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venerdì 19 gennaio 2018

Budino di pandoro mele e cioccolato...e i miei 21 anni....




La morte di Dolores O'Riordan mi ha profondamente rattristato. E' come aver perso un'amica cara perchè ci sono stati giorni, nella mia crudele adolescenza, in cui davvero lei è stata la mia migliore amica.
L'ho "conosciuta" come è avvenuto per gli altri musicisti che hanno lasciato un segno in me, molto spesso tra le 6 e le 7 del mattino quando, nella mia stanza, solevo truccarmi prima di andare a scuola, con il sottofondo di Videomusic. Riga di eyeliner nero e rossetto rosso fuoco. Capelli biondi davanti al viso. Nessuna mezza misura: la vita si vive intensamente, a 15 anni.

Impossibile non sentirla nell'anima, quella voce così simile alla mia. Impossibile non notarla, tutta cosparsa d'oro. Impossibile, per me che frequentavo il liceo linguistico, non essere bombardata dalle sue parole: When the violence causes silence we must be mistaken....
Ero solo una ragazzina, ma quell'incontro mi ha segnato indelebilmente.

Innanzitutto, ho inziiato a scrivere le mie prime canzoni e a cantare Zombie in ogni dove; lo faccio pure adesso e credo che molti dei miei conoscenti associno me a quella canzone senza ombra di dubbio.
Poi, ho voluto andare in Irlanda, dove suonavo le sue canzoni seduta per terra nei pressi di Temple Bar.
E ancora, ho studiato le canzoni di No need to argue per mesi e mesi, con il mio insegnante di canto e pianoforte e ogni volta che ho potuto, ho voluto cantare in pubblico Zombie oppure Ode to my family. Ne ho decine e decine di versioni, tutte incise nelle vecchie videocassette. 

Ma non era facile. Oggi tutti tristi, ma la verità è che appena nominavo i Cranberries venivo bocciata, troppo melensi e melodici.
Nessuno dei miei conoscenti sentiva i brividi come me sentendola cantare, nessuno sembrava comprendere quelle parole cariche di dolcezza e rabbia al contempo, nessuno sembrava esaltarsi per quel folk trapiantato nel rock.....un folk che proveniva dai cori di una Chiesa, come era successo a me da bambina...dove anche io avevo iniziato a cantare scoprendo quanto mi piaceva cantare.

Impossibile scordarsi dei dolorosi pomeriggi sul letto ad ascoltare a tutto volume 21, aspettando famelica i miei 21 anni, che sembravano non arrivare mai....
I Cranberries sono stati la colonna sonora di molti momenti legati alla mia storia e alle mie amicizie....chi ha suonato con me ha dovuto per forza accompagnarmi mentre cantavo quelle parole che sembravano scritte per me:
Mi madre, mia madre...mi teneva stretta mentre ero là fuori...mio padre, mio padre...gli piacevo....Importa a qualcuno?
E poi, in utlimo, sono stati le ninna nanne per mia figlia Anais, che dormiva solo ascoltando Dreams e Pretty....sono stati il primo assolo del mio Gioele, 7 anni, piccolo chitarrista in erba.

Pensare che quella voce cosi tanto incantevole si è spenta, a causa di un dolore troppo grande...lei che possedeva tutto quel che voleva, lei che era famosa come io sarei voluta essere, lei che era bella, talentuosa, e soprattutto una madre di 3 figli che ora restano per sempre orfani e segnati da questo lutto....mi fa stare male, tanto male.

Dolores, impossibile dimenticarti. La tua perdita mi ricorda che quel tempo è finito, che tutto è cambiato, che io sono diversa....non più così giovane...non più così infelice...ma nemmeno più così disincantata. E soprattutto mi insegna che davvero siamo tutti uguali, tutti di passaggio, tutti fragili e meravigliosi al contempo. Grazie di avermi dato così tanto, senza saperlo.
Canterò Zombie ancora e ancora, Ode to my family ancora e ancora, e No need to argue, ancora e ancora.
But now...it's so cold in Ireland.

Questo budino di Pandoro l'ho fatto per smaltire le ultime fette di pandoro che avevo in casa.
Anni fa ho provato il budino di panettone che trovate a questo link, e ho usato la stessa ricetta, aggiungendo i pezzettini di mela e cioccolato fondente, che vi assicuro creavano un meraviglioso contrasto.
Invece delle monoporzioni questa volta ho scelto uno stampo unico, in silicone, fornito da Pavonidea.

Ingredienti

300 gr di pandoto
300 gr di latte
3 cucchiai di zucchero
2 uova intere
50 g di cioccolato fondente tritato
cubetti di mela fresca a paicere


Procedimento

Foderare lo stampo con fette sottili di pandoro premendolo bene sulla base e ai bordi per farlo aderire.
Sbattere le uova con lo zucchero aiutandosi con una frusta elettrica e versare sopra il composto di uova il latte a filo, mescolando con cura, e infine il cioccolato tritato.
Con un picolo mestolino versare il composto liquido nello stampo sopra il pandoro e in mezzo, unendo i pezzetti di mela. (potete omettere quest'ultima se non la gradite)
Cuocere in forno preriscaldato a 170° per 20-25 minuti e comunque finchè la crema non si sarà rappresa e il pandoro comincerà a colorarsi.
Lasciare intiepidire, sformare, servire con una spolverata di zucchero a velo e una pallina di gelato al gusto preferito.
Se avete altro pandoro o panettone da smaltire vi consiglio anche questa torta

6 commenti:

  1. Quanto condivido quello che hai scritto cara, quanto mi è dispiaciuto!!!! Goloso riciclo il tuo budino, da rifare, grazie Aria!!!

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  2. Teso, come sempre le tue parole mi commuovono profondamente. L'ascoltavo anch'io e ho negli ultimi giorni ho fatto delle riflessioni di sfuggita.. Tu mi hai fatto fare un tuffo nel passato e attraversarlo piano. Siamo tutti uguali, nonostante il successo, il denaro, la bellezza, le doti. Tu sei sempre un'anima bella, nonostante il tempo passa e questo ne il tempo nè nulla potrà mai portartelo via. :*
    Un grande abbraccio cara e prendo anche una fettina di questo budino per addolcire un pò le note malinconiche :*

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  3. Un gruppo che ho sempre adorato e lei aveva una voce incredibile. Ma rimarrà la sua musica a tenere in vita il suo ricordo.
    Questa idea riciclo pandoro mi sembra proprio ottima. Diversa dalle altre, finalmente.
    Un forte abbraccio cara.

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  4. Ci sono artisti e canzoni che sono profondamente scolpiti nel nostro cuore e quando se ne vanno anche una parte di noi se ne va con loro, come se fossero persone a noi care e in fondo lo sono....
    Un budino davvero goloso e insolito, un bacione mia cara!

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  5. Appena ho sentito la notizia credevo fosse uno scherzo, e invece no, un pezzetto di noi se ne va con lei, e un pezzetto di lei resterà sempre in noi!!! Mi prendo una fettina del tuo rotolo per farmi tornare il sorriso..

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  6. Una dedica intensa e struggente, da mettere accanto a quello di Giuliano dei Negramaro. Sei una donna pazzesca Aria, hai tutte le doti del mondo, scrivere in modo eccelso, cantare divinamente, cucinare creativamente e far vivere in poesia ogni ricordo ed ogni nota di questa vita così dolcemente e crudelmente magica

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Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani