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mercoledì 2 agosto 2017

Pane Pita


Purtroppo non sono mai stata in Grecia.
Quando ancora non avevo paura dell'aereo, ho viaggiato molto in luoghi nordici, lontano dal mare.
Adesso che non posso più fare a meno della spiaggia, ho paura dell'aereo.
Lo so, mi perdo tantissime cose, ma come fare?

Mi sono forzata e ci ho riprovato, ma la mia vacanza è stata interamente rovinata dal pensiero di dover riprendere l'aereo al ritorno, quindi ancora non me la sento. La mia paura è legata soprattutto al terrore di avere un attacco di panico ad alta quota e dell'impossibilità di fare qualcosa di individuale in caso di incidente. Mi fa sentire inutile e senza scampo.

Sono perfettamente consapevole del fatto che ogni altro mezzo di trasporto è più pericoloso, ma la nostra vita è fatta anche di istinto....non solo di razionalità, e nel mio caso l'istinto ha davvero una parte predominante nel mio modo di vivere.
Lo dico con poco orgoglio, perchè questo mi è costato davvero tanto e non solo per questa fobia. 
Io ne ho mille altre, di paure, mille debolezze e mille fragilità con cui lotto incessantemente...Sono stata anche dalla psicoanalista, molti anni fa, per cercare di curare qualcuno dei miei limiti, ma ho ottenuto risultati nulli, e quindi spesso mi guardo allo specchio e mi accetto così come sono, con le mie forze e le mie debolezze.  Forse arriverà il momento in cui mi sentirò di forzare la mano un pò di più, ma sono giunta alla conclusione, per ora, che l'importante è stare bene con se stessi ed accettarsi, non tutti siamo uguali. Io mi piaccio anche con le mie fragilità.

Di conseguenza, per ora,  in Grecia ci arrivo attraverso i sapori della cucina. Ma voi, se ci siete stati...raccontatemi che magari mi mettete l'entusiasmo giusto per andarci.....

Tempo fa ho assaggiato la Pita cucinata da persone veramente del posto e ho provato a rifarla in casa ottenendo un buon risultato,  anche dopo aver guardato varie ricette in rete tra cui questa.
 
La Pita che ho assaggiato prevedeva due varianti: quella semplice e quella alla curcuma, se anche voi volete provare la seconda versione non vi resta che aggiungere un pò di questa spezia al'impasto.


Ingredienti per 8 pane pita

250 g di farina 0
250 g di farina 00
300 g di acqua
3 g di lievito di birra secco
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale fino
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva


Procedimento

Nella planetaria inserire le due farine, il lievito secco, lo zucchero.
Aggiungere gradualmente l'acqua tiepida e cominciare ad impastare, dopo poco unire anche l'olio e solo alla fine il sale.
Coprire l'impasto con un panno e lasciare lievitare fino al raddoppio, almeno due ore.
Trascorso il tempo, divider el'impasto in 8 palline uguali e stendere ogni pallina su un tagliere infarinato, lasciando alla fine riposare distese tutti i pane pita per altrei 40 minuti.
Trascorso anche questo tempo munirsi di una padella antiaderente e oliarla leggermente con un fazzoletto imbevuto di olio extravergine, portare a temperatura e far cuocere ogni pane in questo modo: a fiamma medio-bassa, quando vedrete che forma delle bolle, giratelo e terminate la cottura senza fretta.
Il pane pita si gonfierà molto, e rimarrà leggermente croccante fuori e morbido all'interno.
 L'alternativa è cuocere il pane in forno, ma sinceramente non ho provato.
Servite la vostra pita con Insalata Greca 


14 commenti:

