alle molte farcie, alla decorazione in pasta di zucchero...brava, hai davvero centrato l'obiettivo del contest!


Torta Vincitrice sezione Torte Decorate


 

mi ha colpito l'originale decorazione esterna ed interna, nonchè l'attenzione a spiegare come si ottiene questo risultato, in maniera anche piuttosto semplice.

PER ENTRAMBE LE CATEGORIE IL PREMIO E' OFFERTO DA NETCASA E CONSISTE IN UN BUONO PER ACQUISTARE CIO' CHE VI PIACE DAL LORO SITO!!!!

CHIEDO QUINDI ALLE VINCITRICI DI ISCRIVERSI AL SITO, 
E DI SCRIVERMI VIA MAIL A

 francescanais@gmail.com 

PER ESSERE MESSE IN CONTATTO CON L'AZIENDA.
GRAZIE NETCASA!



Menzioni e premi speciali

ma non è tutto!!! Ci sono anche due premi speciali

ci sono state infatti due torte che mi hanno comunque molto colpito, alle quali va un premio speciale

Sezione pasta di zucchero: 
 

una torta davvero impeccabile e graziosa, Danita ci svela alcuni segreti e una crema molto golosa al caffè che vi invito a scoprire.

Sezione Torte Decorate


Torta a cuore di fidanzamento

un inno al romanticismo, una perfezione maniacale, un tripudio di golosità e bellezza.
Bravissima Antonella!

Come premio speciale per le due vincitrici ho scelto un vassoio romantico per ciascuna creato dalla mia amica Cinzia, che ho finalmente convinto ad aprire un Suo blog DIVERTIAMOCinzia..è davvero brava sia in cucina che nel decoupage e sono certa che se la seguirete ne vedrete delle belle....correte da lei e seguitela!!

Chiedo alle vincitrici del premio speciale di inviarmi il loro indirizzo alla mail francescanais@gmail.com

Ma prima una fetta della torta di compleanno di Gioele per festeggiare....grazie di avere partecipato, mi avete dato tante bellissime idee e avrò certamente modo di rifare altre di queste torte, certo, non tutte...ancora non sono così brava, ma anche questo è un modo per imparare!



a presto con la torta su questi schermi, Francesca Aria



mercoledì 6 febbraio 2013

E' il nostro compleanno: voglia di fragola!



Durante le vacanze natalizie mi sono concessa lunghi bagni nella vasca, con tanto di candele accese e bolle profumate di muschio bianco.
Mi sono stesa nella vasca e mi sono ricordata di quante volte l'ho fatto quando ero incinta di lui, e mi sentivo così ingombrante alla fine!
Quella pancia che cresce e che, ad un certo punto, diventa faticosa da portare e un giorno se ne va molto più in fretta di quando è venuta, con la sua linea negra al seguito, che sparisce lentamente, lasciandoci quasi amputati di qualcosa.

Forse ci sentiamo per un attimo più leggere, ma poi...poi ci manca.
Guardiamo la nostra creatura allungarsi e farsi spazio nel mondo e ci viene anche da domandarci se ci siamo perse qualcosa:
nella frenesia di tutti i giorni, nel nostro amore esponenziale, nel vortice di tempo che sembra riscucchiarci...
ma davvero tu stavi nella mia pancia?
Oh, sì, il ricordo è netto di quei calci birichini ma....come hai fatto a diventare così grande, già?
Eri parte di me, ora sei una personcina minuscola che sa il fatto suo!


Gioele...
E' arrivato di sorpresa, come un dono speciale.

Chissà quando è arrivato.... la data presunta parto era  stata definita sommariamente nella prima quindicina di Febbraio.
Ci ha lasciato tutti a bocca aperta,
fra tante domande e una sola risposta che è venuta dopo, con lui: l'amore.
E'cresciuto nella mia pancia silenziosamente, favorendomi nel mio lavoro e nel mio essere una madre sbocciata da poco con Anais; quasi non mi sono accorta della sua presenza se non quando avevo bisogno della sua compagnia.