  1. Aria, leggevo su FB qualche giorno fa che reputavi "le righe scritte prima della ricetta", i tuoi racconti di vita, importanti quanto e forse più delle ricette... e infatti si capisce, per la partecipazione e la sincerità con cui scrivi: un tratto speciale e davvero apprezzabile del tuo blog, al di là delle ricette sempre e comunque invitanti! Stavolta mi hai colpita ancora... sai non si direbbe che sei una persona con paure/fobie/limiti, anzi io ti vedo come donna di successo (in famiglia e sul lavoro), pienamente realizzata. E un po' mi consola invece sapere che anche tu confessi di avere tanti limiti, tra cui anche una fobia non del tutto razionale come questa... mi rivedo molto in ciò che dici, anche io non prendo mai l'aereo tranquilla: "La mia paura è legata soprattutto al terrore di avere un attacco di panico ad alta quota e dell'impossibilità di fare qualcosa di individuale in caso di incidente", non avrei saputo spiegarlo meglio! Per fortuna però, per il momento, quest'inquietudine è limitata e, forzandomi un po', riesco a prendere comunque l'aereo (certo, sarei più felice in treno o in nave...)! Ma ho paure più grandi che gestisco molto peggio, tra cui, banalmente... il terrore di parlare in pubblico in situazioni istituzionali! Ed è un problema, oggi capita sempre più spesso di doverlo fare per la propria professione... diciamo ci sto lavorando, speriamo bene! Ad ogni modo mi consola sapere che non sono l'unica ad avere paure razionali che limitano la vita, forse se potessimo tutti accettarci un po' di più per quelli che siamo, sarebbe il primo passo per vivere più tranquilli e avere, paradossalmente, meno fobie... chissà!

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    1. grazie Silvia, in effetti è davvero così...spesso non mi rendo nemmeno conto di quello che scrivo, è senza filtri, fluisce fuori dalla mia mente e vuole arrivare qui, il perchè ancora non lo so....spesso mi chiedo a cosa serva, dal momento che il mio è un blog di cucina e le persone vengono qui soprattutto per cercare ricette...eppure non saprei immaginarmi diversamente questo spazio, le ricette mi sembrerebbero meno vere se staccate dai miei pensieri...che poi, inevitabilmente, da qualcuno vengono letti e ricambiati, come in questo caso...Ebbene si, nonostante io per lavoro parli quotidianamente in pubblico e ci metta sempre la faccia, nel mio privato sono una persona molto fragile, in lotta con tante paure più che insicurezze. Ma chi non lo è? Ecco, il punto è questo. Un tempo mi sentivo inadeguata, mi sentivo sempre non all'altezza....e questo mi faceva soffrire. Ma adesso, alla beata soglia dei 40 anni, mi rendo conto che nessuno è invincibile, indistruttibile, pienamente sicuro di sè...e quindi quel che vorrei insegnare, soprattutto ai miei figli, è di non mettersi in croce per le proprie debolezze e soffrirci come ho sofferto io, sentendomi inadatta e non all'altezza. Anzi, di avere il coraggio di guardarle in faccia le proprie paure! Alcune devono essere superate, e dobbiamo lottare con noi stessi e con loro, ma altre fanno semplicemente parte di noi...e parlandone, scopriremo che fanno parte anche della vita degli altri. Paradossalmente, io non ho timore di parlare in pubblico perchè sono un pò "egocentrica" e mi piace stare al centro dell'attenzione, in senso buono. Fin da piccola nelle recite scolastiche io ero "il narratore" perchè la maestra mi affibiava la parte in cui c'era più da parlare...poichè a me piaceva. Soffro molto di più nel mio intimo, soprattutto da quando sono madre...le mie paure più grandi sono legate alla paura di non poter controllare tutto...e questo, ahimè, non è sempre possibile, e mi fa vivere con tante responsabilità ed ansie che non riesco a delegare...e finiscono tutte nella mia gastrite. NOn so come andrà a finire, c'è sempre spazio per migliorare...il consiglio che posso darti per superare la tua paura è quella di pensare che il tuo pubblico è fatto di persone esattamente come te...e se tu mostri di credere in te stessa loro lo sentiranno. Non sminuirti mai, tutti siamo individui e nessuno di noi ha i superpoteri, possiamo "solo" fare del nostro meglio. E dobbiamo anche accettare che ogni tanto possiamo sbagliare! Ma questo lo dico soprattutto a me stessa. Un bacio e grazie della tua riflessione a cuore aperto!