Quell'Inverno avevo organizzato una rassegna teatrale e tutte le volte che uscivo di casa per andare agli spettacoli o c'era una gran nebbia o la bufera di neve.
Io, però, partivo allegra comunque, portandomi dietro il mio pancione ormai sull'orlo di un'esplosione e, mentre percorrevo la strada buia, con la mia macchina, non mi sentivo sola come succede solitamente, e persa nella nebbia, 
mi sentivo forte, mi sentivo invincibile, come ogni donna che porta in grembo la sua creatura.

La settimana precedente l'ultimo spettacolo eravamo stati a cena in un ristorante dove andiamo spesso. Appena entrata mi aveva fatto l'occhiolino una torta ricoperta di fragole...
fragole a Febbraio...che voglia pazzerella!
 Ho cenato facendo finta di nulla, bramando il momento in cui la cameriera sarebbe venuta a prendere l'ordinazione del dolce e....non avevo certo messo in conto che la risposta sarebbe stata
 "Signora, ci è stata commissionata per un compleanno, è riservata a quel tavolo!"


"Compleanno?...Senta, io compio gli anni la prossima settimana...
se volessi anche io quella torta, me la fareste?"

"beh, se troviamo le fragole sì".

E le fragole furono trovate.

Tutto era pronto, anche l'appuntamento dal parrucchiere: in quei giorni mi era arrivata per posta una promozione speciale per farmi la piega gratis il giorno del mio compleanno. 
Ne avevo anche bisogno! Era anche Sabato!
Certo, tutto pronto per domani. Era il mio giorno.

Venerdi sera: ultimo spettacolo in rassegna.
Quanta gente a vederlo: appena sono arrivata è stato chiaro che le sedie in sala non sarebbero mai state abbastanza.
Avanti, indietro, una e poi un'altra...quante sedie ho spostato...ma quanto ridere, che bella serata!
Sono tornata a casa davvero serena.
E mi sono addormentata subito, era mezzanotte da poco passata.


Alle 4.00 mi ha svegliata un botto. Fuori o dentro di me? 
Non l'avevo mica capito e mi sono seduta sul letto un pò incredula.
Secondo botto e...si, dentro si me...mi si erano proprio rotte le acque.

- Dai, Diego svegliati...è meglio che andiamo all'ospedale -
e mentre cercavo di capire cosa mi sarei messa durante il tragitto, e decidevo che sarei rimasta in pigiama - pensavo a come svegliare la piccola Anais senza traumatizzarla e pensavo di chiedere aiuto a mio marito che...che...non credevo ai miei occhi...
si stava dando il gel in bagno come se si stesse preparando per andare a un cocktail!

-Diego, scusa, facciamo in fretta...te lo dai domani il gel...inizio a sentire qualche dolorino.-
Sollevo Anais e la avvolgo in una coperta, lei mi dice "ma io voglio fare la nanna" e io le spiego che la farà dalla nonna.
E' buio, piove, fa freddo. 
La portiamo da mia suocera che abita a un km da noi. Io mi sento già male e quando arriviamo mia suocera prende la bimba tra le sue braccia e mi chiede: " Ma....hai già i dolori??"
Guardo l'orologio, erano le 4.40.
"Un pò..." cerco di fingere con molto ritegno.... ma dentro di me sentivo dei crampi atroci.
"Caspita, Diego, fai veloce....con Anais ci son volute 5 ore ma io 5 ore così mica le reggo"
e mi aggrappavo alla portiera stringendo i denti.


le 5.05 Arriviamo all'ospedale in venti minuti, 
mio marito centra il parcheggio più lontanto dalla porta d'ingresso.
- Scusa, ma mi prendi in giro? Facciamo presto!-
-Lo sai che è meglio se cammini, te l'han detto anche l'altra volta...-
- Quindi non prendiamo l'ascensore?-
- Ma no, dai, ti aiuto io...-
- Diego ma....io mi sento che sta per spingere...-


ore 5.10 Arriviamo al primo piano e suoniamo il campanello della sala parto.
L'ostetrica mi accoglie e mi chiede di andare in bagno e fare pipì.
- Cosa? no, ma...io non ce la posso fare davvero, lo partorisco qui...

Arriva un medico e mi guarda, scruta la mia posizione mentre cerco di camminare.
- Portatela in sala parto- ordina.
e io mi ritrovo su una poltroncina che corre spinta da due ostetriche.
-In sala parto? ma quindi sta già per nascere?-
- Eh sì, signora, venga, si sieda sulla poltrona, provi a spingere-

- CHIAMATE MIO MARITO!!!- 
è stato l'urlo che ha preceduto la prima spinta, (che mio marito si è ovviamente perso)

5.26:  alla seconda spinta è nato Gioele,dopo un minuto già tra le braccia del papà, e io incredula a chiedergli se davvero era il mio bambino...come poteva essere già tra noi?

- Diego...- mi raccomando, appena è giorno chiama il ristorante, e la parrucchiera. Disdici tutto.
Per quest'anno il compleanno lo festeggio in Ospedale. 
E dall'anno prossimo mi sa che lo festeggiamo in due

Il tempo corre così veloce...Gioele oggi compie 3 anni.
Io 34, ma questa è un'altra storia...

Vi basti sapere che le ostetriche presero da parte mio marito per chiedergli se ero sempre così isterica!!!!


Cosa posso dire di lui se non che è la creatura che mi assomiglia di più,
fuori e dentro, in tutto questo Universo?
E questo mi fa paura e mi fa innamorare terribilmente di lui ogni giorno che passa....
Ruffiano, testardo, sensibile, permaloso, coccolone, pauroso, gentile, generoso, chiaccherone e.....incontrollabilmente adorabile?

Vorrei poter restare seria quando lo sgrido e lui mi dice: 
Scusa mamma-bella, non lo faccio più, tu sei la più bella mamma del mondo....
Vorrei poter fermare il tempo quando mi canta una canzone che lui ha inventato per me: 
Mamma bella tutta bella...ti voglio bene mamma bella...tanti baci a mamma bella....
e vorrei potergli dire sempre di sì quando mi dice ogni mattina: 
Non andare a lavorare, stai sempre vicino a me...


Ma per crescere serve anche qualche no, e non avrei mai pensato fosse così difficile dirlo a qualcuno che è proprio come te.
Che sia un bene o un male, questo ancora non lo so dire...però una cosa è certa:
questo bimbo ha una piccola voglia di fragola sulla pelle, e io so il perchè. e ora tutti voi.
 

E anche se non ho avuto quella torta, per sempre avrò un regalo speciale,
 il giorno del mio compleanno.....

 

Auguri ometto mio, resta sempre così dolce come sei.
e così goloso!

martedì 5 febbraio 2013

Ciambelline fritte




Buon Lunedi, come state?

Io bene...

ho trascorso un bel week end, all'insegna della poesia....ieri nella nostra Biblioteca sono state lette diverse  poesie scritte da una poetessa mia concittadina prematuramente scomparsa.
La nostra Biblioteca porta con orgoglio il suo nome: Lorenza Meletti.

Magari vi lascio una sua poesia in fondo alla pagina, quella che ieri ho sentito più vicina a me.

Sono tornata a casa che anche le mie poesie tornavano a ronzarmi all'orecchio.
Ne ho sempre scritte, fin da quando ero piccola, e ho vinto parecchi concorsi letterari fin dalle scuole elementari soltanto perchè la mia maestra le andava abrecuperare dal cestino
quando noi uscivamo da scuola.
Mi ha sempre incoraggiato, fino agli anni dell'Università.

Poi ho un pò abbandonato questo tipo di scrittura, ma non tutta la scrittura, assolutamente no.
Il mio Diario è sempre sul comodino, insieme a quelli di Anais Nin.

Però chissà....la poesia quando vuole uscire dall'anima non accetta regole e, nel caso, si farà sentire...
Come diceva questa poetessa, la poesia è un fastidio all'orecchio.