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    2. Grazie mille a te della tua risposta altrettanto a cuore aperto! Hai proprio ragione, non dovremmo metterci in croce per le nostre debolezze ma anzi magari dovremmo avere il coraggio di "sdrammatizzarci" un po', accettarci così come siamo e anche fallibili, perchè come dici tu siamo tutti umani, i limiti e le paure che ci sembrano insormontabili magari fanno parte della vita di chiunque altro e, anche solo a saperlo, ci farebbero meno paura! Ti abbraccio e sii orgogliosa di questo tuo blog, questo tuo modo di raccontarti e di raccontare le ricette... che di blog di cucina c'è pieno, ma di "Aria in cucina" ce n'è solo uno ed è speciale! Un bacione!

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  2. Anch'io vivo il mio blog come un diario aperto sulla mia vita e i miei sentimenti più intimi e reconditi. Sono certa che non cambieremo mai il modo di iniziare i nostri post!
    Le paure come le altre sicurezze ci definiscono nel nostro essere e ci rendono unici, chi ci ama ci apprezza così!
    Visita la Grecia in gita al 4 anno di liceo..andammo con la nave...ma non assaggiai questo tipo di pane o forse per assurdo neanche lo ricordo più...
    Deve essere buonissimo anche come la hai farcito tu!
    Un abbraccio ;)

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  3. le gite del liceo si ricordano per altri motivi!!!! Grazie del tuo passaggio e delle tue parole!

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  4. Anche io da qualche anno ho proprio paura di volare, una paura nata all'improvviso, così, senza motivo. Ho diradato i viaggi, poi mi sono resa conto che era un limite che dovevo superare nonostante tutto, soprattutto per la mia famiglia. E quest'anno siamo andati addirittura in Canada! (paradossalmente ho avuto paura solo sul tratto milano-roma, e roma-toronto invece incredibilmente quasi rilassata). Cerco di pensare che siamo tutti e 4 insieme e che tutto quello che può succedere non è importante, siamo insieme. Evito di viaggiare sola con mio marito senza i bambini.. Insomma psicosi di tutti i tipi, chi più chi meno.. E' la vita, l'esperienza fatte.. Mio marito mi dice che se ho tanta paura vuol dire che amo follemente la mia vita ed ho paura di perderla, io non so se è così, so soltanto che soffro e mi sforzo ogni volta di farcela, a superare questa e tutte le altre che ho..
    Adesso però mi rilasso e mi gusto questo pane di cui vado ghiotta! Un bacio amica cara, e buona estate! :*

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    1. Annalisa, credo che tuo marito abbia colto nel segno...ho desiderato tanto questa felicità che adesso ho troppa paura di perderla! Ti abbraccio forte!

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  5. Io ho 54 anni e non ho mai avuto il coraggio di salire su un aereo,proprio come te per il timore di un attacco di panico. Sono andata a Parigi due volte in treno....Vorrei vincere questa fobia ma non so se ce la farò mai.

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    1. Grazie del tuo messaggio, la condivisione ci fa sembrare meno deboli...se però trovi il modo di superare questa paura tremenda...fammelo sapere!Anche io Parigi in treno ;)

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  6. Era una delle possibili mete della settimana di vacanza che avevo questo anno, ma per il momento è ancora rimandata la mia visita in grecia....ma prima o poi ci andrò!!!!
    Però adoro la cucina greca (almeno quella proposta nei ristoranti)...
    Grazie mille perchè come promesso su fb hai postato subito la ricetta delle pita!!!!
    Un fortissimo abbraccio!!!

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    1. ogni promessa è un debito! Grazie a te dolce Mila!

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  7. Una muy útil receta que voy a poner en práctica. En cuanto a tu miedo a volar, la pavura al aereo, todo el mundo tenemos nuestras manias o fobias, nada, acostumbrarse a vivir con ellas y no darle mayor importancia, por suerte tu estás en el medio de Europaa y puedes llegar a montones de sitios bonitos en coche o en barco, Un beso fuerte

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    1. Grazie del tuo messaggio! E' proprio vero quello che dici...ho la fortuna di prendere traghetti o treni....e alla fine, non va male nemmeno così! Un bacione, a presto!

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Il Blog di Aria: cucina e vita

In questo spazio raccolgo le mie ricette sparse, ma anche pezzi di vita che ad esse inevitabilmente si sovrappongono.
Qui trovate profumi e sapori che evocano ricordi e riflessioni: le mie ricette sono per lo più dolci e piatti vegetariani