Si, certo, per chi deve scrivere è quel fastidio quell'urgenza che non ti abbandona....
fino a divenire un gran piacere per chi la legge.
Ma forse è vero anche il contrario.

Io, in questo momento della mia vita, amo alla follia le poesie di Ted Hughes per Sylvia Plath (Lettere di compleanno), sento il bisogno di leggerle spesso, ma amo ugualmente le poesie della stessa Sylvia, ho amato Rimbaud e Baudelaire, tra gli italiani Montale, e non solo...
 ....voi?


Cambiando discorso....fervono preparativi della festa per il mio bimbo, che cerco di gestire nei ritagli di tempo...quindi passo subito alla ricetta di oggi, (da pubblicare in fretta a grande richiesta per altri golosoni ;-) che l'hanno vista sul mio gruppo facebook), per me immancabile in questo periodo ogni anno!
A me non dispiace friggere, perchè amo molto i dolci fritti...purtoppo fuori casa non posso concedermi nulla tutto questo perchè posso mangiare solamente ciò che viene fritto in olio d'oliva...
ecco, tutti i dolci che vedrete su questi schermi sono fritti in olio d'oliva....
e devo dire che non si sente affatto!

Questa ricetta proviene da una vecchia rivista ed è abbastanza datata, ci sono affezionata perchè riesce sempre bene!

Credo che nel mondo ci siano infinite versioni delle ciambelle fritte, anche io ho un'altra versione di ciambelle con l'aggiunta di patate che ogni tanto rispolvero...

Però ho notato che in quella versione le mie ciambelline assorbono molto olio, al contrario di queste...che sono piuttosto soffici e davvero deliziose, provatele!

e voi? avete una ricetta speciale delle ciambelline da darmi?



Ingredienti 
per venti ciambelline della grandezza di un bicchiere!

500 gr di farina 00
50 gr di burro
40 gr di zucchero semolato
150 gr di acqua
2 uova
semi di vaniglia
6 gr di lievito di birra secco
1 pizzico di sale


Nella ciotola dell'impastatrice unite la farina, lo zucchero, il burro, il lievito, la vaniglia e le uova. Aggiungete a poco a poco l'acqua, iniziate ad impastare e quando il composto si sarà amalgamato mettere il sale.
Dovete ottenere un impasto omogeneo, che andrete a stendere direttamente sulla carta da forno allo spessore di circa mezzo cm.
A questo punto, con un bicchiere, titagliate tanti cerchi e, con il tappo di una bottiglia di plastica, ricavate il buco centrale.
Io impasto anche i ritagli, fino a finire tutto l'impasto.
Sistemare le ciambelline ben distanziate e mettele a lievitare in forno con la lucina accesa per circa 3 ore.
 Quando saranno lievitate scaldate in un wok (per me Kit-zen)  abbondante olio d'oliva e, una volta che l'olio è caldo, immergetevi le ciambelline. Io uso questo trucco: taglio la carta da forno con le forbici e verso la ciambellina con la cart nella pentola, dopo pochissimo la carta si stacca e quindi non avrete bisogno di toccare la ciambellina con le mani con il rischio di sgonfiarla.
Fate cuocere bene le ciambelline da una parte e dall'altra, poi scolatele posizionandole su carta assorbente e infine passare nello zucchero semolato.
Gustatele ancora tiepide, sono buonissime!



Una giornata

Riporre in un armadio
gli abiti che nessuno porta più
- troppo vissuti per buttarli via-
appendere ad un chiodo
il quadro finalmente incorniciato
gettare in fondo - in fondo - al baule vecchio
guinzaglio e museruola perchè il cane....
decidersi a piegare delicatamente le preziose ragnatele
sparse per casa da una zia zitella
in cinquant'anni di giornate lunghe
cercare per le stanze
tutte le cartoline coi saluti
e aggiungerle alle altre nella scatola
e così sia per i bottoni
scompagnati, per gli orecchini falsi,
le pagelle, il costume da pierrot,
i romanzi perbene: ad ogni cosa
giunge il momento di trovare un angolo.
Vivere in fondo non è che archiviare.

domenica 3 febbraio 2013

Sformatini di patate con funghi trifolati



Vi lascio un'idea veloce per il pranzo o la cena di stasera o, perchè no, di San Valentino. 

Noi l'abbiamo sempre festeggiato in casa, da quando ci conosciamo, perchè San Valentino era per me, quando ancora abitavo con i miei nonni, l'ocasione di mettermi ai fornelli e cucinare per il mio amore.

Ai tempi, avevo un armadio stipato di pentole, bicchieri, tazze e altri utensili che non vedevo l'ora di trasferire in quella che sarebbe stata un giorno la mia casa. Qualcuno mi diceva che ero pazza, qualcun'altro che un giorno, quando sarei stata nella mia nuova casa, mi sarei stancata di cucinare per mio marito.

Beh, a distanza di quasi vent'anni posso invece dire di aver avverato un mio grande sogno, ricordando perfettamente ogni dettaglio dei giorni in cui ho sistemato tutti i miei piatti e le mie pentole nei cassetti della mia cucina.

Non solo, non mi sono affatto stancata di cucinare per l'amore della mia vita (e ora anche per i nostri bambini), ma anzi, ho avuto sempre lo stimolo di migliorarmi ed imparare nuove preparazioni e nuovi modi di presentarle.

Il blog è stato un punto di svolta e, dal momento che è stato proprio mio marito a convincermi ad aprirlo, non posso che dedicare a lui  questa ricetta, perchè è l'assaggiatore dei miei piatti, spesso il loro fotografo e il mio primo sostenitore...nonchè la persona per la quale preferisco mettermi ai fornelli, forse oggi anche più di ieri.

La ricetta, come dicevo, l'ho vista attraverso il web nel blog di Simona, l'ho fatta subito mia con qualche variante: la presentazione a forma di cuore e l'aggiunta di un cubetto di provola di bufala all'interno di ogni sformatino.
Mi è piacitua davvero tanto:
Un piattino delizioso!

alla fine penso che questo stampino a forma di cuore si possa usare tutti i giorni, se si vuole, perchè èsempre San Valentino...o forse io sono un'inguaribile romantica...e voi????



Ingredienti:

Per circa 8 Sformatini di patate con funghi
Per l’Impasto degli sformatini:
400 gr di patate pelate2 uova
50 gr di parmigiano 
80 ml di latte fresco 
16 gr di burro 
sale 
burro per lo stampo 
pangrattato per lo stampo 
pepe
cubetti di provola
 
Per i Funghi trifolati:

400 gr di funghi champignon 
2 spicchi d’aglio (io li ho omessi) 
2 cucchiai di olio extrav. 
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato 
2 cucchiaini rasi di prezzemolo essiccato (io omesso) 
sale 

pepe


Sbucciate le patate, lavatele, pesatele e tagliatele a quadrotti. Bollitele in abbondate acqua:

Le patate saranno pronte quando sotto i rebbi della forchetta sentirete le patate morbide. Sgocciolate e servitevi di uno schiaccia patate, avendo cura, prima di mettere da parte la purea, di far uscire fuori tutta l’acqua in eccesso, in modo da ottenere una purea densa e compatta
scaldate il burro in padella, quando sarà completamente sciolto, aggiungete la purea di patate

Ponete su fuoco basso, salate, pepate e lasciate cuocere per 1′ circa, aggiungete il latte a filo:

girate ancora a fuoco molto basso, fino ad amalgamare completamente gli ingredienti.
Fuori dal fuoco, aggiungete i tuorli d’uovo e il parmigiano grattugiato

Amalgamate il composto fino ad ottenere una crema omogenea. Montate, con l’aiuto delle fruste elettriche, gli albumi a neve ben ferma e uniteli alle patate.


Amalgamate gli albumi con l’aiuto di un cucchiaio di legno mescolando dal basso verso l’alto per evitare di “smontarli” . Il composto dovraà risultare ben amalgamato, spumoso e leggero.
Versate il composto negli stampini di silicone a forma di cuore Pavoni,mettete al centro un cubetto di provola, livellate ancora il composto e


cuocete in forno preriscaldato a 180° per 40′.

Quando gli sformatini sono a metà cottura, pulite i funghi eliminando la pellicina esterna e quella sul gambo, lavateli velocemente, asciugateli e affettateli:


Ponete in padella gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati con l’olio. Fate soffriggere fino a doratura, aggiungete i funghi:

Ponete su fuoco moderato, girate, e lasciate rosolare per 1′ aggiungete sale, pepe e metà del prezzemolo

Coprite con un coperchio, abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fuoco lento una ventina di minuti.
Scoprite dunque e lasciate rapprendere i funghi a fuoco moderato per circa 3′-4′ a fine cottura aggiungete il restante prezzemolo fresco . Lasciate amalgamare qualche secondo e allontanate dal fuoco.
Lasciate in caldo i vostri funghi trifolati

 
A questo punto prima di sformare, con la lama di un coltello a punta tonda, delicatamente, scostate i lati degli sformatini dallo stampo. I
Sformate quindi gli Sformatini di patate e servite caldi con funghi adagiati  sia sopra gli sformatini sia affianco. Completate spolverando con prezzemolo fresco

Buon appetito!




venerdì 1 febbraio 2013

Castagnole morbide di kamut alla ricotta e miele




Che bello, ieri mentre tornavo dal lavoro notavo che erano quasi le 18.00 e c'era ancora luce fuori. Stiamo uscendo dal tunnel.
 Finito il lungo Gennaio, per me è tutta una strada in discesa!

 A casa mia il profumo dei giacinti invade già la cucina e io sento che, in fondo, la Primavera non è poi così lontana.
E' appena dietro queste nuvole grigie, queste giornate ancora fredde e nebbiose, ma è là, che attende.

Anche il mio contest si è concluso e a giorni decreterò i vincitori. Sarà difficilissimo perchè sono arrivate delle torte meravigliose, e di questo vi ringrazio, anticipandovi che certamente ne rifarò una in occasione del compleanno mio e di Gioele,.

Si, perchè tra pochi giorni sarà il compleanno mio e del mio bimbo insieme, quindi grande festa...poi Carnevale, che adoro per tutti quei dolci fritti che ho la scusa di poter fare e mangiare e poi...
in un battibaleno sarà Marzo, e ritornereranno a sbocciare i fiori!

Ma non corriamo troppo, e gustiamoci ogni momento nel vero senso della parola...

facciamolo oggi con queste simil-castagnole rese morbidissime dalla farina di kamut e dalla ricotta.
Il gusto del miele le rende ancora più golose!

Sono abbastanza soffici, però...se volete delle Castagbole più croccanti, vi consiglio queste!

Se siete alla ricerca di dolci di Carnevale vi ricordo che in Febbraio 2012 ne ho postati veramente tanti...pensate che queste castagnole le avevo proprio fatte l'anno scorso, ma non avevo avuto modo di postarle!
Quest'anno ho in programma i bomboloni, le ciambelle, dei ravioli fritti e delle frittelle allo zabaione....
Vi aspetto su questi schermi, e vi ringrazio di venirmi a trovare, siete sempre i benvenuti!



Ingredienti

250 g di farina di Kamut
100 g di ricotta
2 tuorli
50 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di miele del Bosco Rigoni d'Asiago
50 g di latte
2 cucchiai di maraschino
1/2 bustina di lievito
un pizzico di sale
olio d'olivaper friggere


Procedimento
Versate tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorate il vostro impasto e poi trasferitelo sul piano di lavoro infarinato. con le mani formate dei cilindretti e tagliateli a pezzetti come si fa per gli gnocchi. Usate un tegame piccolo e a bordi alti, friggete in olio d'oliva profondo ben caldo, cercate di immergete pochi pezzi alla volta rigirandoli spesso. 
Quando le vostre castagnole saranno dorate, sgocciolatele su carta assorbente e spolverate di zucchero a velo.
Sono ottime sia calde che fredde e se riuscite a non finirle prima, si mantengono morbide anche il giorno dopo.

Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani